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ICT ATED TICINOIdentità elettronica tra dubbi e opportunità

19.02.21 - 14:23
Serata informativa in vista della prossima votazione popolare in programma per il 7 di marzo.
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Identità elettronica tra dubbi e opportunità

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Serata informativa in vista della prossima votazione popolare in programma per il 7 di marzo.
L'appuntamento è su Youtube e sui canali social di Ated-ICT Ticino per il 24 febbraio dalle ore 19.30 alle ore 20.30.

Fra i quesiti della prossima consultazione popolare in programma per il 7 marzo 2021 bisognerà esprimersi anche sulla Legge Federale sui servizi di identificazione elettronica, ovvero la cosiddetta Legge sull’Ie, LSIe-FF 2019 5419. Si tratta di un passaggio obbligato e previsto, che si colloca a seguito dell’approvazione da parte del Parlamento della Legge Federale sui servizi di identificazione elettronica nel settembre del 2019, come è spiegato nel sito del Consiglio Federale e nel video a questo link.

A pochi giorni dall’ingresso alle urne, cresce sia l’interesse sul tema sia la necessità di fare chiarezza su alcuni punti del quesito che è sottoposto al voto. Per avere un quadro chiaro e informato sulla consultazione ated-ICT Ticino promuove una serata informativa online per il 24 febbraio dalle ore 19.30 alle ore 20.30. Partecipa, fra gli altri, Fabio Regazzi, Presidente USAM e Membro del Consiglio Nazionale, a cui abbiamo rivolto qualche domanda per andare maggiormente a fondo sull’argomento.

 

Signor Regazzi, all’alba del 2021 quanto è importante a suo giudizio che anche gli Svizzeri si dotino di un’identità digitale univoca e sicura?

Non solo è importante, è anche urgente. Il coronavirus ha mostrato a tutte le fasce di popolazione le opportunità che il web concede. Per potersi muovere in modo sicuro è assolutamente necessaria un’identità elettronica, prima che prevalgano sul mercato soluzioni di grandi imprese estere quali Amazon, Google, Facebook o Apple. Dopo anni di discussioni, il Parlamento ha finalmente concepito una soluzione altamente necessaria e nell’interesse di tutti.

Si discute molto sul quesito sottoposto a consultazione popolare. Le opinioni paiono divise sul punto della tutela dei dati che saranno conferiti dai cittadini per aprire le identità elettroniche. Qual è il suo punto di vista?

Gli animi si dividono soprattutto a causa del fatto che l’implementazione tecnica non è assicurata dallo Stato ma da partner privati. Credere che i nostri dati siano più al sicuro con una soluzione tecnologica statale è assurdo: lo Stato sottostà a lungi processi democratici, molta burocrazia e non è per sua natura al fronte del mercato da un punto di vista tecnologico. I suoi processi sono lenti e non riescono a stare al passo con l’innovazione e la velocità dei cambiamenti. Quello che è chiamato a fare, invece, è assicurare che i nostri dati siano trattati secondo la legge elvetica e tutto quello che essa prescrive. Questo è il suo ruolo, assolutamente determinante.

Possiamo fidarci nel consegnare i nostri dati individuali a un attore privato? Come sarà garantita la privacy e come sarà tutelata la nostra identità elettronica?

La privacy è tutelata dalla nostra legge. Disporre noi stessi in Svizzera di una soluzione per un’eID evita che prendano piedi soluzioni estere che sfuggono al nostro controllo. Ad ogni modo già oggi molti nostri dati sono in mano ad attori privati, pensiamo al settore della salute, ma anche al settore finanziario. Questo da un punto di vista tecnologico non è un problema. È il controllo e il rispetto degli elementi previsti nella nostra (rigida) legislazione a fare la differenza. Sotto questo aspetto anche la Legge sull’identità elettronica parla chiaro e lo Stato – che riconosce e verifica l’eID – ha compito di assicurare la nostra privacy come da lui prescritto.

Proprio per comprendere i come si potrà utilizzare una soluzione di identità elettronica è in programma per il prossimo 24 febbraio dalle ore 19.30 alle ore 20.30 una serata informativa, promossa da ated-ICT Ticino, dal titolo: “Identità elettronica: cos’è e come funziona l’eID?”.

Parteciperanno all’appuntamento: Fabio Regazzi, Presidente USAM e Membro del Consiglio Nazionale, Norman Gobbi, Presidente del Consiglio di Stato, Daniel Seiler, Vice-capo, Ufficio dell’Inviato speciale per la politica estera e di sicurezza in ambito cyber, l’Avvocato Rocco Talleri, Studio Talleri Law e co-Fondatore di Associazione Privacy Ticino, Edoardo Montenegro, Consulente e Founder di società digitali, in collegamento da Copenaghen (Danimarca).

 


L’evento è aperto a tutti e sarà accessibile sui canali Youtube e facebook di ated ICT Ticino, come iniziativa di https://solidarietadigitaleated.ch.

 

 

 


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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