PROVA SU STRADAHyundai Santa Fe: l’arte di puntare in alto

ANALISI DI MERCATO - Analizzando la tipologia di mercato in cui si va ad inserire la Hyundai Santa Fe, non possiamo che constatare di aver a che fare con un’automobile assolutamente furba. Le sue dimensioni vanno a posizionarsi appena sotto a quelle di una Volkswagen Touareg, andando a soddisfare coloro che hanno ampio bisogno di spazio, ma allo stesso tempo proponendosi per un prezzo che, optional alla mano, è prettamente identico a quella di una ben più piccola Tiguan. Il confronto con Volkswagen calza a pennello.

QUALI LE SUE CARATTERISTICHE? - Se fino a nemmeno troppi anni fa la Hyundai era il classico costruttore low-cost orientale con tante ambizioni e un irrefrenabile desiderio d’affermazione, ecco che oggi ad ogni nuovo modello puntano un po’ più in alto innalzando l’asticella per determinare quanto buono sia il loro prodotto. Nel caso della Santa Fe ci troviamo di fronte ad un automobile grande fuori ma con altrettanto spazio all’interno, quasi sovrabbondante per i cinque occupanti (ricordiamoci che la seconda fila di sedili è regolabile longitudinalmente), senza dimenticarci dei 585 litri del bagagliaio. Per i più aggiornati non è necessario specificare che proprio come sugli ultimi modelli – con i30 e i 40 in testa – la qualità non è messa in discussione. Anche nel caso della Santa Fe è visivamente buona, con solo qualche plastica non proprio raffinata che affiora unicamente all’occhio dell’esperto. La dotazione, poi, è di tutto rispetto e non lascia desideri aperti. Tra sedili in pelle riscaldabili e regolabili elettricamente, modulo di navigazione con schermo da 7 pollici comprensivo di retrocamera di posteggio e fari anteriori allo xeno attivi in curva, la classica formula “tutto incluso” convince ora come un decennio fa.

GRADEVOLE NONOSTANTE LA MASSA - In particolare perché, una volta saliti sulla Santa Fe, non occorre molto tempo per sentirsi a proprio agio. Basta abituarsi agli ingombri comunque discretamente importanti e comprendere le funzionalità di tutti i tasti presenti sul volante ed il gioco è fatto. Nell’uso quotidiano il propulsore, un 2,2 litri a gasolio da 197 cavalli e 436 Nm di coppia, si abbina gradevolmente al cambio automatico e nonostante la massa di quasi due tonnellate non si trova particolarmente d’impaccio, garantendo sempre una certa riserva di potenza. Non meno degni di nota sono i consumi, che a seguito del nostro rilevamento si sono avvicinati parecchio al dato dichiarato facendo segnare un ottimo 7 litri ogni 100 chilometri, guadagnato in particolare nei percorsi in cui non era necessario accelerare la massa. La massa non é – come abbiamo visto – una piaga per la Santa Fe, ma se pesasse meno riuscirebbe ad esaltare maggiormente alcune sue doti. Per esempio la guidabilità, che nonostante un assetto votato al comfort non disdegna i percorsi guidati, mostrandosi una stradista non sportiva ma sempre facile, sicura e stabile, non richiedendo praticamente mai l’intervento di eventuali aiuti di guida elettronici e garantendo buoni margini di sicurezza anche in manovre o frenate d’emergenza, dove in quest’ultimo caso ha fatto segnare dei buoni spazi d’arresto.

OBIETTIVO COMFORT - Per chi ricerca ampi spazi e un comfort di prim’ordine, con la Hyundai Santa Fe si ritroverà pienamente soddisfatto. La silenziosità è davvero uno dei suoi più grandi punti forti, uniti alle buona capacità di assorbimento delle asperità da parte dell’assetto nonché alle comoda posizione di guida. L’unico suo vero neo è che nonostante la trazione integrale non ci si possa cimentare granché nel fuoristrada, limitandosi a qualche percorso sterrato nel quale si può sfruttare la buona altezza da terra. Ma questo, a molti, va anche bene così.