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APRILIAAprilia Dorsoduro 1200: evoluzione della specie

19.04.12 - 09:14
Agile come una gazzella, carattere da felino. Ecco la nostra prova a Catania, sotto un diluvio!
Aprilia
Aprilia Dorsoduro 1200: evoluzione della specie
Agile come una gazzella, carattere da felino. Ecco la nostra prova a Catania, sotto un diluvio!

LA GENESI - L’aprilia Dorsoduro è nata nel 2008 con la cilindrata 750 cc con l’obbiettivo di accontentare anche nuove categorie di motociclisti. Già allora la neonata 750 utilizzava come primo equipaggiamento soluzioni tecniche di grande pregio come il Ride-By-Wire o la possibilità di scegliere fra tre diverse mappature di erogazione del propulsore, novità e aspetti tecnici che cinque anni fa erano principalmente riservati a moto ben più blasonate.
L’aprilia Dorsoduro 1200 è stata lanciata sul mercato a inizio 2011, nata dall’evoluzione della prima versione, quella della 750 cc. Questa nuova 1200 non si pone alcun compromesso per garantire il puro divertimento di guida, è una motard bicilindrica elitaria.
A un anno di distanza vi presentiamo il nuovo modello della Dorsoduro, un’evoluzione non certo una rivoluzione, un intenso lavoro di affinamento, principalmente sull’elettronica voluto dalla casa di Noale per migliorare ulteriormente guidabilità, prestazioni e sicurezza.

LE NOVITÀ PRINCIPALI - Nuovi cerchi a tre razze, più leggeri di 2,3 kg rispetto ai precedenti a 5 razze. Il peso dei cerchi è infatti un elemento importante nella dinamica del veicolo in virtù dell’effetto giroscopico. In pratica facilita la guida nei cambi di direzione e migliora la fase di accelerazione in uscita dalle curve.
Rivisitazione completa dell’assetto: i cedimenti dell’ammortizzatore e delle sospensioni sono stati adeguati alla nuova distribuzione delle masse con un setting che ora privilegia l’handling nel misto riducendo l’altezza complessiva del baricentro della moto.
Importanti novità al sistema ATC (Aprilia Traction Control): ora la restituzione di coppia nella fase di post impennata è modulata a dipendenza del livello di ATC selezionato dal pilota. Questo nuovo setting permette di delineare maggiormente il carattere delle mappe ATC (da quella più prestazionale, quindi meno invasiva, a quella più conservativa).
ABS a due canali disinseribile dall’utente: si tratta di un ABS con taratura particolare che su fondo asciutto consente di sfruttare al massimo la potenza frenante disponibile senza essere troppo invasivo.
Tra le novità estetiche ci sono due nuove colorazioni e un nuovo parafango anteriore, così come il porta targa che è stato completamente riprogettato. Il peso della moto è sceso di circa 3 kg, attestandosi su valori molto vicini a quelli della sorella minore, la Dorsoduro di 750 cc.

MOTORE BICILINDRICO DI 90 GRADI - È un bicilindrico con quattro valvole per cilindro, doppio albero a camme in testa raffreddato a liquido Twin Spark. Il sistema di iniezione di ultima generazione utilizza iniettori a micro nebulizzazione: una soluzione che unitamente a uno studio accorto della fluidodinamica consente una combustione ottimale ottenendo non solo un propulsore potente ma estremamente pulito, grazie anche al sistema Twin Spark che con l’utilizzo della doppia candela permette un’erogazione assolutamente fluida. Il bicilindrico della Dorsoduro sprigiona valori di potenza ai vertici della categoria, 130 cavalli a 8.700 giri e una coppia massima di 115 Nm a 7.200 giri, sono valori da riferimento per una motard.

TECNICA RIDE-BY-WIRE CON TRIPLA MAPPATURA DEL PROPULSORE - Il sistema Ride-By-Wire (acceleratore elettronico) è una tecnologia sofisticata che aiuta il pilota a ottenere il meglio della performance dalla sua moto. Questa soluzione permette inoltre di avere un’erogazione più regolare e piena ai bassi e medi regimi di rotazione, ottimizza il lavoro del propulsore anche quando il gas è parzializzato. La tripla mappatura (Rain, Touring e Sport) mette a disposizione del pilota una moto con tre caratteri diversi, il conducente non deve fare altro che chiudere il gas e premendo un pulsante decidere che tipo di configurazione utilizzare.
SPORT: erogazione pronta e diretta senza “filtri” quando si vuole sentire istantaneamente tutta l’esuberanza del bicilindrico.
TOURING: “levigata”, permette di sfruttare la potenza più facilmente perché la risposta dell’acceleratore e meno diretta e aggressiva.
RAIN: calibrata, potenza tagliata a 100 cavalli per divertirsi anche in condizioni di aderenza non ottimale o con asfalto bagnato.

ATC E CICLISTICA - La Dorsoduro tra le maxi motard è una delle moto dotata dell’elettronica più evoluta. ATC (Aprilia Traction Control) deriva direttamente da quello della RSV4 APRC regolabile su tre livelli, si va dal livello1 che è quello più sportivo e meno invasivo al livello3 che è invece quello più prudenziale e quindi più invasivo.
La ciclistica rimane quella nota, il telaio adotta una struttura mista composta da un traliccio in acciaio e da due piastre laterali in alluminio, materiale utilizzato anche per il forcellone. L’ammortizzatore è sistemato lateralmente in bella vista, è completamente regolabile. Anche la forcella a steli rovesciati da 43 mm sachs può essere regolata a piacimento, va sottolineato come l’assetto standard sia leggermente rivisto rispetto al passato. Il generale la nuova Dorsoduro 2012 ha meno precarico e un’idraulica più frenata.

