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PRIME IMPRESSIONIRenegade: la Jeep tascabile e dai molteplici talenti

11.09.14 - 00:38
Abbiamo già guidato la piccola Jeep che tra poco arriverà nelle concessionarie. Nel fuoristrada va come un Jeep, su strada è sorprendentemente dinamica. E il carattere di certo non le manca.
Jeep
Renegade: la Jeep tascabile e dai molteplici talenti
Abbiamo già guidato la piccola Jeep che tra poco arriverà nelle concessionarie. Nel fuoristrada va come un Jeep, su strada è sorprendentemente dinamica. E il carattere di certo non le manca.

È vero che la Renegade è la prima Jeep ad essere commercializzata in 100 mercati di tutto il mondo ed essere quindi di importanza globale per lo specialista nordamericano dei fuoristrada, ma è altrettanto vero che tra tutti i mercati globali la Renegade ha un’importanza strategica soprattutto in Europa. Perché il segmento dei piccoli SUV sta letteralmente esplodendo alle nostre latitudini e il suo potenziale non si è nemmeno lontanamente esaurito. La prima, grande best-seller è stata la Nissan Juke. Lì per lì ancora in pochi ci avevano pensato a dei SUV lunghi poco più di quattro metri, ma con una tempestività sorprendente è arrivata la General Motors con le sue Opel Mokka e Chevrolet Trax, seguito poco dopo dalla coppia di francesi Renautl Caputr e Puegoet 2008. Nonostante il segmento non sia privo di alternative bisogna altresì considerare che diversi marchi molto apprezzati sul nostro territorio sono in notevole ritardo. Motivo per il quale la Renegade ha sicuramente qualche bel margine da sfruttare.

Quando però metti a confronto la Renegade con le sue principali concorrenti emerge un fattore che cambia tutte le carte in tavola: il marchio Jeep. Un marchio che è esso stesso sinonimo del fuoristrada. Un marchio sulla corsia di sorpasso che forte dell’unione con FIAT si trova in una fase di rilancio di gran successo con prodotti che regalano tanta soddisfazione. Un marchio con una personalità molto forte, con un bagaglio carico di storia e fascino, che è stato trasmesso con grande maestria all’esterno della loro ultima creazione. Inconfondibili i richiami alla Wrangler con i doppi fari tondi, tipicamente Jeep la calandra anteriore con le immancabili sette feritoie, con quel richiamo alla Grand Cherokee nella forma trapezoidale dei passaruota. Ha un aspetto tipicamente americano, abbastanza mascolino, addirittura con richiami alla mitica Willy’s da cui è stata ripresa la “X” impressa nella tanica di benzina accessoria, traslata nella Renegade per dare un aspetto originale ai fanali posteriori e caratterizzare buona parte dell’abitacolo fino ai dettagli più nascosti, tra questi il fondo del portabottiglie. Un piccolo SUV che può essere personalizzato in infiniti modi e che può avere un aspetto molto militare con le vernici e gli accessori dedicati, allo stesso modo in cui grazie alla mano italiana le è stata data una vivacità e una simpatia prima sconosciuta alle sorelle più grandi: colori vivaci per l’esterno, originali soluzioni e contrasti cromatici per l’abitacolo, simpatici dettagli tra cui il limitatore del contagiri nella forma di uno schizzo di fango.

L’importante è che non vi lasciate trarre in inganno da queste simpatiche caratterizzazioni poiché in realtà, quando si tratta di fuoristrada, la Renegade si prende molto sul serio. Essendo una Jeep non poteva essere altrimenti. Con una normale versione 4x4 si può già far fronte alle esigenze fuoristradistiche dei più, dimostrandosi affidabile, efficace e per nulla in affanno anche in situazioni piuttosto complicate. A disposizione vi cono quattro modalità per il fuoristrada (automatico più i programmi specifici per neve, sabbia e fango), la discesa automatica assisita e – per i veicoli dotati di cambio automatico – anche dei rapporti ridotti, oltre al bloccaggio del differenziale. Già solo a questo punto vi chiederei di soffermarvi a pensare quali altre sue concorrenti offra tutto ciò. Pochissime, al punto che la maggiorparte possono essere acquistate unicamente con la trazione anteriore. Ma per chi avesse esigenze ancora più specifiche o fosse catturato da un grande spirito d’avventura, Jeep ha sviluppato anche la versione Trailhawk. Analogamente alla Cherokee si tratta di un allestimento forte di svariate soluzioni tecniche con le quali è possibile affrontare percorsi ancora più impervi, grazie ad un’altezza da terra maggiorata e complessivamente ad oltre 20 centimetri dal suolo, angoli di attacco, dosso ed uscita di rispettivamente 30, 24 e 34 gradi, protezioni del sottoscocca e una modalità aggiuntiva per la guida su roccia.

Nel fuoristrada non c’è nessuna concorrente che sappia cavarsela come lei. E fin qui, essendo un Jeep, non è che vi siano particolari sorprese. La vera sorpresa? Quando nell’affrontare qualche strada ricca di curve si scopre un’agilità e una prontezza di risposta che lasciano a bocca aperta: lo sterzo è veloce e diretto, la maneggevolezza ottima, la frenata potente. Tanto che non sembra vero che sul volante ci sia il marchio Jeep. Ma non è uno scherzo: oltre ad eccellere nel fuoristrada è anche ottima su strade asfaltate. Se le competenze tecniche statunitensi hanno avuto il loro perché sui percorsi dissestati, ancora una volta è stata assai evidente la “mano” italiana nella messa a punto della dinamica. Tra i motori è molto equilibrato il 2 litri turbodiesel da 140 cavalli grazie a tanta coppia (350 Nm) e una lodevole elasticità. Assai scattante  e prestazionale il 1,4 turbo a benzina da 140 cavalli. Il cambio automatico a nove rapporti lavora bene, in particolare sul turbodiesel.

Per quanto appaia insolito parlare di una Jeep lunga solo 4,2 metri, fa piacere scoprire come oltre alle note capacità sui percorsi più difficili anche il marchio nordamericano sia riuscito per molti aspetti a creare un prodotto capace di buttarsi nella mischia, ad affrontare un concorrenza non certo impreparata, anche se meno specialistica. Ed è proprio per questo, alla luce delle sue abilità, che in messa li in mezzo alla mischia la Renegade sembra quasi un pesce fuor d’acqua, nel senso che fa apparire le sue concorrenti incredibilmente più deboli e incapaci di difendersi. Spicca, in mezzo a tutte le altre. E questo, io, solitamente lo chiamo: carattere.

 

I MOTORI

MotorePotenzaCoppia0-100 km/hVelocità max.Consumo medio
1,4 T140 cv230 Nm9,3 secondi-6 L/ 100 km
1,6 CRD 120120 cv320 Nm10,2 secondi178 km/h4,6 L/100 km
2,0 CRD 140140 cv350 Nm9,5 secondi182 km/h5,1 L/ 100 km
2,0 CRD 170170 cv350 Nm8,9 secondi-5,8 L/ 100 km

 

I PREZZI

MotorePrezzo
1,4 T28'150 CHF
1,6 CRD31'150 CHF
2,0 CRD 14034'200 CHF
2,0 CRD 17039'650 CHF

 

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