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16.07.21 - 09:20
La navicella spaziale Unity 22 ha portato Richard Branson in orbita, inaugurando l’era del turismo spaziale
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La navicella spaziale Unity 22 ha portato Richard Branson in orbita, inaugurando l’era del turismo spaziale

Qualche giorno fa i media di tutto il mondo hanno mostrato le immagini di una spedizione spaziale sui generis. Per la prima volta saliva in orbita Spaceflight Unity 22, un velivolo privato che ha portato il miliardario britannico Richard Branson in orbita. Un’operazione che non solo è riuscita con successo, ma ha anche inaugurato l’era del turismo spaziale. Il maltempo prima del lancio ha rischiato fino all’ultimo di far annullare il volo. Ma quando la situazione si è ristabilita, con novanta minuti di ritardo rispetto alla sua tabella di marcia la navicella Spaceflight Unity 22 è decollata verso lo spazio dallo Spaceport America nel deserto del New Mexico. Dopo un’ora in volo, che ha condotto gli astro-turisti al limite della nostra atmosfera, la navicella è atterrata come previsto alla base di Virgin Galactic, sempre in New Mexico.

L’evento, che avendo come protagonista Sir Branson, ha assunto tutti i connotati mediatici di una saga cinematografica, segna un gran punto per il patron della Virgin. Infatti, gli ha consentito di arrivare primo nell’ideale “gara del turismo spaziale”, che vede in lizza anche i miliardari Jeff Bezos di Amazon e Elon Mask di Tesla, che pure primeggiano nella classifica degli uomini più ricchi della terra. Peraltro, proprio Bezos è atteso tra qualche giorno al decollo sul suo Blue Origin. La Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha, infatti, approvato il volo spaziale del prossimo 20 luglio, grazie al quale Jeff Bezos, suo fratello Mark, l'astronauta ex Mercury 13, Wally Funk, e altri 3 passeggeri paganti, supereranno la linea di Karman, volando nello spazio a oltre 100 km di altezza.

Tornando a Sir Branson, vale la pena ricordare che finora così in alto erano saliti solo gli astronauti nelle missioni spaziali promosse dai Governi nazionali (o dall’ESA di matrice europea). Mentre ora questo genere di esperienza spaziale diventa disponibile anche per i turisti, per quanto al momento per via dei costi si tratta di un viaggio riservato solamente ai più ricchi del pianeta. Anche perché per volare con Bezos si parla di un biglietto piuttosto salato: 28 milioni di dollari per un viaggio di un’ora. Quindi, finché non si abbasseranno i prezzi, dovremo fidarci dei super ricchi del mondo per sapere quanto sia magica quest’esperienza. O meglio ancora chiedere agli astronauti come gli italiani Samantha Cristoforetti o Luca Parmitano, andati in orbita nelle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea, per conoscere e vedere attraverso i loro reportage lo spazio infinito dell’universo.

Chissà se per la Generazione Z o per quella successiva, nell’idea lista dei regali per un viaggio di nozze al posto di mete esotiche, tipo la Polinesia, ci potrà essere un tour dallo spazio per vedere dall’alto il mondo. Anche perchè come ha dichiarato l’astronauta Luca Parmitano: “Guardare il mondo dalla Cupola è indescrivibile. Si ha il senso di fragilità del pianeta Terra, con la sua atmosfera sottilissima, e dell’incredibile bellezza di questo gioiello sospeso nel velluto nero dello spazio.”


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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