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Micrashell, la tuta tecnologica per proteggerci dai virus

STATI UNITIMicrashell, la tuta tecnologica per proteggerci dai virus

10.09.20 - 08:00
Dagli Stati Uniti un progetto futuristico per tornare a socializzare senza distanziamento e al sicuro dal coronavirus
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Micrashell, la tuta tecnologica per proteggerci dai virus
Dagli Stati Uniti un progetto futuristico per tornare a socializzare senza distanziamento e al sicuro dal coronavirus

Secondo gli esperti, prima della scoperta di un vaccino efficace, le uniche armi a disposizione per proteggerci dalla diffusione del coronavirus sono il distanziamento sociale e i dispositivi di protezione individuale. Ora, una società di design americana ha ideato una tuta tecnologica a prova di virus chiamata “Micrashell”, che potrebbe essere molto utile per farci tornare a socializzare senza la necessità di mantenere la distanza dalle altre persone.
A progettare questo futuristico dispositivo è stata la Production Club, uno studio creativo multidisciplinare con sede a Los Angeles, specializzato nell’ideazione di atmosfere e installazioni immersive per l’industria musicale, tecnologica e del gaming. In attesa del brevetto, Micrashell è stata pensata appunto per permetterci nuovamente di partecipare in sicurezza ad eventi come concerti, spettacoli, festival cinematografici e manifestazioni sportive.
La stessa azienda di design, in un comunicato stampa, ha definito la tuta come un «concetto di progettazione di dispositivi di protezione individuale che consente l’interazione tra uomo e uomo in ambiente di gruppo». Inoltre, sempre secondo i suoi creatori, «Micrashell è un vestito protetto da virus, facile da controllare, divertente da indossare, disinfettabile e veloce da distribuire, che consente di socializzare senza mantenere le distanze».
Micrashell è composta da una tuta aderente e leggera che copre solo la parte superiore del corpo, guanti iper sensibili, un casco solido fatto di materiali protettivi e facili da pulire, cuciture sigillate, led luminosi, tasche specifiche per smartphone e batteria, videocamere e altri piccoli oggetti, degli speaker e un sistema di respirazione integrato. All’interno del casco, infatti, è inserita una maschera N95 con filtro anti particolato e sistema di areazione e, addirittura, un dispositivo speciale che consente di bere i drink da una cannuccia e degli ingressi specifici per poter fumare senza dover rimuovere le protezioni del viso.
Il casco è equipaggiato anche con dei microfoni per poter interagire con l’esterno tramite un sistema di comunicazione vocale wireless, basato sulla prossimità e sull’orientamento, che può essere gestito a piacimento, modificando le impostazioni sulla privacy. Inoltre, il sistema di controllo permette agli utenti di regolare individualmente l’audio esterno e di cambiare il modo in cui la propria voce viene trasmessa agli altri.
Micrashell è stata insomma sviluppata pensando al futuro del settore dello spettacolo. «Ci siamo chiesti come avremmo potuto aiutare l’industria a non morire e abbiamo pensato di dover trovare una soluzione perché le persone continuano ad uscire e continuano a far festa infischiandosene del distanziamento sociale. Con la nostra soluzione stiamo cercando di rendere gli spazi disponibili a tutti perché così lo spazio tonerebbe a dipendere solo da dove metti i piedi e non dall’obbligo di distanziamento sociale. Si avrà la possibilità di avere una connessione fisica e più emozionale con le persone intorno a noi», ha riferito alla NBC Miguel Risueno, Responsabile per le innovazioni di Production Club. L’idea di Risueno, inoltre, è che non dovrebbero essere i singoli individui a doversi munire della tuta ma i locali a noleggiarle agli spettatori e poi sanificarle dopo ogni utilizzo.

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