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20.06.22 - 08:01
Come recuperare parte del campo visivo attraverso terapie molto innovative che utilizzano visori VR
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Come recuperare parte del campo visivo attraverso terapie molto innovative che utilizzano visori VR

Nel mondo si stanno sperimentando diverse soluzioni per aiutare, anche attraverso l’utilizzo di strumenti e terapie molto innovative come i visori della realtà virtuale, i pazienti affetti per esempio da patologie del nervo ottico e da maculopatia. Si tratta di individuare approcci terapeutici che possano far loro recuperare parte del campo visivo, una volta che questi abbiano stabilizzato la malattia. Infatti, proprio la maculopatia e il glaucoma sono tra le prime cause di cecità al mondo e alcune soluzioni, fino a qualche anno fa impensabili, potrebbero indirizzarsi a queste persone e sostenerli nella riabilitazione e rieducazione visiva.

In particolare, la società spagnola Sensytouch Innovation ha individuato una soluzione ad alto tasso di innovazione, che si chiama RV System. E la base scientifica su cui fa affidamento la tecnologia, riguarda la plasticità̀ delle cellule del nervo ottico. Come ci spiega Eolo Tagliavini, Presidente di Sensytouch Innovation: «Il core della tecnologia si basa su un software, il quale, ricevendo in input da parte dell’oculista i risultati di esami come Campo Visivo e OCT (tomografia ottica a radiazione coerente) sul paziente “stabilizzato”, elabora un video. Nel video sono presenti degli impulsi luminosi, che, proiettati ad una specifica frequenza e in determinati punti dello schermo, stimoleranno le cellule del nervo ottico e aiuteranno a recuperare parte del campo visivo, che era stato perso dal paziente. Il paziente potrà sottoporsi alla terapia direttamente presso il proprio domicilio, senza dover raggiungere, quindi, le strutture ospedaliere o i centri specializzati. Questo è reso possibile dal fatto che per effettuare la terapia basterà guardare il video generato dal software, e questo verrà̀ visualizzato sfruttando lo smartphone, già in possesso del paziente, ed un visore VR che assicurerà̀ le migliori condizioni per la buona riuscita della terapia. Non sarà necessaria la supervisione di un medico: i pazienti si recheranno da questi solamente per la prescrizione della terapia video, per i controlli periodici necessari per monitorare i miglioramenti ed eventualmente cambiare il proprio video terapico oppure i tempi di somministrazione».

Le caratteristiche della terapia sopra descritta si pensa che potranno generare grandi benefici e, dunque, grande valore sia per i pazienti, sia per gli oculisti e le strutture specializzate. Per usufruire della terapia, il paziente non necessiterà di acquistare nessuna strumentazione o macchinario specializzato. Inoltre, c’è un minor impegno lavorativo da parte dei medici, con una riduzione dei costi di personale delle strutture di riabilitazione e riduzione dei tempi di attesa per quei pazienti impossibilitati all’utilizzo di RV System e quindi costretti ad usufruire delle strutture. Continua Tagliavini: «Senza questo sistema, la maggior parte dei pazienti, dopo aver stabilizzato l’avanzare della malattia con colliri, laser e interventi, non può pensare di recuperare parte del campo visivo perso. Purtroppo, le strutture riabilitative sono poche e vengono riservate ai pazienti più gravi.
Utilizzando il nostro sistema, invece, e soprattutto potendo effettuare la terapia da casa, anche i pazienti meno gravi possono migliorare le loro condizioni. La soluzione prevede: estrema comodità e facilità di utilizzo tramite il proprio smartphone con un’applicazione dedicata che ha un’interfaccia utente molto intuitiva e adatta anche a pazienti più anziani oltreché un’economicità generale in quanto si abbattono i costi indiretti ad esempio per recarsi in struttura».

«Data la semplicità delle attività necessarie per ottenere la terapia utilizzando la piattaforma specifica, anche gli studi oculistici, nonché le strutture mediche e le strutture ospedaliere non specializzate in riabilitazione della vista, tramite un abbonamento annuale, possono ricorrere al nostro sistema. La terapia sarà da eseguire per lunghi periodi di tempo seguendo le prescrizioni del medico, per poter continuare a migliorare ed evitare peggioramenti nel tempo» - conclude Tagliavini.


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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