Cerca e trova immobili

MUSEO VINCENZO VELAAutunno, tempo ideale per la tavolozza dei colori di Carroll

25.09.17 - 07:00
Ancora tre settimane per apprezzare la mostra di Lawrence Carroll, che si chiuderà con un evento d’eccezione: il concerto del chitarrista Ralph Towner, con la partecipazione di Claudio Farinone
© Lawrence Carroll - Museo Vincenzo Vela – foto Antonio Maniscalco
Autunno, tempo ideale per la tavolozza dei colori di Carroll
Ancora tre settimane per apprezzare la mostra di Lawrence Carroll, che si chiuderà con un evento d’eccezione: il concerto del chitarrista Ralph Towner, con la partecipazione di Claudio Farinone

Le giornate si accorciano, le serate diventano più fresche. Anche il calendario conferma che siamo entrati ufficialmente nell’autunno. Il cambio di stagione annuncia che mancano ancora tre settimane per visitare la mostra di Lawrence Carroll al Museo Vincenzo Vela, la prima monografica dedicata all’artista da un museo svizzero.
Si chiude infatti il prossimo 15 ottobre una mostra singolare, che ha permesso di immergersi nelle atmosfere artistiche dell’America degli Anni Settanta, le stesse che hanno costituito l’humus creativo di Carroll, prima con la danza e prossimamente con la musica. Dopo le pièce della famosa coreografa Lucinda Childs, ri-create al Museo da sua nipote Ruth, la mostra di Lawrence Carroll si chiuderà con un evento musicale: il prossimo sabato 14 ottobre (ore 18.00) il chitarrista americano Ralph Towner si produrrà in uno straordinario concerto con un repertorio dei suoi ultimi lavori, in particolare il recente My Foolish Heart (ECM, 2017), registrato presso gli studi RSI. Ad accompagnarlo ci sarà Claudio Farinone, che ha pubblicato un album interamente dedicato alla musica di Towner, Claudio Farinone Plays Ralph Towner (2013).
Ma nel frattempo ci sono ancora tre settimane per godersi I Have Longed To Move Away. La mostra di Carroll si presta a essere (ri)visitata nelle condizioni ideali, in silenzio, per apprezzare la luce che cambia continuamente regalando nuove sfumature alle opere. Perché, ancora, come scrive il critico Ivo Silvestro su LaRegione Ticino, «i quadri di Carroll non lasciano indifferenti. Come installazioni, richiedono di essere esplorati visivamente da più prospettive. Opere che è un piacere guardare a lungo, perché non si esauriscono al primo sguardo».
Per chi volesse portarsi a casa le emozioni della mostra, è disponibile anche il catalogo (208 pagine, 48 franchi, edito da 5 Continents), che offre una serie di chiavi interpretative per addentrarsi nell'opera e nella vita di Lawrence Carroll. Nel suo intervento, David Carrier, filosofo, critico e storico dell'arte, regala un'anticipazione sul suo prossimo libro dedicato a Carroll. La conversazione-intervista fra l'artista e la giornalista Barbara Cator (già direttrice della sezione Arte e Teatro alla Deutsche Welle e per molti anni critica d'arte) permette di addentrarsi nel processo creativo dell’artista. Gli altri saggi (in italiano e inglese) sono firmati dalla curatrice del volume, Gianna A. Mina, direttrice del Museo Vincenzo Vela e presidente dell'Associazione Musei svizzeri, dalla storica dell'arte Lara Conte, docente di storia dell'arte contemporanea all'Università dell'Insubria a Como, e da Petra Giloy-Hirtz, autrice di numerose pubblicazioni sull'arte contemporanea e curatrice di mostre.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE