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CantoneLa nascita del biocemento

08.03.18 - 09:45
Edilo.ch, il portale web dedicato all’edilizia e all’artigianato in Ticino, ti presenta l’invenzione del biocemento
La nascita del biocemento
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Il biocemento o calcestruzzo autoriparante è stato inventato dal microbiologo olandese Henk Jonkers della Delft Technical University: Jonkers ha aggiunto al cemento dei batteri inattivi che al contatto con l’acqua si riattivano e, tramite il loro metabolismo, producono carbonato di calcio, cioè calcare, che ripara le crepe formatesi all’interno della materia per gli sforzi di trazione.
Tali batteri detti Bacillus pseudofirmus sono stati selezionati in base alle caratteristiche spore che consentono loro di restare inattivi per grandi porzioni di tempo senza cibo né acqua (anche 200 anni) solo nel clima alcalino del calcestruzzo. Inseriti nel cemento all’interno di capsule biodegradabili contenenti lattato di calcio, ogni volta che vengono a contatto con l’acqua che s’infiltra da una crepa, si attivano e trasformano il lattato di calcio in calcare, dando luogo ad un’autoriparazione. In questo modo si arriva a scongiurare la corrosione dei ferri d’armatura da parte dell’acqua infiltrata, con conseguente collasso della struttura.

L’applicazione di tale scoperta, attualmente in fase di test, risulta particolarmente interessante nel settore delle infrastrutture che in Europa sono costituite per il 70% da calcestruzzo e per la cui manutenzione si spende una cifra annuale considerevole stimata in circa 6 milioni di euro, al fine di prevenirne i cedimenti strutturali ed aumentarne efficienza e durata.
Un altro campo di interesse è quello dei cedimenti del suolo: il biocemento potrebbe risultare fondamentale per riparare il suolo sottoposto alle pressioni dell’edificio sovrastante, e per la realizzazione di case antisismiche.
Tale tecnologia, sotto brevetto, consentirebbe inoltre di abbassare le emissioni di CO2 dovute all’utilizzo dei materiali da costruzione e ridurre le esigenze manutentive.
Un capitolo di spesa importante nella sua produzione è però dato dal lattato di calcio, per il quale si stanno studiando alternative più vantaggiose: si stanno testando infatti anche componenti come il lievito di birra e acqua ossigenata.
I vari test saranno anche applicati a diversi tipi di cemento in differenti costruzioni, e il suo utilizzo potrebbe portare al miglioramento sensibile della durata di edifici, ponti e strade.


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