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TEST DRIVEHonda Civic: con la quattro porte c’è ancora più spazio

09.04.18 - 06:00
La carrozzeria a due volumi, esteticamente più sobria, non altera le qualità tecniche della vettura da cui deriva. Crescono invece lo spazio, soprattutto per i bagagli.
Honda Civic: con la quattro porte c’è ancora più spazio
La carrozzeria a due volumi, esteticamente più sobria, non altera le qualità tecniche della vettura da cui deriva. Crescono invece lo spazio, soprattutto per i bagagli.

Perché la decisione di proporre una carrozzeria a quattro porte?
In Europa probabilmente nessuno l’aveva chiesta, dato che solitamente le vetture con questa tipologia di carrozzeria non sono le più apprezzate. Basta solo dare un’occhiata a quei modelli disponibili sia ‘berlina’ che ‘famigliare’ per rendersene conto. Però Honda è un marchio globale che vende tanto soprattutto negli Stati Uniti, e dato che li le ‘due volumi’ sono invece particolarmente apprezzate si saranno detti: già che ci siamo, commercializziamola anche in Europa. Ciò è ovviamente facile al giorno d’oggi dove le vetture vengono già progettate per adempiere a pressoché le normative di qualsiasi Stato. I prezzi per il mercato svizzero partono da 28'500 CHF.

Quali vantaggi ha la quattro porte rispetto alla Civic che tutti conosciamo?
Da un punto di vista estetico si tratta sicuramente di un’automobile più sobria, che pur non rinunciando ad un linea molto personale a metà strada tra il moderno e lo sportivo risulta un filo meno estroversa. La differenza principale la fa in ogni caso la disponibilità di spazio. Grazie alle dimensioni decisamente maggiori rispetto alle concorrenti, già la Civic introdotta lo scorso anno ha sempre saputo stupire per la generosa quantità di spazio per i passeggeri posteriori, che resta ovviamente invariata anche sulla Sedan (questo il suo nome ufficiale) sebbene l’accessibilità sia un po’ penalizzata dalla linea spiovente del tetto. L’aumento della lunghezza, che ora raggiunge ben quattro metri e 65 centimetri, va soprattutto a beneficio del bagagliaio la cui capienza passa da 519 a 478 litri. Per il resto si ritrova tutto ciò che già avevamo conosciuto lo scorso anno in occasione della prova su strada completa della Civic di decima generazione, che nonostante un’apparente parentela con il modello precedente è stata riprogettata dalla testa a piedi. Questo vuol dire che anche la Sedan propone una plancia dal layout più razionale, realizzata con materiali non lussuosi ma assolutamente allineati con il prezzo della vettura e dal colpo d’occhio assai gradevole. Molto bella anche la posiziona di guida, bassa e quasi da vettura sportiva, lasciando però ampia libertà di movimento a chi guida.

Lo scorso anno avete elogiato il nuovo 1.5 turbo abbinato al cambio CVT: siete ancora sicuri di quanto avete detto?
Sebbene chi scriva non abbia mai apprezzato i cambi a variazione continua, quello che equipaggia la Civic è davvero ben fatto. E anche se non vi dovesse piacere, avrete sempre la possibilità di scegliere il cambio manuale. Fatto sta che, essendo il motore ricco di coppia, ti sposti con appena un filo di gas e il regime resta sempre a livelli incredibilmente bassi. Questo, unito ad un assetto confortevole, rende la guida molto rilassante e i consumi particolarmente contenuti, dato che questi si assestano attorno ai 6,5-7 l/100 km. Qualora la guida dovesse invece diventare più brillante i rapporti preimpostati selezionabili tramite i paddle dietro al volante, o ancora meglio spostando la leva del cambio in “S”, riescono a tenere testa alle ambizioni sportive di una berlina media. La Sedan riconferma infatti che l’attuale Civic è una vettura molto matura tra le curve grazie alla perfetta armonia tra un assetto non rigido ma ben sostenuto, uno sterzo sensibile e accurato nell’impostare la traiettoria e l’efficacia del torque vectoring. I 182 cavalli del propulsore si sfruttano insomma senza alcuna fatica.

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