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PRIME IMPRESSIONIHonda Civic: arriva il turbodiesel

19.03.18 - 06:00
Era il motore che mancava, e l’abbiamo già provato su strada. Il “millesei” da 120 cavalli piace per l’erogazione raffinata e i bassi consumi, sposandosi alla perfezione con il comfort della Civic.
Honda Civic: arriva il turbodiesel
Era il motore che mancava, e l’abbiamo già provato su strada. Il “millesei” da 120 cavalli piace per l’erogazione raffinata e i bassi consumi, sposandosi alla perfezione con il comfort della Civic.

A distanza di circa un anno dal lancio, la nuova generazione della Civic (la decima) riceve anche l’interessante unità i-DTEC a completamento della gamma. Offrendo prestazioni e costi di esercizio particolarmente ridotti, specie nell’ottica di percorrenze annuali medio-alte.

Sulla Civic precedente c’era già un 1.6 turbodiesel: è lo stesso motore?
La base di partenza della rinnovata unità è quella precedente, inclusa la cilindrata che rimane “centrata” su 1.6 litri. Tuttavia gli ingegneri giapponesi hanno rivisto e pressoché riprogettato ogni suo elemento, in modo da poter garantire prestazioni e qualità di funzionamento ulteriormente ottimizzate. Gli interventi operati sono profondi, includendo addirittura lo stesso blocco motore (in alluminio) che è stato irrigidito nella porzione centrale per ridurne le vibrazioni; rivisti pure albero motore e testate. I pistoni adottano poi l’originale costruzione in acciaio fucinato, in luogo della più diffusa lega leggera, per ridurre le perdite di raffreddamento, mentre la scorrevolezza nei cilindri è incrementata mediante un nuovo trattamento delle superfici di attrito. Grazie a questa “cura”, il rinnovato 1.6 i-DTEC montato sulla Civic (i prezzi partono da 30’700 CHF) si accontenta dunque di 3,5 litri/100 km di gasolio su ciclo misto (valori di omologazione), con emissioni di CO2 limitate a 93 g/km. Il trattamento dei fumi di scarico include un inedito convertitore di NOx montato sul collettore di scarico (sistema NSC), in aggiunta al catalizzatore standard. Potenza e coppia sono invece in linea con quelle della precedente versione: i cavalli sono 120 mentre la coppia tocca un picco di 300 Nm a 2000 giri.

Come si guida con il nuovo diesel?
Il funzionamento del nuovo i-DTEC appare particolarmente rotondo e raffinato, risultando molto apprezzabile in tutte le condizioni: è docile ed elastico già da basso regime, il che permette una bella “pigrizia” con il cambio poiché ci si può permettere di lasciare innestata una marcia lunga conservando comunque una valida capacità di ripresa; se invece serve vivacità o ci si vuole concedere un’andatura frizzante, le prestazioni a disposizione permettono scatto e variazioni di andatura del tutto autorevoli. Con partenza da fermo fino ai 100 km/h in 10,1 secondi. Il cambio è solo manuale, a sei rapporti, ma è decisamente godibile da manovrare grazie alla corsa ridotta della leva e agli innesti rapidi e secchi, pur talvolta accompagnati da una leggera rumorosità.

A bordo la Civic conserva la sua qualità di accoglienza?
Certamente, senza eccezioni: il diesel non perturba in alcun modo il livello di comfort, che si conferma di elevata qualità. Già piuttosto silenzioso in accelerazione, il nuovo 1.6 non è pressoché avvertibile una volta raggiunta un’andatura livellata. La Civic, inoltre, conserva tutte le ottime doti di telaio, che permettono maneggevolezza e rapidità nei cambi di direzione con pochi e precisi impulsi attraverso il volante. Altrettanto rimarchevole la stabilità, in tutte le condizioni. Inoltre, la presenza degli ammortizzatori regolabili nella durezza permette sia un certo maggior dinamismo di guida tra le curve, oppure un molleggio più soffice particolarmente adatto incontrando pavimentazioni stradali un po’ trascurate; la selezione è immediata, operata tramite un comodo pulsante a fianco della leva del cambio. A bordo, l’arredo resta invariato e si fa apprezzare per la qualità dell’accoglienza; i toni sono scuri e lo stile del tutto moderno nonché piuttosto appariscente. Molto comoda la sistemazione di guida, ben integrata nel veicolo, oltre che soddisfacenti sia la libertà di movimento per i passeggeri posteriori, sia la capacità di carico del bagagliaio.

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