IN SELLA - La posizione di guida non presenta novità rispetto al vecchio modello, si è seduti in alto la sella è infatti a 870 mm da terra, quest’ultima è però stretta quindi tutti possono appoggiare bene i piedi a terra, la postura risulta naturale e confortevole.
Una volta in movimento il bicilindrico della Dorsoduro cattura l’attenzione per il sound cupo e graffiante, la reattività del propulsore a ogni piccola apertura del gas fa subito intuire il DNA della bicilindrica di Noale. Un propulsore fluido ed elastico già pronto a riprendere dai 2000 giri senza strappi ed esitazioni, il meglio lo esprime ai medi regimi perché  permette di inserire i rapporti più alti e la coppia di cui dispone fa dimenticare spesso l’utilizzo del cambio. Non invoglia a spingere oltre i 7.500 giri ma facendolo si scopre che è un bicilindrico in grado anche di prodursi in poderosi allunghi che portano in un attimo il contagiri in zona del limitatore.
Freddo, pioggia battente e condizioni di asfalto scivoloso non ci hanno comunque scoraggiato nel volere saggiare le diverse mappature e controlli di trazione che la Dorsoduro mette a disposizione dell’utente. Riteniamo che su una moto con queste prestazioni in condizioni di aderenza precaria tanta tecnologia diventa un prezioso e rassicurante alleato togliendo qualche patema d’animo, infatti la strada nei dintorni del vulcano Etna a tratti era cosparsa di cenere lavica che con la pioggia si è rivelata una combinazione a dir poco insidiosa.
Su suggerimento dei tecnici Aprilia abbiamo optato per i primi chilometri della nostra prova per la mappatura del motore Rain con il controllo di trazione a livello3, viste le condizioni e il bisogno di trovare feeling con la Dorsoduro una configurazione prudenziale inizialmente era quasi d’obbligo, rinunciando di conseguenza a una trentina di cavalli con un controllo di trazione più invasivo che compensasse ogni piccola perdita di aderenza. Con il passare dei chilometri e presa la necessaria confidenza con il mezzo soprattutto per via delle condizioni difficili abbiamo optato per la combinazione più performante, cioè mappa Sport e ATC Livello1, con questo setting la Dorsoduro diventa un cavallo di razza perché la risposta del propulsore diventa un filo diretto appena si muove il polso sull’acceleratore e il traction control è meno invasivo lasciando quasi libero sfogo a tutta la cavalleria. Visto che le condizioni non accennavano a migliorare prudenzialmente abbiamo cambiato nuovamente combinazione con la mappatura Touring e il TC a livello3, per saggiare e apprezzare la configurazione precedente bisogna infatti disporre di un fondo stradale asciutto e con una buona aderenza. Siamo comunque convinti che in caso di buone condizioni la combinazione ideale sia la Touring con il TC a livello2, si dispone comunque di tutti i cavalli ma la risposta nell’apertura del gas è meno “nervosa” e più lineare a tutto vantaggio di una migliore fluidità di marcia e una guida più rilassante.
La Dorsoduro però non è solo elettronica ma anche tanto piacere di guida, risulta molto stabile nel veloce grazie all’ottimo sostegno delle sospensioni e la ciclistica raffinata, in perfetto stile Aprilia, la rende agile ed efficace nel misto stretto e rassicurante in frenata, anche l’impianto frenante è all’altezza della situazione perché è molto potente e ben modulabile.
La bicilindrica di Noale è una maxi motard in grado di esprimere notevoli prestazioni, di conseguenza richiede un po’ di esperienza per sfruttarne il potenziale, non la consigliamo a chi sta muovendo i primi “passi” con una due ruote, la Dorsoduro è sì una “gazzella” della strada ma se stuzzicata e pronta a graffiare come un felino in qualsiasi istante.

PREZZO, DISPONIBILITÀ E ACCESSORI - È disponibile da subito al prezzo di 14.990 franchi nelle colorazioni rosso-nero e bianco-nero. Parecchi gli accessori a disposizione: kit valigie semirigide, borsa da sella, borse laterali serbatoio, maniglie passeggero per elencare i principali.
Per conferire alla Dorsoduro un aspetto e un soud ancora più racing sono disponibili un kit di scarichi omologati Aprilia By Arrow e cerchi in alluminio forgiati color oro.
 

 

Motore
TipologiaBicilindrico a V 90°, 4 tempi, raffr. liquido
Cilindrata1'197 cc
Alessaggio e corsa106 x 67,8
Potenza130 cv @ 8'700 giri/min.
Coppia115 Nm @ 7'200 giri/min.
Ciclistica
Altezza sella870 mm
Peso207 kg
Sospensioni
AnterioreForcella Sachs upside-down, steli 43 mm, completamente regolabile
PosterioreAmmortizatore idraulico Sachs completamente regolabile
Freni
AnterioreDoppio disco flottante 320mm, pinze con attacco radiale
PosterioreDisco 240 mm
Pneumatici
Anteriore120/70 ZR 17
Posteriore180/55 ZR 17
Serbatoio
Capacità15 litri

 

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