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Ai-Da: il primo robot umanoide artista al mondo

REGNO UNITOAi-Da: il primo robot umanoide artista al mondo

25.04.20 - 08:00
L’Intelligenza Artificiale può dipingere un quadro in meno di due ore e ha già inaugurato la sua prima mostra artistica
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Ai-Da: il primo robot umanoide artista al mondo
L’Intelligenza Artificiale può dipingere un quadro in meno di due ore e ha già inaugurato la sua prima mostra artistica

LONDRA - Ai-Da è un progetto innovativo che unisce arte e Intelligenza Artificiale. Si tratta di un robot umanoide capace di disegnare ritratti del mondo reale in meno di due ore. In sostanza, Ai-Da è allo stesso tempo sia un’artista che un’opera d’arte.
Ai-Da vede grazie a una fotocamera installata nell’occhio e risponde senza l’intervento dell’uomo.
È in grado di isolare il soggetto dallo sfondo, interpretarlo e disegnarlo a mano. Ai-Da, in effetti, può realizzare un ritratto sul momento, comporre un dipinto concettuale e sta acquisendo anche l’abilità di scolpire, oltre ad essere in grado di camminare, parlare e, ovviamente, tenere in mano una matita o un pennello.
Ciò che comunque stupisce di più di Ai-Da è la sua capacità di imparare nuovi e sempre più sofisticati mezzi di espressione creativa. Per esempio, partendo da una fotografia, è in grado di creare un’opera astratta che riproduce gli effetti di luce poetici contenuti in quell’immagine. «Lei interroga il soggetto che vede e noi riusciamo a variare quell’algoritmo in maniera straordinaria. Il suo stile può essere molto sperimentale, oppure può realizzare disegni particolareggiati o addirittura astratti», ha commentato Aidan Meller, l’art director che ha ideato Ai-Da.
Il robot-artista prende il suo nome da Ada Lovelace, la prima programmatrice di computer del mondo. Il corpo di Ai-Da è stato progettato dalla Engineered Arts, azienda inglese di robotica, che ha usato il suo robot espressivo RoboThespian, appositamente realizzato per mettere in scena performance in spazi pubblici. La testa è rifinita con pelle in silicone, denti e gengive stampati in 3D. La fase di costruzione è durata sette mesi ed è stata molto costosa. Lo stesso Meller ha investito personalmente nel progetto.
Nel tempo Ai-Da ha creato una serie di opere d’arte che hanno trovato spazio in una mostra intitolata “Unsecured Futures”, svoltasi tra maggio e giugno del 2019 al St John’s College di Oxford. L’artista-robot è anche salita sul palco all’Università di Oxford e, in occasione della conferenza stampa, ha risposto alle domande e alle curiosità del pubblico presente. Inoltre, ha persino messo in scena una performance in omaggio a uno dei lavori di Yoko Ono, Cut Piece.
Lo scopo di tutto ciò è stato quello di voler mettere in luce tutte le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, sulla quale abbiamo ancora molto da capire. «Quando parliamo di Ai-Da come artista e delle opere di Ai-Da, lo facciamo con il pieno riconoscimento del suo stato di macchina e della collaborazione uomo-macchina delle sue opere d'arte, mentre allo stesso tempo sviluppiamo la sua personalità e la sua opera d'artista, specchio delle correnti e dei comportamenti contemporanei», ha dichiarato Meller. «E poiché il transumanesimo e la biotecnologia continuano, questi problemi diventeranno sempre più urgenti e potenzialmente pericolosi. Tutti i progressi tecnologici portano il bene, il male e il banale. Se Ai-Da fosse importante per un solo aspetto, sarebbe quello di farci considerare la confusione delle relazioni uomo/macchina».

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