Attesissimo come pochi altri, venerdì 28 giugno i Black Keys hanno dato alle stampe il nuovo album “Let’s Rock”, via Easy Eye Sound/Nonesuch
di Marco Sestito
AKRON (OHIO) - Dan Auerbach (voce, chitarre, basso) e Patrick Carney (batteria, percussioni) hanno messo in stand-by i loro adepti per un intero lustro, ma la dozzina di tracce convogliata sul piatto cinque giorni fa ha ripagato tutti quanti della lunga attesa.
D’altra parte, già il titolo - “Let’s Rock” - ti porta a gettarti sull’acquisto a scatola chiusa. Ed è anche una garanzia, se rifletti bene su chi te lo propone. In particolare, in questo tempo di piattume quasi assoluto, se non sai muoverti alla ricerca del “meglio contemporaneo”, che non si traduce assolutamente in mainstream.
“Let’s Rock” suona genuino e autentico, immediato e spontaneo, ruvido e granitico, così come ha preso forma tra le mura degli studi di Dan Auerbach, gli Easy Eye Sound di Nashville, Tennessee. «Volevo incidere del materiale che non suonasse troppo differente da “Louie Louie” (Richard Berry, 1957)», ha spiegato quest’ultimo. «Mentre io ero alla ricerca di un sound tipo… “Down On The Street” degli Stooges (da “Funhouse”, 1970)». Può bastare?
Info: theblackkeys.com