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PROVA SU STRADAPorsche Cayman S – Davvero una 911 a metà prezzo?

04.11.13 - 11:40
Non c’è dubbio: è maturata parecchio rispetto alla generazione precedente. Ma addirittura a tal punto da mettere in pericolo la più sacra tra la Porsche?
Porsche
Porsche Cayman S – Davvero una 911 a metà prezzo?
Non c’è dubbio: è maturata parecchio rispetto alla generazione precedente. Ma addirittura a tal punto da mettere in pericolo la più sacra tra la Porsche?

METTI CHE… - Sebbene non esista nulla di più prezioso e insostituibile dei propri riferimenti personali, ascoltare le opinioni altrui non è mai una cosa negativa. Quando nella primavera di quest’anno è approdata sui mercati la nuova Porsche Cayman sono però rimasto un poco perplesso in quanto, a detta di molti, si trattava di una vera e propria Porsche 911 offerta a metà prezzo. Che di somiglianze ve ne siano, a cominciare dall’ampia condivisione di organi meccanici, non v’è dubbio, ma da qui a dire che si è raggiunto il livello di quella che probabilmente è l’automobile sportiva più conosciuta del mondo, beh, diciamo che sarebbe la consacrazione per un modello che seppur forte di una nicchia di estimatori, all’interno del marchio continua a vivere nell’ombra della “dinastia novecentoundici”. Venire a conoscenza di pareri così caratterizza quindi l’intera prova su strada di un’automobile, durante la quale la si analizza dal tetto alle ruote con un unico grande quesito che riecheggia nella mente:  è davvero una 911 a metà prezzo?

IL MOTORE MESSO AL POSTO GIUSTO – La prima somiglianza che salta all’occhio è la vicinanza che accomuna le due creature di Stoccarda nei rispettivi cambi generazionali. Anche qui si è tolto peso (all’incirca una trentina di chili) ma soprattutto si è allungato il passo e allargato le carreggiate, quindi su strada è più stabile alle alte velocità e pure più facile da guidare. Un po’ meno scorbutica e allo stesso tempo più sincera, insomma, benché anche in questo cambio generazionale sussiste – proprio come con la 911 e ovviamente con la Boxster – il problema di uno sterzo poco comunicativo che bisogna “capire” prima di stringerci amicizia. Questo resta, tutto sommato, il suo unico handicap, in quanto il telaio è tutt’altro che avaro nel trasmettere le informazioni sull’aderenza di avantreno e retrotreno e vi permette di applicare alla perfezione la regola d’oro della Cayman: guidarla con l’acceleratore sempre stimolato. Nel senso che una volta trovato l’appoggio si può pigiare quel pedale destro perfettamente dosabile (che belli i motori aspirati!) e iniziare ad accumulare una forza laterale sempre maggiore - se in “rilascio” non è prontissima nelle reazioni, in “tiro” diventa vivacissima, come se si risvegliasse da un momentaneo letargo. A rileggere questa righe non sembra quindi molto diversa nella sostanza rispetto a quanto detto la prima volta in cui ci siamo messi alla guida dell’ultima Carrera, alla quale un pensiero va ogni volta in cui si strapazza il sei cilindri Boxer posizionato dietro le spalle, un po’ meno caratteristico nelle doti canore ma altrettanto apprezzabile in tutti i possibili impieghi. Ed è appunto il suo dislocamento a segnare la più grande differenza perché – che ve lo dico a fare – il motore centrale vince sempre! Un potenziale dinamico intrinseco quello di avere la massa concentrata al centro della vettura, specie con un telaio studiato ad hoc che potrebbe sopportare senza problemi anche un centinaio di cavalli in più. Se solo Porsche volesse…

ETERNO COMPROMESSO - Ed eccoci qui, al primo vero campanello d’allarme. Perché Porsche potrebbe farlo, però non vuole: il rischio di veder eclissata la 911 da una sportivetta talvolta derisa e troppo spesso sottovalutata è inaccettabile. Quindi è davvero una Carrera a metà prezzo? Forse si, perché al di la delle qualità dinamiche c’è dell’altro: se la Cayman funziona perfettamente come una vettura sportiva, funziona altrettanto bene come vettura quotidiana. Consuma poco (si sta tra gli 8 litri ogni 100 chilometri in autostrada e i 10 litri nel misto), ha due bagagliai molto ampi e sfruttabili per il genere di vettura, la qualità costruttiva è come d’abitudine a livelli altissimi e la posizione di guida è sia perfettamente contenitiva ed ergonomica nella guida sportiva che altrettanto comoda nel lunghi viaggi, dove a disturbare v’è solo una rumorosità proveniente dai passaruota più elevata del dovuto.  E quindi si: anche l’ampissimo compromesso tra una sportiva e un’auto sfruttabile quotidianamente è stato ereditato al meglio da una 911.

DIRITTI - Però, tirate le somme, non mi sento di dire che si tratta di una 911 a metà a prezzo. Va sicuramente altrettanto bene ed ha non meno dello stesso potenziale nonostante un prezzo di vendita inferiore, ma questo non deve trarre in inganno. È un po’ come discutere sulla cioccolata: meglio al latte, bianca o fondente? Tutte hanno fondamentalmente le stesse proprietà nutritive ma gusti e aspetti diversi: ad alcuni piace di più l’una, ad altri l’altra. E, molto importante per gli scettici, tutte e tre hanno il diritto di chiamarsi cioccolata. Allo stesso modo in cui la Cayman ha il diritto di essere una Porsche. A tutti gli effetti.

 

SCHEDA TECNICA

ModelloPorsche Cayman
VersioneS
Motore6 cilindri boxer, benzina, aspirato
Cilindrata3'436 cc
Potenza325 cv @ 7'400 giri/min.
Coppia370 Nm @ 4.500 - 5.800 giri/min
TrasmissioneCambio doppia frizione a 7 rapporti, trazione posteriore
Massa a vuoto1'350 kg
Accelerazione 0-100 km/h4,7 secondi (dichiarato)
Velocità massima281 km/h (dichiarato)
Consumo medio8 L/100 km (dichiarato)
Prezzo88'300 CHF
Prezzo esemplare provato112'560 CHF
  
Ci piaceHa un potenziale incredibile...
Non ci piace...che si potrebbe sfruttare maggiormente

 

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