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PROVA SU STRADALexus IS 250 F SPORT – Ci siamo quasi

06.05.14 - 02:22
L’affronto alle tedesche è serio e concreto: contenuti e qualità ci sono, l’appeal cresce. Ma per diventare il riferimento in termini dinamici – come vorrebbe Lexus – bisogna lavorare ancora su due "piccoli" dettagli. Peccato, perché si muove bene...
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Lexus IS 250 F SPORT – Ci siamo quasi
L’affronto alle tedesche è serio e concreto: contenuti e qualità ci sono, l’appeal cresce. Ma per diventare il riferimento in termini dinamici – come vorrebbe Lexus – bisogna lavorare ancora su due "piccoli" dettagli. Peccato, perché si muove bene...

OAMBIZIONI - L’obiettivo dichiarato da parte di Lexus è quello di puntare in alto, molto in alto. In particolare non è che si sia voluto puntare in alto in termini generici, bensì offrire il massimo tra le berline medie quanto a dinamismo. E quando si parla di dinamismo e berline medie, al vertice – come ben si sa – c’è una certa BMW Serie 3. In questa prova su strada non vogliamo cimentarci in un confronto virtuale, bensì capire se nel contesto in cui punta questa Lexus vi sia anche spazio per lei dopo oltre un ventennio di continui tentativi, alcuni dei quali (pensiamo alla primissima IS o alla IS-F, vera rivale della M3) andati pure a buon fine.

IDENTITÀ IN CRESCITA - Innanzitutto c’è da dire che il marchio si è lasciato alle spalle quella timidezza che fino ad ora non gli ha mai permesso di emergere realmente dalla massa. Guardatela: ha un design personale, dinamico, intrigante. Forse non è bella in termini assoluti ma si porta appresso una non scontata ricchezza di dettagli estetici i quali ti permettono di cogliere alcuni particolari che, a una prima occhiata, forse ti erano sfuggiti. In particolare nella vista di profilo noti come l’abitacolo sia proteso verso il posteriore e come, nella parte bassa della fiancata, nasca una nervatura crescente che si sviluppa fin verso i gruppi ottici posteriori. Ciò non esclude la presenza di qualche altro particolare, vedi la calandra anteriore “a clessidra”, traslati quasi a forza e senza particolare grazia dai prototipi esposti ai saloni dell’automobile; tuttavia è innegabile che anche questo contribuisca – nel bene e nel male – a creare e rafforzare l’identità di un marchio. Queste caratteristiche estetiche fanno comunque si che il pacchetto “F SPORT” rappresenti una scelta quasi obbligata capace di valorizzare le caratteristiche stilistiche e ad aggiungere un’ulteriore punto di grinta all’insieme. Del resto erano proprio in Lexus che dicevano di voler puntare al massimo del dinamismo, giusto?

UN TOCCO DI LFA - Quindi il paraurti anteriore si fa ancora più marcato, i cerchi diventano dei 18 pollici a cinque doppie razze il cui disegno è ispirato alla magnifica LFA, qua e la spunta qualche dicitura “F SPORT”. Idem all’interno, in cui il volante specifico a tre razze, la pedaliera in alluminio forata, e i sedili sportivi si integrano alla perfezione in un abitacolo dal piglio modernissimo e dalla chiara impronta Lexus. Moderno perché per regolare la climatizzazione basta sfiorare con un dito l’interruttore elettrostatico senza premere alcunché, dalla chiara impronta Lexus per la scelta non a tutti congeniale di gestire l’intero sistema multimediale tramite una sorta di “mouse” ubicato lungo la consolle centrale, di fianco alla leva cambio. La chicca, esclusiva tra l’altro dell’allestimento F SPORT, è la strumentazione mobile: il contagiri centrale con indicatore della velocità integrato si sposta sulla destra qualora si debba accedere alle fonti di intrattenimento o alle impostazioni della vettura le quali compariranno proprio di fronte a voi – un’idea anch’essa ripresa dalla LFA. Nonostante alcuni dettagli ammettano l’origine nipponica dell’auto, l’abitacolo della nuova IS brilla per la presenza di materiali morbidi e di qualità marcando chiaramente un affronto determinato e concreto alla concorrenza tedesca, in particolare tramite il curatissimo assemblaggio dei componenti. Nonostante ciò continua a risultare difficile per i più alti di statura la ricerca di una corretta posizione di guida. Quanto ai passeggeri posteriori anche la IS, un po’ come gran parte delle quattro porte a vocazione sportiva, deve sacrificare lo spazio (in particolare per le gambe) dei passeggeri posteriori a causa delle grandi dimensioni del tunnel di trasmissione centrale. Ciononostante si è riusciti a ricavare una ragguardevole capacità di carico dal bagagliaio pari a 450 litri.

