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Jon Spencer: «Ho ancora fiducia nel rock’n’roll»

STATI UNITIJon Spencer: «Ho ancora fiducia nel rock’n’roll»

03.01.19 - 06:00
Pubblicato lo scorso 2 novembre il primo album in veste solista di Jon Spencer
In The Red
Jon Spencer, classe 1965.
Jon Spencer, classe 1965.
Jon Spencer: «Ho ancora fiducia nel rock’n’roll»
Pubblicato lo scorso 2 novembre il primo album in veste solista di Jon Spencer

di Marco Sestito

NEW YORK – Dopo trentacinque anni di attività – che l’hanno visto militare prima nei Pussy Galore e, successivamente, nei Boss Hog – rientrati, tra l’altro, in studio di registrazione nel 2017 -, così come nella tuttora rude e scalpitante Blues Explosion -, la fine del 2018 lo ha portato a dare alle stampe il suo primo disco messo a punto in solitaria, “Spencer Sings The Hits” (In The Red Recordings/Shove Records, 2 novembre).

Il titolo potrebbe trarre in inganno e, a scanso di equivoci, è bene puntualizzare immediatamente: non si tratta di una raccolta di reinterpretazioni di suoi brani o di successi altrui, a scopo puramente commerciale al fine di colmare lacune compositive, ma di una dozzina di tracce ammalianti nuove di zecca, da cui fuoriesce rock’n’roll allo stato embrionale, nudo e crudo, blues distorto e fangoso. Tracce massicce, che scandagliano i microsolchi del (suo) passato, recuperando la linfa detonante attraverso cui sono stati forgiati.

E poi c’è rabbia. «Rabbia, frustrazione e impotenza» al cospetto di un potere assurdo e dilagante. «Cosa fai in una situazione come questa?», si chiede Spencer in un’intervista rilasciata a loudersound.com. «Credo che fare del rock’n’roll sia una giusta azione per tentare di cambiare il mondo. Anche se è già successo una volta e, probabilmente, non accadrà più. Ho comunque ancora fiducia in esso. Ci credo fermamente. Altrimenti non avrei mai realizzato questo nuovo disco».

Per le registrazioni, messe a punto con Sam Coomes (synth) dei Quasi e Mike Gard (batteria), Jon Spencer (voce, chitarra) è tornato in Michigan, a Benton Harbour, tra le mura del Key Club Recording, affidando di nuovo la produzione – dopo “Brood X” (In The Red, 2017) dei Boss Hog - a Bill Skibbe.

 

 

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