Agli “Oscar del videogioco” di Zurigo in lizza tanti bei titoli "made in Switzerland". E a concorrere c'erano anche dei ticinesi
ZURIGO - Lo scorso venerdì alla Alte Kaserme di Zurigo, e nel contesto del festival Ludicious, si sono tenuti i quarti Sgda Swiss Game Award, che sono un po' l'Oscar del videogioco elvetico. A contendersi l'ambito premio, games realizzati da team indipendenti da tutta la Confederazione. Fra le decine di titoli sottoposti – alcuni dei quali realizzati anche in Ticino da studenti della Supsi – alla fine cinque sono stati nominati come finalisti.
Una scelta, quella della giuria, che non è stata affatto facile sin dalle prime scremature. Il motivo? Praticamente tutti i prodotti candidati erano di alta qualità. Molti, sebbene siano stati realizzati da team giovani e amatoriali, per inventiva e fattura erano paragonabili alle produzioni professionali internazionali.
Insomma, una gran bella soddisfazione per una nazione piccola come la nostra che, per ora, non si è ancora distinta sullo scenario internazionale. I cinque nominati differivano molto gli uni dagli altri: si andava dal titolo impegnato (“Oniland”) alle esperienze più spensierate e action (“Splash Blast Panic” e “Airheart”) al puzzle-game cooperativo (“Deru”) fino al simulatore naturalistico in realtà virtuale (“Watcher”).
A vincere sia il premio della giuria sia quello del pubblico presente alla cerimonia alla fine è stato il puzzle-game “Deru” di Ink Kit. Bello da vedere e da giocare. Un punto nero e uno bianco devono cooperare proteggendosi a vicenda da delle cascate di colore. «Non riuscivamo a smettere di giocarci», ha confessato il presidente della giuria Adam Moravanszky (Nvidia).