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PROVA SU STRADASkoda Rapid Spaceback – Coda troncata, spazio invariato

26.06.14 - 11:13
Più giovanile e "occidentale" della Rapid berlina, vuole conquistare un pubblico più giovanile e buttarsi nella mischia del segmento dominato dalla Golf. Alla quale, però, non fa minimamente concorrenza.
Skoda
Skoda Rapid Spaceback – Coda troncata, spazio invariato
Più giovanile e "occidentale" della Rapid berlina, vuole conquistare un pubblico più giovanile e buttarsi nella mischia del segmento dominato dalla Golf. Alla quale, però, non fa minimamente concorrenza.

PROGETTI (E RISORSE) DIVERSE - Mi è capitato di leggere diversi articoli di altri colleghi i quali hanno paragonato la Rapid Spaceback alla Volkswagen Golf ritenendo che le due potessero entrare in collisione (concorrenza) tra di loro pur trattandosi di auto che di fatto hanno poche cose da condividere, a cominciare da un punto di vista tecnico. A differenza della Octavia, la Rapid e rispettivamente la Rapid Spaceback non nascono dalla recente piattaforma modulare MQB bensì da quella utilizzata per l’attuale Fabia (e VW Polo); ciò implica che di conseguenza anche i motori ricalcano quelli proposti da questi due modelli così come le dotazioni sia di serie che opzionali. Quindi le potenze dei motori si fermano a 122 cavalli, lo schema delle sospensioni resta quello semplice e tradizionale delle vetture piccole del gruppo (McPherson all’anteriore, ponte torcente al posteriore) e non sono disponibili le nuove tecnologie che invece hanno già debuttato sui diversi modelli nati dalla piattaforma MQB tra cui i fari sistemi di assistenza alla guida e l’ottimo infotainment di nuova generazione. Ma senza puntare necessariamente troppo in alto si deve per esempio rinunciare all’accensione e spegnimento automatico dei fari così come agli alzacristalli ad azionamento automatico. Rinunce ovviamente finalizzate al contenimenti di un prezzo che, però, in fin dei conti non si rivela sempre particolarmente concorrenziale: in termini percentuali ci saremmo aspettati qualcosa di più basso.

Questo perché rispetto alla Octavia, che nel frattempo è diventata una vettura di una certa raffinatezza, la Rapid  è tutto un altro mondo. I materiali sono più economici, le plastiche più rigide, alcune soluzioni costruttive più semplici e non sempre gradevoli, come la struttura a vista di gran parte dei sedili anteriori. Questo tuttavia non preclude da un lato un assemblaggio curatissimo di pressoché tutti i componenti, dall’altro la presenza di dettagli qualitativi non certo scontati e realizzati con cura. Un esempio banale? Il binario su cui scorrono i sedili anteriori sono, nella zona posteriore, protetti da una copertura plastica per evitare che i passeggeri posteriori si rovinino le scarpe. O ancora il “triangolo” d’emergenza è fissato al vano bagagli con degli anelli in gomma in luogo del meno nobile velcro. A ciò si uniscono le classiche soluzioni “Simply Clever” di Skoda dal basso costo industriale ma dal grandissimo effetto sull’automobilista che la guida: vedi il portabiglietti (del parcometro) sul parabrezza di fianco al montante anteriore, il raschietto per il ghiaccio integrato nello sportello del serbatoio per la benzina o il supporto integrato nel portabottiglie in cui riporre qualsiasi smartphone. Semplice e geniale, eppure nessuno ci era mai arrivato prima.

