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TEST DRIVESVR, mordente al top per la Range Sport

02.11.18 - 06:00
Aggiornata in numerosi dettagli e nelle tecnologie di bordo, la lussuosa Suv sportiva svetta per grinta e generosità nella versione di punta, mossa dall’irrinunciabile grinta del V8 5.0 S/C da 575 cv
SVR, mordente al top per la Range Sport
Aggiornata in numerosi dettagli e nelle tecnologie di bordo, la lussuosa Suv sportiva svetta per grinta e generosità nella versione di punta, mossa dall’irrinunciabile grinta del V8 5.0 S/C da 575 cv

Ormai esiste una Range per ogni gusto, ma, tra tanti modelli anche di fascia superiore, la “classica” Sport resta un riferimento per dinamismo e aggressività “hi-tech”: con il recente restyling la Range Sport ha ripreso il tocco di modernità necessario per restare nella piena attualità, specie dal punto di vista delle tecnologie di bordo, conservando al vertice di gamma l’esclusiva SVR dotata dell’inconfondibile V8 5.0 a compressore da 575 cv.

Al volante, prevale il comfort dinamico o è la grinta ad emergere?
Il carattere della SVR si trova in buona sostanza a metà tra questi due poli, adattandosi piuttosto bene ad entrambe le interpretazioni senza abbracciare una specializzazione particolarmente spinta. Un po’ per conservare la necessaria polivalenza d’impiego, ma anche per le caratteristiche tecniche che ne influenzano la marcia veloce. Esistono sul mercato altre SUV premium dal dinamismo ancora più accentuato, ma è innegabile che guidare con ritmo intenso la grande Range Sport riesce a procurare sensazioni non soltanto intense ma anche cariche di personalità: la firma distintiva del modello, che ne traccia un “sapore” sinceramente intrigante. Altezza rilevante da terra – compresa la sistemazione di conducente ed equipaggio – combinata alla particolare risposta delle sospensioni pneumatiche restituiscono infatti sensazioni di guida piuttosto particolari, via via più caratterizzate al salire dell’impegno della vettura tra le curve: nonostante le migliorie apportate con questa evoluzione, in special modo sui movimenti longitudinali di beccheggio in frenata ed accelerazione, la tendenza dell’auto ad alzare un poco il muso in accelerazione resta ancora avvertibile ma pure piacevole, con la ruota anteriore interna che in uscita di curva a piena accelerazione tende quasi a sollevarsi ed il retrotreno che si lascia guidare con l’acceleratore per chiudere la traiettoria quasi a piacimento, essendo piuttosto sensibile (ma senza eccessi) ai trasferimenti di carico incluse le manovre di tiro e rilascio.

C’è comunque spazio per emozioni di grande intensità…
Certamente. Con “mano” sapiente, grande e imponente com’è la Range Sport SVR si lascia comunque guidare anche in maniera pure un po’ brutale giocando di sterzo e acceleratore, specie nel misto stretto. Sul veloce, la stabilità è irreprensibile ma la sensibilità sull’aderenza trasversale – pure notevole, anche grazie alle ruote da 21” con le 22” in opzione – è giusto sufficiente, poiché il molleggio pneumatico tende sempre a “ovattare” le sensazioni: si tende a conservare un margine più ampio, comunque indotto anche da una certa inerzia data da altezza e mole del mezzo (2.302 kg), peraltro a tutto vantaggio della sicurezza. Quanto al V8 con compressore, si tratta di un’unità piena di carattere che praticamente è irrinunciabile, al vertice della gamma; a basso regime offre dolcezza e dosabilità irreprensibili, seppur mascherate da una sonorità rauca e profonda, mentre ai regimi medio alti regala un picco di grinta crescente (oltre ai cavalli ci sono pure 700 Nm di coppia) che completa il “set” di emozioni intense procurate dalla SVR. Ottima la combinazione con il cambio automatico a otto marce, che riesce ad offrire passaggi di rapporto non solo rapidissimi ma pure diretti e aggressivi selezionando la modalità di guida più sportiva. Lo scatto da fermo è pienamente in linea con questa versione: per passare da 0 a 100 km/h bastano appena 4,5 secondi, mentre la velocità massima si attesta su ben 280 km orari.


Abitacolo dominante come sempre…
Tutto, sulla SVR, trasuda dominio e imponenza; seppur con stile. Esteriormente, i tratti specifici del design adottati per la SVR lasciano subito intuire il potenziale dell’auto, seppur con la consueta attenzione al garbo e all’armonia d’insieme che contraddistingue la marca inglese; la nota più distintiva la si ritrova nel cofano motore, realizzato per la prima volta in un monoblocco in compositi di carbonio e completo di vistose aperture di ventilazione nella parte superiore. La verniciatura, a scelta, può lasciare a vista la fibra di carbonio nella fascia centrale, magari in abbinamento ad altri dettagli in carbonio del pacchetto specifico. All’interno, gli spazi generosi sono quelli conosciuti, con ulteriori evoluzioni in alcuni comandi e nei vani portaoggetti ulteriormente ottimizzati; le poltrone sportive con gusci posteriori incavati liberano qualche centimetro ulteriore di spazio per chi siede dietro, dove l’accoglienza è altrettanto regale e dominante come in prima fila. Comodo il vano di carico, 780 litri fino al soffitto. Strumentazione interamente digitale e doppio schermo centrale – quello inferiore è anch’esso ad alta definizione e a sfioramento ma è dedicato ai comandi secondari tra cui la climatizzazione – completano gli elementi di informazione di bordo, cui si aggiunge il proiettore sul parabrezza: ovunque si posi lo sguardo, si trova uno schermo. Connettività e servizi in rete sono di ultima generazione, al pari degli aggiornamenti tecnologici sul piano degli ausili attivi, incluso tra l’altro il potenziamento del regolatore di velocità attivo ora completato dall’ausilio automatico alla marcia in coda e dal mantenimento della corsia con sterzata automatica, fino ad un’andatura di 180 km/h. Quanto al listino, per la SVR si parte da 153'200 CHF.

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Gruppo Tarcisio Pasta

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Tel: +41 91 850 20 25
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