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NovitàMaserati, stop ai motori Ferrari dal 2022

15.05.19 - 08:00
La fornitura di motori Ferrari alla Casa del tridente non sarà rinnovata: le unità made in Maranello resteranno esclusive della produzione interna. Futuro elettrico per l’altra marca modenese.
Maserati, stop ai motori Ferrari dal 2022
La fornitura di motori Ferrari alla Casa del tridente non sarà rinnovata: le unità made in Maranello resteranno esclusive della produzione interna. Futuro elettrico per l’altra marca modenese.

Parenti, ma un po’ meno strette. Quantomeno tra qualche anno, giacché la consueta fornitura di motori Ferrari per equipaggiare la gamma Maserati pare proprio destinata allo stop. La Casa di Maranello produce infatti le unità destinate alla marca del Tridente sin dal 2002, avendo in linea i propulsori benzina v6 3.0, V8 3.9 e V8 4.7 destinati a Ghibli, Quattroporte, Levante e Granturismo. Ma, già alla fine del 2021, al termine del contratto in corso, questa ormai storica fornitura pare destinata a terminare, come ha fatto intendere di recente il CEO di Ferrari, Louis Camilleri.

Ferrari sposa la scelta di motorizzazioni esclusive ed ibride.
La futura produzione di motori Ferrari si avvia dunque a restare riservata unicamente alle made in Maranello, attraverso unità sempre più declinate verso la formula ibrida alle massime prestazioni; il primo modello equipaggiato con questa tecnologia è atteso già per il prossimo maggio. Secondo il massimo dirigente della più famosa marca italiana, il termine della collaborazione motoristica con Maserati – del valore di circa 280 milioni di euro – mostrerebbe in realtà aspetti positivi, specie nell’ottica della possibilità di poter trasferire molto del lavoro e delle risorse umane attualmente focalizzate su quelle unità verso il business strettamente interno. Con l’obiettivo ormai tracciato di superare le 10mila unità all’anno di produzione.

Per la marca del Tridente il futuro sarà votato all’elettrico.
Per Maserati, almeno secondo i piani predisposti ancora l’anno passato da Marchionne, il futuro motoristico dovrebbe vedere la preponderanza delle motorizzazioni puramente elettriche in progressiva sostituzione all’attuale linea tradizionale; ancora non è stato chiarito se dette unità alimentate ad accumulatore saranno frutto della progettazione interna oppure provenienti da collaborazioni tecniche esterne all’azienda modenese. In ogni caso, resterebbero poco più di 18 mesi alla storica marca italiana del lusso sportivo per adeguare la propria produzione all nuovo corso.

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