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Mesh, la piattaforma di comunicazione che ci trasforma in ologrammi

STATI UNITIMesh, la piattaforma di comunicazione che ci trasforma in ologrammi

18.06.21 - 08:00
Microsoft ha svelato un’innovativa piattaforma che riproduce i partecipanti a una conversazione come fossero ologrammi
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Mesh, la piattaforma di comunicazione che ci trasforma in ologrammi
Microsoft ha svelato un’innovativa piattaforma che riproduce i partecipanti a una conversazione come fossero ologrammi

Durante il recente evento digitale Ignite, la conferenza che Microsoft dedica a sviluppatori e team di professionisti e tecnici, il colosso tecnologico americano ha svelato Mesh, una nuova piattaforma di realtà aumentata, o più precisamente di realtà mista, per incontrarsi sotto forma di avatar e poter interagire con oggetti virtuali.
Mesh, nello specifico, si presenta come una rivoluzionaria piattaforma di comunicazione che consente alle persone di incontrarsi come avatar e di “teletrasportarsi” in diversi posti grazie all’uso della cosiddetta oloportazione, ovvero l’uso della tecnologia di acquisizione 3D per trasmettere un’immagine realistica di una persona in una scena virtuale. Mesh, quindi, riproduce i partecipanti di una conversazione come fossero ologrammi.
Grazie a Mesh è possibile connettersi con altre persone sentendo la loro presenza tramite, ad esempio, espressioni facciali e gesti. Si possono condividere determinati spazi e si può collaborare in maniera immersiva nello stesso ambiente virtuale, pur trovandosi in luoghi fisici differenti.
Mesh, pertanto, permette a persone distribuite lontano geograficamente di organizzare incontri più collaborativi, condurre sessioni di progettazione virtuale, assistere altre persone, imparare insieme e ospitare incontri sociali virtuali. L’innovativa piattaforma, infatti, è stata pensata anche come supporto per sviluppatori, designer, architetti, ingegneri e per la telemedicina, poiché consente a più persone di lavorare su progetti architettonici o di design in modo interattivo e di svolgere sessioni di addestramento su oggetti digitali prima di passare a quelli reali.
«Un vantaggio fondamentale della realtà mista è sempre stata la possibilità di essere rappresentati altrove, nonostante le barriere spazio-temporali. Posso essere in una fabbrica anche se non ci sono in modo da avere la stessa sensazione fisica della presenza dell’altro», ha dichiarato Alex Kipman, Technical Fellow di Microsoft. «Mesh collega il mondo fisico e digitale. Questo è stato il sogno della realtà mista fin dall’inizio. Puoi davvero sentirti come se fossi nello stesso posto con qualcuno che condivide contenuti o puoi teletrasportarti da diversi dispositivi di realtà mista ed essere presente con le persone anche quando non sei fisicamente con loro».
In un primo momento, i partecipanti a Mesh verranno riprodotti come avatar ma al crescere della community si avrà quello che la compagnia definisce un vero e proprio teletrasporto delle proprie sembianze. In questa fase iniziale, Mesh è disponibile soltanto sugli HoloLens 2, i visori per la realtà aumentata della stessa Microsoft. Successivamente, l’azienda darà l’opportunità agli sviluppatori di creare applicazioni che possano funzionare anche su altri visori, smartphone, tablet e PC. In futuro, poi, la piattaforma potrebbe essere integrata anche in Teams e Dynamics 365, così da rivoluzionare le videoconferenze e la comunicazione digitale.
L’obbiettivo di Microsoft, dunque, è quello di puntare su nuove forme di comunicazione personali e professionali, per far fronte alle restrizioni della pandemia e all’espansione dello smart working.

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