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LUGANOLa visione? «È la formula del successo»

20.08.19 - 09:30
Silvio Ghiggi di Securiton, sponsor del Visionary Day: con i sogni possiamo cambiare il mondo
La visione? «È la formula del successo»

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Silvio Ghiggi di Securiton, sponsor del Visionary Day: con i sogni possiamo cambiare il mondo

Impianti d’allarme, sistemi di protezione antincendio e antieffrazione, controllo accessi, videosorveglianza e tutto ciò che abbia a che fare con la “sicurezza”. Parola fondamentale, quando si diventa marito e padre di tre figli. Anche per questo - o per loro - Silvio Ghiggi, ingegnere elettrotecnico con oltre quindici anni di esperienza nel settore, si descrive come «una persona ordinata e affidabile, sicura e pragmatica». La chiave, forse, del suo successo, che l’ha portato ai vertici di Securiton. Direttore regionale dal 2016, l’anno scorso è riuscito pure a trovare il tempo di conseguire un Executive Master Business Administration.

Come si fa a mettere tante cose assieme, e bene?
«Mi piacciono le sfide che affronto con umiltà e tenacia». Come quella, in fondo, del Visionary Day, che ha subito deciso di abbracciare e sostenere.

Signor Ghiggi: perché? Si sente forse un visionario?
«Nel mio piccolo, un po’ visionario lo sono, in quanto sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e mi piace immaginare come saranno nel nostro settore le nuove tecnologie».

A che scopo?
«Le nuove tecnologie possono aiutarci a migliorare i processi della nostra vita, cercando di darci più tempo per fare altre cose. Inoltre, generano esperienza e danno supporto per ridurre gli sforzi, per esempio nello studio».

Sta parlando di sé?
«Anche di me. Sì, mi aiutano molto mio lavoro quotidiano come nella vita privata».

Solo benefici o anche qualche lato negativo?
«Diciamo che non bisogna esagerare, per non rischiare di perdere il controllo. Ma questo vale per tutte le cose».

Lei ci riesce, a “non esagerare”?
«Cerco di limitarne l’uso. La predisposizione personale mi viene in soccorso. Amo l’aria aperta, mi piace fare anche dei lavori manuali, che mi aiutano molto a rilassarmi».

A proposito: in questa realtà, l’uomo dove va a finire? Non rischia di diventare secondario?
«In futuro, i profili professionali saranno sempre più legati all’informatica e specialistici. Per come la vedo io, le nuove tecnologie eseguiranno per noi tutti i lavori più pesanti, ci aiuteranno nella vita quotidiana, ma ci sarà sempre e comunque un’interazione tra uomo e macchina. L’uomo sarà sempre fondamentale per tutto quello che riguarda la nostra vita sociale, fin quando ce ne sarà bisogno».

E se un giorno non ce ne fosse più? Delle nuove tecnologie non dovemmo avere anche un po’ paura?
«Di solito la paura è dovuta alla poca conoscenza oppure alla falsa informazione. Einstein diceva che l’informazione non è conoscenza».

Einstein, il visionario per eccellenza. Che cosa ci ha insegnato? Signor Ghiggi, per lei che cos’è una “visione”?
«La visione per me è un’idea o un concetto nati da un sogno».

Dove porta?
«Una visione, con una strategia ed una pianificazione, è la formula del successo. Le persone che hanno delle visioni riescono a cambiare addirittura il mondo. Pensiamo a Steve Jobs: quando ha lanciato sul mercato la sua visione, il mondo è cambiato totalmente».

Perché Visionary Day? Che cosa vuole o può ottenere una sola giornata di “chiacchiere”?
«Ci troviamo in un mondo in cui ogni cosa è automatizzata e interconnessa, in cui tutto è basato sule tecnologie digitali dove uomo e macchina collaborano in ogni settore. Non saranno a mio avviso solo chiacchiere. Il Visionary Day darà l’opportunità si sentire e vedere in che direzione ci stiamo muovendo e dove in futuro dovremo passare».

La gente è pronta o rischia di restare delusa?
Già da una decina d’anni la gente è confrontata con nuove e rivoluzionarie tecnologie. Dunque, se la giornata proporrà delle tecnologie o soluzioni mai viste prima, sono sicuro che le persone non rimarranno deluse. Anzi, si stupiranno.

Si dice che il Ticino sia sempre un po’ più indietro degli altri. È d’accordo?
«Confrontandoci con i vicini svizzero-tedeschi, mi accorgo che siamo leggermente indietro; ma il gap da colmare non è così grande e a breve potremo superarlo».

Un motivo per partecipare al Visionary Day.
«Visionary Day ci permette di vedere le cose da altri punti di vista, aiutandoci a capirle da altre prospettive».

Maggiori informazioni e iscrizioni www.visionaryswiss.ch


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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