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DENTRO L'ECONOMIARiforma fiscale e finanziamento dell’AVS: nuove possibilità di sviluppo

29.03.19 - 07:00
La riforma fiscale federale (su cui si voterà il prossimo 19 maggio) lascia presagire delle opportunità d’incremento della competitività cantonale e attrattività per le aziende
Riforma fiscale e finanziamento dell’AVS: nuove possibilità di sviluppo
La riforma fiscale federale (su cui si voterà il prossimo 19 maggio) lascia presagire delle opportunità d’incremento della competitività cantonale e attrattività per le aziende

Il contesto fiscale in cui le aziende si trovano ad agire oggi è in continuo mutamento, sia a livello internazionale, nazionale e cantonale. L’importanza dell’attrattività fiscale per il nostro Cantone è prioritaria, per proseguire nell’attirare aziende che incrementino il valore aggiunto del territorio imprenditoriale ed economico.
Una riforma fiscale è più che necessaria e porterebbe diversi vantaggi. Si pensi ad esempio alle conseguenze delle richieste di OCSE ed UE delle abolizioni dei regimi fiscali validi fino ad oggi che prevedono la soppressione dei regimi fiscali privilegiati  per società holding, ausiliarie, di domicilio, principali e finanziarie, pena l’inserimento della Svizzera nelle “black list. Inoltre, se la riforma non entrasse in vigore, a seconda degli scenari si possono stimare perdite di gettito fiscale nazionale, cantonale e comunale da 2.5 a 13 miliardi di franchi.

Innovazione e fiscalità
In questo contesto la riforma fiscale in votazione il prossimo 19 maggio – che se approvata entrerebbe in vigore il 1° gennaio 2020 –  prevede alcune interessanti misure che sono state discusse in un evento organizzato dalla Cc-Ti il 25 marzo in collaborazione con  PwC . Molte di queste misure incentivano l’innovazione all’interno delle aziende,  con sgravi fiscali per redditi da brevetti nonché la deducibilità fino al 150% delle spese per Ricerca e Sviluppo (R&S).
Il Cantone Ticino è un terreno fertile per l’innovazione, dato recentemente riconfermato dallo studio BAK Economics 2019, presentato in un evento della Cc-Ti il 21 marzo, e con una forte componente d’avanguardia anche a livello tecnologico.

Vediamo dunque in sintesi le principali misure della riforma in votazione il 19 maggio:

    • introduzione del ‘patent box’ per l’armonizzazione fiscale: si tratta di una misura fiscale che incoraggia le aziende ad investire nell’innovazione e nella R&S. Esso prevede che i redditi provenienti da diritti su beni immateriali (proprietà intellettuale) e da diritti simili, vengano separati dagli altri redditi dell’impresa e tassati in maniera privilegiata. La base imponibile si può ridurre al massimo del 90%.
    • incentivi per la Ricerca & Sviluppo (R&S): la Legge federale sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (LPRI) presenta un’ampia definizione della ‘ricerca scientifica’, in quest’ottica le imprese possono agire e incrementare l’innovazione. A far leva per la riforma fiscale sono i costi di R&S propri, gli altri costi relativi alla R&S nonché la R&S commissionata a terzi in Svizzera.  La superdeduzione fiscale permetterebbe di dedurre dall’utile imponibile un ulteriore 50% di costi di R&S.
    • step-up: in relazione all’abolizione degli statuti fiscali cantonali speciali, per quanto concerne il trattamento di riserve latenti e goodwill precedentemente esonerati, si prevedono due opzioni.  La prima, già disponibile oggi, consiste nel cosiddetto step-up in esenzione nel bilancio fiscale delle riserve latenti e del goodwill (avviamento), seguito dal suo ammortamento fiscale.
      La seconda, possibile solo all’interno della riforma fiscale federale prevede una tassazione ad aliquota separata (ridotta) per cinque anni.

Nel complesso tutte le agevolazioni fiscali (patent box, superdeduzione R&S, step-up opzione 1) non potranno eccedere una determinata quota dell’utile imponibile. In Ticino si prevede che almeno il 70% dell’utile imponibile venga tassato.

Quale la situazione in Ticino? Attualmente circa il 30% delle aziende gode di una tassazione a regime speciale. La riforma fiscale aiuterebbe a salvaguardare la competitività fiscale e darebbe un incremento tangibile all’attrattività cantonale.

Sempre aggiornati con la Cc-Ti
La tematica trattata è di estrema attualità. Oltre all’evento dedicatovi nel quale sono intervenuti Cassia Casagrande, Responsabile Comunicazione ed eventi Cc-Ti; Cristina Maderni, Vice Presidente Cc-Ti, Presidente Ordine dei Commercialisti del Cantone Ticino e Presidente FTAF; e Louis Macchi, Partner PwC), proseguiremo ad informare i soci con aggiornamenti mirati.

 

Articolo a cura della CC-Ti 

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