PRIMA PROVAUna Clio rialzata e più colorata: ecco la Renault Captur.

GLI INGREDIENTI - Prendi un Renault Clio, alzala dal suolo di 8 centimetri, dagli un aspetto un po’ più vicino a quello di un fuoristrada, ed ecco fatta la Renault Captur. Anche Renault si sta cimentando nel florido mercato dei piccoli SUV grandi poco più di 4 metri e con la meccanica ripresa dalle vetture del gruppo B, quale per l’appunto appartiene la Clio. La pioniera di questo segmento è stata una certo senso la Nissan Juke, che essendo alleata con Reanult ha condiviso alcune componenti tecniche come per esempio il pianale. Questo le dona una certa innata agilità nei percorsi ricchi di curve, anche se la Caputr si indirizza a una clientela un po’ meno vivace rispetto a quella della Nissan.

PERSONALIZZAMI - Ma non nella scelta dei colori, perché le tinte forti, i contrasti e la personalizzazione sono il suo pane e senz’ombra di dubbio anche il suo punto di forza, visto che questa caratteristica sembra essere richiesta da una buona fetta di clientela, soprattutto femminile. Nel caso specifico si possono personalizzare tetto, specchietti retrovisori, cerchi in lega, la zona inclusa della calandra nonché dei fendinebbia e i listelli presenti sulle portiere. Anche nell’abitacolo volante, bocchette d’aerazione, il contro degli altoparlanti e la cornice dell’infotainment si prestano allo stesso gioco.

ABITACOLO DA CLIO - Giusto: parliamo dell’abitacolo. Fondamentalmente è in tutto e per tutto identico a quello della Clio, con pregi e difetti, laddove i pregi sono un design originale e un sistema multimediale di alto livello (di questo parleremo tra poco) mentre i difetti si rispecchiano in un qualità costruttiva che potrebbe essere un po’ più decorsa, sebbene al primo colpo d’occhio possa sembrare tutto in regola. I sedili sono ampi e comodi proprio come sulla Clio, la posizione di guida buona e con i 27 litri di portaoggetti sparsi per l’abitacolo non si fatica a trovare il posto ove riporre i propri oggetti, mentre i passeggeri posteriori devono fare i conti con uno spazio per le gambe che resta – vista l’architettura – sempre quella di un’automobile di piccole dimensioni. Questo nonostante anche i sedili posteriori siano scorrevoli, il che può variare la capienza del bagagliaio da 377 a 455 litri, oltre al doppio fondo nel quale è possibili riporre bagagli di una discreta dimensione

I SEDILI SONO SFODERABILI - Due sono le chicche assolute che si trovano all’interno dell’abitacolo. Per primo l’opzionale rivestimento sfoderabile per i sedili, lavabili a trenta gradi e intercambiabili a proprio piacimento. Secondo i sistemi multimediali, che già in svizzera comprendono di serie un navigatore e riproduzioni musicali via Bluetooth, USB e AUX (ma non CD!). In opzione è poi disponibile l’R-Link, tramite le cui applicazioni si può usufruire di funzionalità interessanti e mitili come la lettura delle notizie in tempo reale tratte da Euronews, oppure altre un po’ più futili come l’oroscopo giornaliero.

MOTORI PICCOLI - Tre sono i motori offerti. A fianco del noto 3 cilindri a benzina turbo da 90 cavalli (TcE) troviamo pure un altro turbo da 1,2 litri che di cavalli ne ha 120. Quest’ultimo siamo però riusciti a provarlo unicamente con il nuovo cambio automatico che, pur essendo comodissimo in città, non è molto adatto a chi piace guidare. A questi ultimi potrebbe essere consigliato il piccolo Diesel anch’esso da 90 cavalli, che grazie ai 220 Newtonemtri erogati dall’1,5 litri appaga con una guida tendenzialmente brillante. Per il resto le prime impressioni di guida sono in linea con quelle della normale Clio, vale a dire buone qualità dinamiche e prestazioni interessanti, sebbene qui il comfort é più sacrificato rispetto all’automobile da cui deriva.

SUV O CLIO RIALZATA? - Nelle terre elvetiche il piccolo SUV francese ha già fatto la sua comparsa dai concessionari, e considerando i contenuti il prezzo è davvero molto interessante: si parte d 22’300 franchi e non si sale molto nemmeno se si esagera con gli accessori. Manca però, specialmente per il nostro mercato, la trazione integrale. I vertici del marchio rispondono che “le quattro ruote motrici sono poco richiesta da un clientela urbana, cui la Captur si indirizza”. Altro segnale che sempre di più i SUV vengono acquistati da chi non è assolutamente bisogno e sono oltretutto insensati se non possiedono almeno le caratteristiche tecniche. A questo punto una Clio non andrebbe bene comunque?

I MOTORI

I PREZZI