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Robot e avatar: il futuro dei viaggi in telepresenza

GIAPPONERobot e avatar: il futuro dei viaggi in telepresenza

22.03.20 - 08:00
La compagnia aerea All Nippon Airways ha svelato i robot che fungeranno da avatar per viaggiare al posto nostro
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Robot e avatar: il futuro dei viaggi in telepresenza
La compagnia aerea All Nippon Airways ha svelato i robot che fungeranno da avatar per viaggiare al posto nostro

TOKYO - Molti di noi hanno dovuto affrontare lunghi viaggi in giro per il mondo, sia a scopo lavorativo che per visitare ambite mete turistiche, dovendo a volte trascorrere ore in aeroporto o sostenere estenuanti voli. In futuro però le cose potrebbero essere molto diverse, ad esempio con l’eliminazione dei voli per viaggiare, e addirittura dei viaggi stessi.
L’idea alquanto innovativa e rivoluzionaria viene dalla principale compagnia aerea giapponese, la All Nippon Airways (Ana), che ha da poco svelato i robot che fungeranno da avatar per recarsi al posto nostro in qualsiasi parte del mondo. Il tutto mentre noi resteremo comodi a casa, senza dover affrontare jet lag, code al check-in e serate in hotel. La presentazione degli avatar è avvenuta nel corso del Ceatec 2019, la fiera sull’innovazione tecnologica che si è tenuta lo scorso ottobre in Giappone, dove all’interno di un intero padiglione intitolato alla “società del 2030” la compagnia ha illustrato il suo progetto dedicato alla telepresenza.
Ogni componente dovrebbe funzionare grazie a una piattaforma, Avatar in, compatibile con vari modelli di robot, ciascuno dei quali in grado di trasmettere video full HD con risoluzione 2K, che consentiranno all’utilizzatore di vedere e interagire con ciò che lo circonda nella realtà aumentata, e di percepire, grazie a particolari strumenti sensoriali, le stesse percezioni che avrebbe se effettivamente si trovasse in quel luogo. Uno degli ultimi robot svelati è NewMe, che si presenta come un colorato palo su ruote, alla cui sommità è posizionato un display simile a un I-Pad, propriamente pensato per la telepresenza.
Ana ha annunciato la consegna dei primi 1000 avatar entro la fine del 2020, dando così inizio a una vera e propria rivoluzione che muterà profondamente il modo di concepire i viaggi. A tal proposito, il Presidente e Ceo della compagnia, Shinya Katanozaka, ha dichiarato che «gli avatar hanno la capacità di connettere le persone in un modo che è precluso ai sistemi tradizionali di trasporto, viaggi aerei inclusi». Tutto ciò grazie «ai recenti accorgimenti tecnologici nel campo dei robot tattili, della realtà aumentata e virtuale (ARVR) e dell’intelligenza artificiale».
Potrebbe sembrare una contraddizione che una compagnia aerea sponsorizzi viaggi senza passeggeri, ma a ben vedere si tratta di capitalizzare con un proprio prodotto la tendenza ormai crescente a preferire solo esperienze per noi gratificanti e pienamente appaganti. In fondo, si tratta sempre di trasporto, anche se di una sua forma particolare che permetterà di recarsi ovunque, dal posto di lavoro sino alla superficie della luna, e consentirà alle persone più vulnerabili esperienze ora negate.
In effetti, le intenzioni di Ana riguardano anche qualcosa di più nobile. Ad esempio, l’azienda sta pensando di usare gli avatar come soluzione per consentire a chi è affetto da disabilità, ed è impossibilitato a viaggiare, di essere presente lontano da casa, magari per visitare luoghi per lui altrimenti inaccessibili. Un altro possibile e importante uso potrebbe essere quello di permettere a un chirurgo di tele-operare un paziente a distanza. Inoltre, si pensa anche all’invio dei robot in posti pericolosi o scarsamente raggiungibili, evitando così che gli esseri umani rischino la vita.

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