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GAMESEcco come ci si sente a portare i propri studenti in guerra

07.08.19 - 09:34
"Fire Emblem: Three Houses" cambia la formula della serie e ci mette nei panni di un insegnante in un'accademia militare, fra gloria e tragedie
Nintendo
Ecco come ci si sente a portare i propri studenti in guerra
"Fire Emblem: Three Houses" cambia la formula della serie e ci mette nei panni di un insegnante in un'accademia militare, fra gloria e tragedie

KYOTO - Magari non notissima al grande pubblico come quelle di Mario o Zelda, la serie di "Fire Emblem" è comunque una fra le più apprezzate di Nintendo. Mix interessante fra strategico a turni e gioco di ruolo (con una spruzzatina in stile "Sims") ha dato il meglio di sé soprattutto nelle ultime iterazioni su Nintendo 3DS (che abbiamo recensito qui).

Un punto di svolta - L'approdo sul Switch, il primo su console non portatile da un decennio, era quindi decisamente atteso. Oltre alla maggiore potenza di calcolo (per una grafica sempre più in stile anime) questo "Fire Emblem: Three Houses" prometteva di essere qualcosa di decisamente diverso rispetto al passato con novità sostanziali sia per quanto riguarda la parte legata al campo di battaglia sia per quella narrativa e/o relazionale.

Tre casate per un regno - Ambientato in un nuovo mondo fatato, come sempre sconvolto dalla guerra, vestiamo i panni (maschili o femminili) di Byleth, giovane mercenario/a magicamente connesso/a a una magica e ultrapotente entità di nome Sothis. Il talento sul campo di battaglia ci porterà a diventare insegnante di un'accademia marziale e a prendere in consegna un gruppo di rampolli appartenenti a uno dei tre grandi regni del continente. 

Hogwarts ma con le spade - Aquile nere, Leoni blu o Cervi dorati? La scelta, sostanziale, ci verrà sottoposta a una manciata di minuti dall'inizio. Se, a questo punto, vi sembrerà di aver notato un qualche eco potteriano stiate pure tranquilli: è così. La scuola marziale ricorda per più di un verso Hogwarts così come la fauna del corpo insegnanti che impareremo rapidamente a conoscere. Quello che cambia radicalmente (a parte il fatto che per le mani avremo perlopiù armi) è la prospettiva che si sposta dall'altra parte della cattedra.

Una vita da 'sore... - Come professori saremo responsabili dei nostri ragazzi, ne guideremo i progressi di studio (marziali, beninteso) e diventeremo loro mentori e guide. Crescendo, gli studenti potranno intraprendere diverse carriere militari abbracciando classi specifiche a dipendenza delle loro capacità. Li frequenteremo dentro e fuori dalla classe, scoprendo le loro vite e i loro piccoli e grandi drammi.

... con le sue gioie e i suoi dolori - Un rapporto affettivo - quello che si instaurerà - che verrà messo a dura prova al momento di scendere sul campo di battaglia, dove ogni morte - che sarà definitiva - risulterà ancora più drammatica. Soprattutto quanto più si andrà avanti con la storia. In questo senso "Three Houses" sperimenta con la scrittura e l'empatizzazione fra videogiocatore e personaggi in una maniera del tutto nuova.

Battaglie tutte in 3d - Parecchie le differenze anche durante gli scontri con un approccio completamente 3d, scontri campali e nemici colossali. Novità che, dobbiamo dirlo, non ci hanno convinto sempre sempre. Il tasto più dolente ci è sembrata la gestione del punto di vista sul campo di battaglia, un po' troppo macchinoso e non sempre chiarissimo. La semplice mappa 2d degli scorsi episodi, in questo senso, era forse meno bella ma un filino più chiara.

Trovate nuove e piacevoli - Apprezzata novità, invece, quella che rende possibile riavvolgere il tempo e recuperare le ripercussioni nefaste di una mossa sbagliata. E quando uno dei nostri pupilli perderà la vita, credeteci, la utilizzerete con estremo sollievo. Anche la rimozione del classico sistema di vantaggi e svantaggi in stile carta-sasso-forbice (o meglio spada-lancia-ascia) favorendo i talenti propri delle unità e le mosse speciali aggiunge un pizzico di dinamicità in più.

In definitiva "Fire Emblem: Three Houses" è un prodotto riuscito che osa (bene) dove è giusto. Vero è che chiede molto al giocatore (è un gioco grande, grosso e impegnativo) e non tutti saranno disposti a buttarci dentro tutto il tempo che richiede. In ogni caso resta un viaggio consigliato a tutti quelli che apprezzano la tattica e i videogiochi con qualcosa da dire.

VOTO: 9

"Fire Emblem: Three Houses" è disponibile in esclusiva per Nintendo Switch. Lo abbiamo recensito con una copia gentilmente messa a disposizione da Nintendo.

ZAF

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