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TEST DRIVEQuando nel vano motore della Jaguar F-Type ci sono solo quattro cilindri

18.08.18 - 15:11
La versione d’ingresso dell’affascinante biposto inglese è dotata di un propulsore molto comune da soli due litri di cilindrata e trecento cavalli. Quanto influirà sul suo carattere?
Quando nel vano motore della Jaguar F-Type ci sono solo quattro cilindri
La versione d’ingresso dell’affascinante biposto inglese è dotata di un propulsore molto comune da soli due litri di cilindrata e trecento cavalli. Quanto influirà sul suo carattere?

Uno dei momenti più emozionali, nell’approccio ad un’auto sportiva, è la sua accensione. Come supera questo momento una Jaguar F-Type che nel caso più ‘drammatico’ ha addirittura la metà dei cilindri rispetto al solito?
Assai brillantemente. Almeno inizialmente. A freddo, appena messa in moto, fa subito la voce grossa promettendo grandi cose. Poi, una volta che il regime si assesta in prossimità del suo minimo, tramite lo schienale del sedile percepisci quelle leggere vibrazioni tipiche dei quattro cilindri che su una vettura così sono sempre un po’ fuori luogo.

Quindi il sound è bocciato anche quando si è in marcia?
La sua sonorità ricorda a tratti quella di un boxer, dato che più di una volta si ha l’impressione di essere alla guida di una Toyota GT86 oppure di una Porsche 718. Il che non è di per se una cosa negativa. Le Jaguar più sportive si sono però sempre contraddistinte per la loro colonna sonora particolarmente rauca e selvaggia, motivo per il quale questo quattro cilindri – a cui si è cercato invece di dare un timbro assai corposo – mal si sposa con la vettura facendole perdere un po’ della sua unicità.

Questo motore a quattro cilindri incide solo negativamente sulla Jaguar F-Type?
Assolutamente no, è semmai vero il contrario. Prima di tutto perché al propulsore stesso non può essere assolutamente imputata alcuna critica, poiché spinge bene e vanta un’ottima elasticità, riprendendo velocità con tale vigore già da soli 1'500 giri al minuto che sembra di essere alla guida di una vettura ben più potente di quanto non lo sia in realtà. La percezione è insomma di avere a disposizione ben più dei 300 cv e dei 400 Nm erogati da questo ‘comune’ quattro cilindri da due litri. E le prestazioni parlano da sole, con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 5,7 secondi e una velocità massima di 250 orari.
Poi c’è tutto l’aspetto legato alla riduzione della massa, che va ad influenzare non poco il suo comportamento stradale. Con questo motore la F-Type perde ben 52 kg, principalmente in prossimità dell’avantreno. Questo non solo le permette di migliorare la resa in fase di frenata, ma in particolare di perdere quella tendenza a spingere sulle ruote anteriori, cioé quel lieve sottosterzo dovuto ad un avantreno pesante che da sempre caratterizzava la sua percorrenza in curva, in particolare nelle volte più strette. Ora l’avantreno reagisce invece con maggiore prontezza dimostrandosi assai più voglioso nell’eseguire gli ordini, mentre il suo comportamento in fase di percorrenza della curva risulta più neutro e meglio bilanciato.

Il sapore di guida non sembra averne risentito, insomma…
Se oggettivamente parliamo di una vettura migliore, capace di muoversi con maggiore prontezza e nel complesso meglio bilanciata, d’altro canto la stessa accusa una grave perdita tecnica: il differenziale bloccante. Premesso che la gommatura generosa dell’allestimento R-Dynamic, la quale prevede addirittura dei ‘295’ al retrotreno, non mette mai in crisi la motricità nemmeno nelle condizioni di guida più intense, la perdita di un differenziale bloccante fa sparire quel piacere di guida che solo una trazione posteriore pura sa regalare; nelle curve più strette la ruota interna si limita infatti a pattinare. Sebbene questo non crei grandi preoccupazioni ai meno esperti durante la guida impegnata, sul bagnato il comportamento del retrotreno diventa invece piuttosto imprevedibile. Questo ti porta d’altro canto a guidarla con maggiore pulizia, al punto tale che sull’asciutto vi sono riscontri cronometrici davvero interessanti a dimostrazione del fatto che questi trecento cavalli sono sfruttabili fino in fondo. È però vero che se fosse dotata anche solo di un modesto differenziale bloccante, la F-Type con il motore a quattro cilindri preserverebbe tutte le sue qualità aggiungendo quei vantaggi dettati dal minor peso. Colonna sonora a parte non vi sarebbero particolari rinunce per chi ne prendesse in considerazione l’acquisto.

Chi acquista una F-Type con questo motore?
Sicuramente non un palato fine. Questo perché sebbene le sue capacità prestazionali non vengano messe in discussione, e anzi mostrano più di qualche beneficio, l’assenza di qualche elemento tecnico invece presente in combinazione con i motori plurifrazionati ne smorza un po’ il piacere di guida. Va detto che il risparmio in termini di consumo non è enorme rispetto al sei cilindri (bisogna comunque preventivare 10 litri di carburante ogni 100 chilometri percorsi), ma chi la sceglie lo farà sicuramente per poter risparmiare in fase d’acquisto quei 13'000 franchi che la separano da una ‘tre litri’ di pari equipaggiamento. Giusto a complemento d’informazione, la Jaguar F-Type Coupé “P300” nell’allestimento R-Dynamic – cioè l’esemplare in prova – è disponibile a partire da 72'400 CHF.

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