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PRIME IMPRESSIONIKIA Stinger, quando i coreani fanno sul serio

28.12.17 - 06:00
Un ‘berlinone’ da quasi 400 cavalli e con la trazione integrale, preciso tra le curve e comodo sulle lunghe distanze. Sembra un’auto tedesca, e invece no. Anche se l’ingegnere che l’ha sviluppata…
KIA Stinger, quando i coreani fanno sul serio
Un ‘berlinone’ da quasi 400 cavalli e con la trazione integrale, preciso tra le curve e comodo sulle lunghe distanze. Sembra un’auto tedesca, e invece no. Anche se l’ingegnere che l’ha sviluppata…

Le vendite sono importanti, certo, ma rafforzare l’immagine di un marchio lo è altrettanto. Un principio che ha spinto KIA a prendere una decisione importante, ovvero quella di vendere anche in Europa una vettura che nel Vecchio Continente non avrà sicuramente vita facile: la Stinger. Di fatto l’ammiraglia del marchio coreano, si tratta – come vedremo più avanti – di una vettura dalle molteplici qualità,  che trae le sue origini dalla GT Concept che aveva affascinato molti di noi al salone dell’auto di Francoforte sei anni or sono, e che pur pensata per un mercato ‘globale’ è stata messa a punto sotto l’occhio vigile di Albert Biermann, già vice presidente del reparto ingegneristico presso BMW M e oggi responsabile dello sviluppo delle vetture ad alte prestazioni del gruppo KIA-Hyundai.

Definita dalla stessa KIA come “una vera Gran Turismo”, la Stinger è una di quelle automobili che non passano inosservate pur essendo una ‘classica’ berlina, merito di un design sicuramente audace. A colpire è soprattutto il frontale caratterizzato da pronunciate prese d’aria, mentre più in generale le proporzioni sono decisamente quelle giuste per il posizionamento di una tre volumi spiccatamente dinamica: sbalzo anteriore corto e sbalzo posteriore lungo, quasi tre metri di passo e una silhouette che strizza l’occhio alle coupé. Il tutto infarcito da vistosi cerchi in lega da 19 pollici dietro i quali spiccano pinze freno rosse marchiate Brembo, un impianto di scarico con quattro terminali racchiusi in un diffusore posteriore nonché numerose altre prese e sfoghi d’aria sparsi per la vettura. Sebbene il design sia sempre una questione molto soggettiva, facciamo questa volta una parentesi sul ‘lato b’ della Stinger, che risulta un po’ troppo massiccio rispetto alle belle linee filanti che le danno forma fino all’inizio del terzo montante.

La stravaganza è stata invece accantonata mentre si è data forma agli interni. La plancia, a sviluppo orizzontale, è molto ordinata e con interruttori limitati al minimo sindacale, mentre nella parte alta spicca lo schermo da 8 pollici sotto il quale troviamo tre originali bocchette d’aerazione rotonde. Non mancano accenti sportivi quali pedaliera in alluminio e volante sportivo con corona appiattita ed impugnatura in pelle forata, ma più in generale nell’abitacolo si respira l’aria dell’ammiraglia lunga 4.83 metri, nella quale volendo ti puoi anche accomodare sui sedili posteriori o in ogni caso goderti le belle rifiniture e l’ambiente pregevole, assolutamente in linea con il prezzo della Stinger che in Svizzera parte (e arriva) a 57'950 CHF. Nel pacchetto d’acquisto è infatti compreso tutto ciò che KIA possa offrire tra sistemi di sicurezza, sospensioni adattive e impianto hi-fi firmato Harman/Kardon, compresa una garanzia di 7 anni o 150'000 chilometri. Unico optional? La vernicia metallizzata.

Rispetto ad una Optima si sta seduti 45 mm più vicini all’asfalto, e questo è solo l’inizio di un’esperienza di guida che, in KIA, non si era ancora vista. La Stinger rappresenta infatti quel bel compromesso da vera ‘GT’ che i suoi progettisti si erano prefissati di ottenere e che di fatto hanno ottenuto. A cominciare dal propulsore, un V6 turbo da 3.3 litri con 370 cavalli, che molto silenziosamente eroga una coppia notevole (510 Nm) già dai regimi più bassi e che ha il solo difetto di essere accoppiato ad un cambio automatico un po’ meno reattivo nell’uso manuale rispetto alla migliore concorrenza. Il comportamento tra le curve è quello tipico di un berlinone sportiveggiante adatto a tutti gli impieghi, che nonostante massa e dimensioni impegnative si sposta con precisione, in particolare nelle modalità di guida più sportive (sono cinque quelle a disposizione) in cui lo sterzo risulta ben calibrato e con la giusta resistenza mentre l’assetto frenato quanto basta. Una guida caratterizzata da elevata stabilità e gande facilità in tutte le condizioni, merito anche della trazione integrale efficace che in determinate condizioni privilegia il retrotreno, tanto che meriterebbe un differenziale posteriore autobloccante  per incrementare il divertimento di guida nei percorsi più tortuosi.

Ovviamente una berlina da quasi cinque metri spinta da un motore a benzina da 3,3 litri non sarà facile da vendere alle nostre latitudini, ma la Stinger resta un’automobile interessante poiché dimostra con quanta autorevolezza KIA sappia mettere sulle strade una vettura così impegnativa. E a questa cifra è difficile trovare di meglio.

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