LA DINAMICA C’È - Che l’abitabilità non sia così elevata come su una familiare qualunque potrebbe essere l’indizio che forse, davvero, la nuova IS è tutta incentrata su chi guida. Con queste premesse siamo ancora più contenti che l’allestimento F SPORT non si limiti all’apparenza ma intervenga anche sui protagonisti della dinamica quali sospensioni e sterzo, appositamente tarati. Già in partenza il telaio, l’impostazione generale di guida con le sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante e il baricentro appaiono ben studiati, tanto da essere più agile nel misto stretto di quanto la massa (1'720 kg) potrebbe far presagire. Il problema principale è che l’eccessivo peso unito ai rapporti lunghi del cambio offusca quel gradevole sei cilindri aspirato da 2,5 litri, che pur con una potenza modesta (208 cavalli) è rotondo ai bassi e al tempo stesso brioso agli alti regimi, superando di slancio quota 6'500 giri al minuto accompagnato da un sound – pur amplificato – da V6 vecchia scuola. Emozionante. Anche il cambio automatico a sei rapporti è sufficientemente veloce in corrispondenza dei regimi più elevati. Il fatto è che la IS 250 F SPORT digerisce inserimenti in curva veloci al pari dei cambi di direzione, ha uno assetto favoloso capace di contenere il rollio come si deve facendola però “volare” sulle imperfezione come se queste non esistessero, ha uno sterzo sempre preciso e pastoso però piuttosto vago nella zona “zero”, dei freni dall’attacco deciso e un controllo di stabilità dagli interventi mirati. Dinamicamente, quindi, c’è: equilibrata, facile, con un bel grip meccanico. Il problema è che forzando la mano entro limiti nemmeno troppo alti o il motore inizia a non graffiare più oppure l’inerzia l’accompagna in un progressivo ma prevedibile sottosterzo. La classica buona automobile la cui unica colpa è quella di pesare qualche quintale di troppo.

COSA CAMBIARE - Com’è noto la massa incide anche sui consumi, i quali fortunatamente sulla IS 250 si contengono entro livelli accettabili, ovvero poco sotto i 9,5 litri ogni 100 chilometri. Peccato che nonostante il buon coefficiente di penetrazione all’aria (Cx 0,28) e i rapporti lunghi del cambio questi non scendano ulteriormente in autostrada. L’inerzia e la quasi assenza di freno motore fanno però si che nei percorsi extraurbani e cittadini si possa premere ben poche volte l’acceleratore veleggiando fino al prossimo semaforo. Perché la IS è anche un’automobile che ama la quiete essendo silenziosa come le ibride nell’uso quotidiano e non rinunciando in alcun modo alla comodità. Il prezzo ovviamente non è esattamente concorrenziale ma parzialmente giustificato dai contenuti. Mettetela a dieta e/o datele un motore più grintoso, ed ecco che anche lei potrà giocare, là davanti, con le vere protagoniste della categoria: tutto il resto va già bene così com’è. Alla Lexus, insomma, manca davvero poco.

 

SCHEDA TECNICA

ModelloLexus IS
Versione250 F SPORT
Motore6 cilindri a V, benzina, aspirato
Cilindrata2'500 cc
Potenza208 cv @ 6'400 giri/min.
Coppia252 Nm @ 4'800 giri/min.
TrasmissioneCambio automatico a 6 rapporti
Massa a vuoto1'720 kg
Accelerazione 0-100 km/h8,1 secondi
Velocità massima225 km/h
Consumo medio9,2 L/100 km
Prezzo55'400 CHF
Prezzo esemplare provato70'500 CHF
  
Ci piaceAutomobile intrigante, dinamica ben studiata
Non ci piaceMassa troppo elevata

 

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