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L'UNIVERSITÀ DELL'ESPERIENZAStudenti e studentesse in corsia: formazione e sfide sanitarie

06.10.20 - 11:04
SUPSI
Numerosi gli studenti del DEASS attivi nelle strutture sanitarie ticinesi durante la pandemia
Numerosi gli studenti del DEASS attivi nelle strutture sanitarie ticinesi durante la pandemia
Studenti e studentesse in corsia: formazione e sfide sanitarie
L’esperienza di stage degli studenti del Bachelor SUPSI in Cure infermieristiche, attivi a sostegno delle strutture sanitarie del territorio durante l’emergenza COVID-19

I professionisti della salute sono sempre più chiamati a confrontarsi con un contesto sanitario complesso e continue nuove sfide. In particolare, in questi ultimi mesi la professione infermieristica ha dovuto far fronte ad una situazione estremamente articolata e del tutto inattesa che ha sottolineato il ruolo fondamentale della formazione, di base e continua, nel far acquisire ai futuri professionisti infermieri valide conoscenze e solide competenze disciplinari e trasversali.
«Anche gli studenti del corso di laurea in Cure infermieristiche del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI – sottolinea la Responsabile del Bachelor Carla Pedrazzani – si sono trovati ad affrontare la recente situazione di emergenza sanitaria vivendo in prima linea le molteplici sfide assistenziali e organizzative che questa poneva. Con grande senso di responsabilità e maturità, hanno accolto le misure che sono state introdotte per andare a sostenere il sistema sanitario in questi momenti di difficoltà, individuando in modo proattivo, anche spazi di intervento propri». L’anticipazione dell’uscita in stage per gli studenti del terzo anno di corso, la “riallocazione” in contesti che maggiormente necessitassero di un supporto, la ridefinizione dell’esperienza di stage perché meglio rispondesse alle esigenze del contesto senza penalizzare l’apprendimento, sono solo alcune di queste misure. «Un’esperienza di stage – continua la Responsabile del corso – estremamente ricca sul piano umano e professionale che li ha visti confrontati con situazioni di cura in cui la relazione “a distanza”, il confronto con l’incertezza, le continue scelte, a volte non facili, sono state alcune delle sfide quotidiane. Una situazione che ha lasciato il segno, contribuendo a consolidare alcune delle competenze su cui si fonda l’offerta formativa del corso di laurea e che sono fondamentali per affrontare la crescente complessità assistenziale: la centralità della persona assistita e delle sue persone di riferimento, il valore dell’incontro con l’altro nella sua globalità, l’apertura e la collaborazione con gli altri mondi professionali, la riflessione nell’azione, l’attenzione ai valori etici, l’approccio alle situazioni-problema con metodo e basandosi su evidenze scientifiche. Un’esperienza – conclude Carla Pedrazzani – particolarmente ricca che ha messo a nudo il senso della professione e rafforzato la scelta professionale di ciascuno».

Chiara, 21 anni, studentessa in Cure infermieristiche
Lo stage durante l’emergenza Covid-19 è stato un banco di prova molto impegnativo e mai mi sarei aspettata di vivere in prima linea una vera e propria pandemia mondiale. In poco tempo il reparto in cui lavoravo è stato completamente trasformato. Una sfida sotto molteplici punti di vista, un momento di crescita personale e professionale che porterò sempre con me e che ha rafforzato il mio desiderio di diventare infermiera.

Daniel, 42 anni, laureato in Cure infermieristiche
Sin dall’inizio del percorso formativo SUPSI, gli infermieri collaborano e si confrontano con i loro compagni fisioterapisti ed ergoterapisti. Conoscere, rispettare i colleghi delle altre professioni, imparare a parlare lo stesso linguaggio, aiuta i futuri professionisti ad essere più efficaci ed efficienti nella presa a carico del paziente, ottimizzando tempi e risorse. Le qualità e competenze acquisite durante la formazione diventano estremamente importanti in situazioni complesse come nella recente emergenza.

 

Articolo a cura di SUPSI

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