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INTERVISTAPorsche Cayman: ecco come è nata

07.12.12 - 05:00
Design e tecnica spiegata dai vertici del marchio di Zuffenhausen
Porsche
Porsche Cayman: ecco come è nata
Design e tecnica spiegata dai vertici del marchio di Zuffenhausen


Prima arriva la Porsche Boxster e poi la Porsche Cayman. Una sequenza già vista che puntualmente si è ripetuta anche con la terza generazione della Boxster che ha dato vita alla seconda generazione della Cayman. Ma quanto vicine sono le due automobili? Iniziamo a chiederlo a Wolfgan Hatz, membro del consiglio di amministrazione Porsche nonché responsabile del reparto ricerca e sviluppo.
“Chiaramente si seguono tutte e due sin dal foglio bianco, dal principio. Questo perché, anche in un ottica di costi, è indispensabile che i due modelli condividano quanti più componenti possibili. Il vantaggio del costruirle parallelamente sta anche nel fatto che, dovendo già realizzare dal principio un telaio per una scoperta e quindi già molto rigido nella parte strutturale, aggiungendo il tetto in lamiera per la Cayman otteniamo una coupé con una rigidità torsionale ancora maggiore rispetto a quanto si otterrebbe solitamente.”

Sono in molti però a considerare che la Cayman sia una 911 migliore, dal punto di vista dinamico. Non c’è la paura all’interno del management che la Cayman possa rubarle il posto? “Trovo che la più grande differenza tra una Cayman e una 911 stia nel fatto che la 911 è una vera propria icona, che ha sempre attratto e continua ad attrarre generazioni di fedeli clienti; l’età media di chi compra una Cayman è invece molto più giovane. Bisogna inoltre aggiungere che il pacchetto offerto dalla 911 è molto più completo: per esempio si possono portare i figli a scuola, fare una vacanza relativamente lunga ed usarla tutti i giorni. La Cayman avendo solo due posti costringe a qualche rinuncia in più; diciamo che è più un’automobile che si acquista per il puro divertimento di guida che offre."
Visto che si parla di divertimento di guida, per il futuro possiamo magari aspettarci qualche versione più orientata alla pista? “Questa è una variante che non è assolutamente esclusa (quindi praticamente confermata, n.d.r.) anche se dobbiamo dire che già la attuale Cayman è davvero veloce: gira sul ‘ring in meno di 8 minuti..."

Passando invece al design nessuno può essere più esaustivo di Michael Mauer, responsabile del design Porsche, passato alla cronache non troppo positivamente per il lavoro eseguito con l’attuale 911 che i più puristi non hanno mai propriamente digerito. Nello sviluppo tecnico si diceva che le due automobili (Boxster e Cayman) vengono sviluppate praticamente in parallelo, nel design avviene la stessa cosa? “Non proprio parallelamente ma quasi, diciamo che si inizia da quelle parti che le automobili avranno in comune per poi passare a quelle specifiche.” E qual è stata la più difficile tra le due? “Sicuramente la Boxster perché, quando dobbiamo realizzare una scoperta, la capote deve essere raccolta il più in basso possibile nella vettura, cosa che con la Boxster è difficile perché proprio sotto alla capote c’è il motore."

La 911 è il classico esempio di come l’intero design Porsche sia sempre un’evoluzione di ciò che è venuto prima. È questo anche il caso della Cayman rispettivamente della Boxster? “Fondamentalmente si sviluppa tutto come un’evoluzione, e questo lo si vede bene se la si confronta con l’antenata. Rispetto alla prima Cayman qui è stato molto più difficile realizzare il tetto, anche se il risultato finale è sicuramente migliore dal punto di vista delle proporzioni: è più larga e più bassa, diventando quindi più matura. Insomma: è diventata più Porsche."

A proposito di Porsche: le prime due generazioni della Boxster nonché la prima della Cayman hanno sempre ripreso in maniera marcata i lineamenti della 911 con i pregi ed i difetti che ne derivano. Come mai ora si è cercato di fare qualcosa di diverso? “Se il marchio ha una forte identità – e questo è il caso di Porsche – quando si da vita ad un nuovo modello questo deve assomigliare molto a quanto è già stato fatto in passato per far si che al primo colpo d’occhio questo modello sia riconoscibile subito come Porsche. Quando una volta il modello si è imposto nel panorama automobilistico, allora li si può iniziare a creare un’identità stilistica propria, che chiaramente sia sempre coerente con il marchio ma un po’ più libera nella sue declinazioni per far si che ora, oltre a una Porsche, si riconosca anche una Cayman".

 

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