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TEST DRIVEAlfa Romeo Giulia Quadrifoglio: una promessa di velocità

05.01.18 - 06:00
Abbiamo spremuto a fondo entrambe le Quadrifoglio, con cambio manuale e automatico, per scoprire quanto vale davvero.
Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio: una promessa di velocità
Abbiamo spremuto a fondo entrambe le Quadrifoglio, con cambio manuale e automatico, per scoprire quanto vale davvero.

Andiamo subito al sodo: è meglio di una BMW M3?

Istintivamente verrebbe da rispondere di si, ma ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione. Va detto che sin dai primi metri in cui la si guida si percepisce che sia stata concepita in funzione della sua più grande rivale. La M3, appunto. E ci sono alcuni aspetti in cui riesce addirittura a svettare. Tanto per cominciare lo sterzo è di una precisione ma soprattutto di una prontezza sconcertante: basta un amen e lei si è già infilata in curva, ne basta un altro e il suo muso già punta in tutt’altra direzione. La guidi in punta di dita e con poco angolo, accompagnato da una piacevolissima sensazione di leggerezza e grip, come se ipoteticamente ti trovassi su una Lotus a quattro porte. Non per nulla sulla bilancia segna appena 1'524 kg. Poi è neutralissima, tanto che del sottosterzo non vedi nemmeno l’ombra. Le sospensioni sono sul morbio andante come piacciono a noi e lavorano in perfetta sintonia con le Pirelli PZero Corsa con omologazione specifica “AR”, un capolavoro anche oltre al limite.

Ecco: parliamo della guida al limite. Alfa Romeo – dopo 8C e 4C – ha finalmente riproposto una vettura di massa con la trazione posteriore…

Non bisogna però pensare che la Giulia Quadrifoglio sia un attrezzo per guidare in perenne sovrasterzo dalla mattina alla sera. Va di traverso quanto basta per farti divertire mentre esci veloce da una curva da terza o quarta, ma senza esagerare: le correzioni sono istintive e soprattutto, pur sovrasterzando, non ti fa mai perdere il passo proiettandoti sempre in avanti, con un bel mix tra divertimento ed efficacia.

Poi, oltretutto, ha un motore realizzato in collaborazione Ferrari…

Esatto. Questo nuovo 2,9 litri V6 Biturbo è stato sviluppato attingendo al bagaglio tecnico della casa modenese. Eroga 510 cavalli e 600 Nm, la fa scattare da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi e tocca una velocità massima di 307 km/h.

Meglio il cambio manuale o automatico?

Il cambio manuale amplifica notevolmente le sensazione di sentirsi su un’automobile ‘vecchia scuola’, maschia e tutta da guidare. Il suo problema sta semmai nel come tutte queste prestazioni vengono poi sfruttate. Mi spiego meglio: nonostante sia un turbo moderno la spinta vera arriva sopra i 3'000 giri al minuto, regime oltre il quale è imbarazzantemente veloce considerando la lunghezza dei rapporti. Il problema è che durante l’impiego stradale spesso non si ha a disposizione il rapporto giusto con cui tenere un ritmo fluido e brioso tra una curva l’altra. Il cambio automatico a otto rapporti ovviamente elimina il problema, armonizza l’erogazione e i tempi di cambiata sono comunque velocissimi.

Quindi perché non dovrebbe essere migliore di una BMW M3?

Perché in mezzo a tutto questo ci sono dei piccoli dettagli che riportano l’ago della bilancia in zona neutra. Per esempio manca una soglia d’intervento intermedia del controllo di stabilità, fatto che permetterebbe di utilizzare la modalità Race (la più estrema) con maggiore serenità.  O ancora per l’infotainment, che pur avendo una grafica accattivante e facile nell'utilizzo non offre i più moderni sistemi di connettività – anche se questo poco interesserà a chi ha il piacere di guida tra le sue priorità.

Il vero problema allora non riguarda le finiture dell’abitacolo…

Assolutamente no! Il layout prende ispirazione dalle sue principali rivali tedesche, il che non è necessariamente un male. I materiali poi sono belli alla vista e al tatto centrando le aspettative qualitative, pur presentando ovviamente alcuni dettagli migliorabili. Si tratta in ogni caso dell’Alfa Romeo meglio rifinita degli ultimi tempi, caratterizzata da una posizione di guida perfetta, da vera sportiva,  che in particolare con i sedili a guscio in fibra di carbonio e rivestiti in pelle assicura un sostegno laterale impeccabile ed è pure comoda sulle lunghe distanze.

Ho sentito bene? Comoda sulle lunghe distanze?

Questo è forse il pregio che non ti aspetti, perché al di la di tutte le qualità dinamiche la Giulia Quadrifoglio è molto morbida e silenziosa, consumando peraltro circa 10-12 litri di benzina ogni 100 km percorsi. Nel complesso Alfa Romeo ha decisamente proposto un bel modo per spendere 87'000 franchi.

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