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PROVA SU STRADADacia Sandero – Rinunce e sostanza

01.10.13 - 13:05
È innegabile che il prezzo basso (anzi: bassissimo) si rifletta in alcuni dettagli poco curati. Tuttavia alla Sandero non manca una bella iniezione di tecnologie moderne.
Ticinonline/b.a.
Dacia Sandero – Rinunce e sostanza
È innegabile che il prezzo basso (anzi: bassissimo) si rifletta in alcuni dettagli poco curati. Tuttavia alla Sandero non manca una bella iniezione di tecnologie moderne.

PREOSITORIA O MODERNITÀ? - Che la Dacia Sandero sia una vettura “Low Cost” lo si capisce subito, anche senza leggere il cartellino del prezzo. Basta prendere in mano una maniglia e aprire una delle portiere: il rumore e la sensazione tattile non nascondono le loro origini. Non bisogna quindi girarci attorno sul fatto che sia una vettura concepita con il un obiettivo e uno soltanto, ovvero il maggior contenimento dei costi possibile. Attenti però, poiché questo non significa che la Sandero non abbia i suoi perché o sia concepita con plastica, fil di ferro e tecnologie provenienti dall’era dei Flinstones. Tutt’altro. Iniziamo per esempio da quello che sta nel vano motore: non più vecchi propulsori ormai al limite del vissuto, ma il nuovissimo e moderno 3 cilindri turbo da 90 cavalli dell’ultimissima Clio, sul mercato da meno di un anno. O ancora il modulo di navigazione con schermo tattile da 7 pollici anch’esso proveniente dagli scaffali Renault. A questo punto ecco che conviene a darle un’occhiata più da vicino.

TANTO SPAZIO, MA BADA AL SODO - Ciò che salta subito all’occhio è che anche all’esterno qualcosa è radicalmente cambiato. La seconda generazione esteticamente non ricorda più un prodotto disegnato e destinato ai paesi in via di sviluppo, ma grazie alle linee più tese e moderne diventa ben più accattivante rispetto al passato, dando l’impressione di maggior maturità e robustezza. Anche gli interni sono cambiati, e benché non molto dissimili nel layout hanno guadagnato anche qualcosa in termini di qualità dei materiali. La plastiche restano sempre rigide ma, oltre a denotare un miglioramento rispetto al passato, preservano un’apparente robustezza. Insomma: mostrano una buona sostanza, badando al sodo. Osservando qualche dettaglio qui e un altro la si capisce che è un’automobile destinata al risparmio, da un lato per l’assenza di alcune comodità alle quali siamo ormai abituati e che mancano pure sulla versione Lauréate (la più ricca) da noi provata, vedi l’assenza di luci di cortesia nello specchietto del parasole o gli alzacristalli posteriori manuali (quelli elettrici sono a pagamento), d’altro canto troviamo invece alcune soluzioni piuttosto ragionate come i due alzacristalli anteriori posizionati al centro della plancia anziché separati sui due lati. Questo non ha tuttavia precluso la possibilità di avere, per un sovrapprezzo umano di soli 700 franchi, un sistema di Infotainment di provenienza Renault il quale contribuisce non poco ad ammodernare l’immagine di Dacia come già visto sulla Lodgy: tramite lo schermo tattile a colori da 7 pollici si può usufruire del navigatore, del collegamento telefonico Bluetooth e della lettura di dispositivi AUX e UBS (assenza un po’ ingiustificata, visto il pubblico di riferimento, quella del lettore CD). Dove la Sandero riesce infine a guadagnare parecchi punti è nella disponibilità di spazio, sia per quella sufficiente per i passeggeri posteriori ma in particolare per i 320 litri di capienza del bagagliaio, al quale si può solo rimproverare una soglia d’accesso che, oltre ad essere priva di protezione (la lamiera è a vista), si trova a ben 75 centimetri dal suolo e a 20 centimetri dal piano di carico.

E IL PREZZO? - In apertura avevamo citato il tre cilindri turbo da 900 centimetri cubi di cilindrata quale uno dei punti forti della Sandero, ed infatti si è dimostrato tale. Certo: i suoi consumi non scenderanno mai ai 5 litri ogni 100 chilometri dichiarati (si è sempre sopra i 6) e chi vuole  risparmiare dovrebbe puntare sul “millecinque” Diesel anch’esso da 90 cavalli, tuttavia le prestazioni interessanti le donano un certo carattere frizzante. Detto ciò è comunque meglio non illudersi in quanto la piccola Dacia preferisce la guida tranquilla, in particolare perché lo sterzo leggerissimo è parecchio impreciso e non la rende un’automobile particolarmente piacevole da guidare, al contrario della Lodgy. Una nota positiva, proprio in quest’ottica, è che l’ESP viene ora offerto di serie su tutti gli allestimenti incrementando non poco la sicurezza. Del resto quando si paga poco qualche rinuncia la si deve pur fare, anche se rispetto alla Lodgy, bisogna dirlo, il prezzo non la fa sembrare immediatamente un affare irripetibile. Tuttavia, a conti fatti, in termini percentuali il margine rispetto alle concorrenti con le sue stesse dimensioni resta, comunque, piuttosto notevole.

 

SCHEDA TECNICA

ModelloDacia Sandero
VersioneTce 90 Lauréate
Motore3 cilindri in linea, benzina, turbo
Cilindrata898 cc
Potenza90 cv @ 5'250 giri/min.
Coppia135 Nm @ 2'500 giri/min.
TrasmissioneCambio manuale a 5 rapporti, trazione anteriore
Massa a vuoto1'093 kg
Accelerazione 0-100 km/h11,1 secondi (dichiarato)
Velocità massima175 km/h (dichiarato)
Consumo medio5 L/100 km (dichiarato)
Prezzo12'900 CHF
Prezzo esemplare provato14'550 CHF
  
Ci piaceLa disponibilità di spazio
Non ci piaceGuidabilità migliorabile

 

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