UNA GOLF? GOLF SI, MA... - Prendendo in considerazione le dimensioni esterne (4,3 metri la lunghezza) non è sbagliato far rientrare la Rapid Spaceback nel segmento al cui vertice v’è la Volkswagen Golf, anche perché il design è il risultato più o meno riuscito tra una berlina e una piccola famigliare, in cui farla da padrone c’è un ampio portellone dal lunotto inclinato. Lo “scontro” con la concorrenza avviene però nella fascia bassa del segmento con le concorrenti meno ambiziose e più spartante per i motivi scritti poc’anzi. Concorrenza alla quale riesce tenere testa in particolare in fatto di praticità a spaziosità. Nonostante sia 18 centimetri più corta rispetto alla tre volumi lo spazio a bordo resta anche in questo caso ragguardevole. Essendo le due varianti identiche fino al montante centrale nulla cambia per la posizione di guida (buona) e il layout della plancia, semplice ma con gradevoli rifiniture cromate nella più lussuosa versione Elegance. A causa delle minori dimensioni il bagagliaio è sceso a 415 litri, un ottimo valore nel segmento, ampliabile fino a 1'380 litri abbattendo i sedili posteriori – pratico il piano di carico regolabile su due livelli e i diversi ganci presenti, un po’ meno la soglia di carico alta. Pur essendo ridotta nella lunghezza il passo è rimasto invariato a 2,6 metri, così i passeggeri posteriori hanno molto spazio, anche per la testa.

PIÙ GIOVANILE, PIÙ DINAMICA - Aver modificato l’automobile dal secondo montante in poi ha fatto anche si che l’immagine della versione a due volumi di cui stiamo scrivendo sia piuttosto diversa dalla berlina da cui deriva. Se quest’ultima è pensata principalmente per i mercati dell’Europa dell’est, la Spaceback a livello stilistico si avvicina maggiormente ai gusti degli europei occidentali (spagna e Portogallo esclusi). Oltretutto grazie a una serie di possibili individualizzazioni quali il tetto panoramico oscurato e il rispettivo prolungamento fino alla base del lunotto posteriore contribuisce, assieme allo spoiler sul tetto e ai fari posteriori oscurati ed eventuali cerchi in lega da 17 pollici, a creare degli interessanti contrasti di colore (vedi foto) e conferirle un aspetto spiccatamente giovanile nonché una certa dinamicità.

Dinamicità che su strada trova un ideale compromesso con la tranquilla berlina da famiglia da cui deriva. Il “millequattro” TSI da 122 cavalli, pur non molto potente, è avvantaggiato da un’automobile leggera (poco più di 1'200 chili) che la rende, nel complesso, abbastanza prestante: vi sono “riserve” di potenza a qualsiasi regime ed effettuare un sorpasso non è così difficile come possa sembrare. I consumi rilevati (7L/100 km) sono accettabili. Abbinato al cambio DSG a sette rapporti diventano talvolta fastidiose le riprese a velocità autostradali in cui il cambio deve scalare almeno un rapporto. Il motore è ben insonorizzato mentre in velocità si fanno sentire il rotolamento degli pneumatici e rumori di origine aerodinamica, mentre per il resto il comfort nei lunghi viaggi non lascia spazio a critiche. Anche perché l’assetto è azzeccato, con grande capacità di assorbimento e un coricamento contenuto, cosicché oltre alla comodità anche la guida dinamica diventi un pochino appagante, in particolare grazie a uno sterzo sincero e diretto. Corti gli spazi di frenata nonostante le dimensioni ridotte dell’impianto; in situazioni di emergenza il posteriore tende talvolta e “scappare” ma l’ESP tiene sempre tutto sotto controllo anche per i meno esperti.

 

SCHEDA TECNICA

ModelloSkoda Rapid Spaceback
Versione1,4 TSI Elegance
Motore4 cilindri in linea, benzina, turbo
Cilindrata1'390 cc
Potenza122 cv @ 5'000 giri/min.
Coppia200 Nm @ 1'500 - 4'000 giri/min.
Trasmissione Cambio doppia frizione a sette rapporti, trazione anteriore
Massa a vuoto1'225 kg
Accelerazione 0-100 km/h9,4 secondi
Velocità massima203 km/h
Consumo medio5,5 L/100 km (dichiarato)
Prezzo27'500 CHF
Prezzo esemplare provato31'390 CHF
  
Ci piaceSpazio altrettanto generoso, "confezione" più attraente
Non ci piacePrezzo leggermente elevato

 

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