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TEST DRIVESQ2, grinta crossover in formato tascabile

06.09.19 - 06:00
Il compatto SUV vanta prestazioni notevoli in questa ambiziosa versione sportiva, equipaggiata del potente 2 litri turbo da 300 cv con trazione integrale. Meccanica che premia un carattere esclusivo
SQ2, grinta crossover in formato tascabile
Il compatto SUV vanta prestazioni notevoli in questa ambiziosa versione sportiva, equipaggiata del potente 2 litri turbo da 300 cv con trazione integrale. Meccanica che premia un carattere esclusivo

Anche le più piccole del “reame” hanno in fondo diritto al loro quarto di nobiltà, che in casa Audi viene distinta dalla denominazione "S": vale a dire alte prestazioni ed esclusività per spiccare tra le tante versioni normali del modello. Ne beneficia anche il crossover d’ingresso Q2, nato a fine 2016 dalla consueta costola della versatile piattaforma MQB del Gruppo Volkswagen, che nella versione più dinamica propone la decisa compattezza del modello con i 300 cv del potente 2.0 TFSI. Il listino parte in questo caso da quota 56'200 CHF, per salire considerevolmente attingendo alla lista delle opzioni ben articolata.

Che dinamismo ci si aspetta da questa versione “pepata”?
Da una piccola ma ricercata ci si attende tanto, a cominciare dalle prestazioni. Il due litri potenziato mette in effetti in mostra una buona spinta, elastica e reattiva a tutti regimi, mentre nella marcia in modalità più dinamica guadagna una sonorità più incisiva – corretta anche dall’impianto hi-fi di bordo – con tono più cupo e vagamente rauco, indubbiamente suggestivo ma anche un po’ artificiale. In ogni caso, le prestazioni di tutto rispetto sono ben presenti, con una chiara capacità di scatto da fermo testimoniata dai 4,8 secondi che servono per arrivare ai 100 km orari, ed una punta massima che si spinge fino a 250 km/h; non certo poco per una vettura che fa della “tascabilità” una delle sue doti, con lunghezza di 4,19 metri associata ad una larghezza entro il metro e ottanta. Con consumi adeguati alla “missione”: in media 9 l/100 km nel corso del nostro test su percorso misto. Oltre al motore giustamente incisivo ma dall’erogazione quasi piatta (i 300 cv sono disponibili a 5300 giri fino alla linea rossa dei 6500 giri, la coppia di 400 Nm è costante da 2000 a ben 5200 giri), numerosi altri aspetti della SQ2 trasmettono poi la vocazione ben sportiva del modello; che così permette di apprezzare il pedale del freno dalla piacevole corsa corta e compatta, con punto di appoggio ben definito e consistente, mentre l’assetto ribassato di 20 mm accentua le qualità di inserimento e la rapidità di percorrenza delle curve. L’auto è piuttosto svelta nei cambi di direzione, mostrandosi agile, nonché contraddistinta da un retrotreno reattivo a sufficienza per chiudere le traiettorie senza risultare inerte. Il sottosterzo è presente, ma sempre in misura ridotta ed in questo modo la vettura riesce a risultare coinvolgente a sufficienza ogni volta che ci si fa ispirare dalla guida. Il comparto trasmissione è altrettanto ben tarato; il cambio a doppia frizione S tronic permette passaggi di rapporto assai rapidi e diretti nella modalità più sportiva, mentre nemmeno una stilla della spinta viene sprecata grazie alla trazione integrale quattro con giunto centrale a controllo elettronico, che, alla minima necessità, provvede a spostare la spinta dalla normale trazione anteriore verso le ruote posteriori in frazioni di secondo, all’occorrenza fino al 100%. C’è naturalmente spazio anche per un buon comfort di marcia: l’assetto - sulla regolazione confortevole (incluso l’adattamento automatico)  - assorbe con valida puntualità le irregolarità stradali, mentre ad andatura costante il rombo del motore scompare in favore di fruscii soffusi, seppur ben distinguibili, generati principalmente dal rotolamento delle ruote.

Solo sportività o anche accoglienza di bordo?
L’ambiente interno è direttamente ispirato ai concetti stilistici della marca dei quattro anelli, esattamente come avviene per il design della carrozzeria. Giusto alcuni dettagli, tra cui le bocchette di aerazione rotonde, tradiscono la vocazione più moderna e sportiveggiante del modello. L’arredo è ricercato quanto basta nei materiali e trasmette una certa cura, anche grazie alle numerose risorse di allestimento; è il caso del cruscotto interamente digitale e configurabile, così come dei pregevoli rivestimenti in pelle trapuntata presenti sull’esemplare di prova, sia pur in assenza della ventilazione attiva ben più confortevole nei mesi caldi. Al centro della plancia, dal disegno molto lineare, trova posto lo schermo ad alta definizione del sistema di infotainment/navigazione, tuttavia comandabile unicamente tramite il rotore sul tunnel centrale: razionale, ma meno intuitivo del semplice tocco diretto a schermo. Lo spazio appare compatto ma ben calibrato tra le due file di sedili, sufficiente per garantire una buona personalizzazione della sistemazione anteriore ed una discreta mobilità sul divano posteriore; la stessa cubatura del vano di carico offre un volume più che adeguato alle normali esigenze quotidiane (405 litri), pur offrendo uno spazio inferiore alla media una volta abbattuto il divano posteriore (1050 litri).

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