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SUBARU BRZTrova le differenze

24.04.17 - 12:00
Piccoli aggiornamenti per la Subaru BRZ, realizzata a “quattro mani” con Toyota. Che è anche l’unica Subaru a non avere la trazione integrale
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Piccoli aggiornamenti per la Subaru BRZ, realizzata a “quattro mani” con Toyota. Che è anche l’unica Subaru a non avere la trazione integrale

Dici Subaru e pensi trazione integrale. Ma non sempre. Né è la dimostrazione la BRZ, vettura gemella della Toyota GT86, realizzata congiuntamente dalle due case in un raro esempio di perfetta sinergia che ha da un lato restituito a Toyota una sportiva degna della sua storia, e dall’altro introdotto nella gamma della casa delle pleiadi una vettura estranea ai canoni del marchio proprio perché la potenza viene trasmessa alle due ruote posteriori. Bisogna tuttavia ricordare che il motore, avendo quattro cilindri contrapposti, proviene dalla più profonda tradizione del marchio e che gran parte dello sviluppo tecnico l’ha effettuato la stessa Subaru per Toyota.

All’inizio di quest’anno la BRZ è stata sottoposta ad un lieve aggiornamento, al pari della GT86, che però ha interessato un po’ tutta la vettura. Si inizia dall’esterno con nuovi fanali full LED, gruppi ottici posteriori (anch’essi a LED) ristilizzati e uno spoiler posteriore di nuova foggia che, come vedremo più avanti, apporta migliorie anche sul piano dinamico. Nell’abitacolo spicca un volante più piccolo, realizzato con nuovi materiali e comandi integrati, nonché uno schermo a cristalli liquidi a fianco del contagiri sul quale è possibile visualizzare diverse chicche tra cui le forze agenti sulla vettura, la potenza frenante, l’angolo di sterzata e via dicendo. Pure il sistema di Infotainment ha subito una rinfrescata.

Sul fronte tecnico, contrariamente alle versioni destinate agli Stati Uniti, non vi è stata nessuna modifica. Ciò significa che il propulsore eroga sempre ancora 200 cv e 205 Nm, accelera da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi e tocca un velocità massima di 226 km/h. Significativi miglioramenti sono invece stati apportati sul piano dinamico con affinamenti al reparto sospensioni e soprattutto un’aerodinamica ottimizzata al fine di ottenere maggiore deportanza. Aspetti che purtroppo non abbiamo potuto verificare fino in fondo dato che il nostro primo contatto con la rinnovata BRZ è avvenuto nella fredda Lapponia. Tuttavia abbiamo potuto constatare il netto miglioramento per quanto riguarda il controllo elettronico di stabilità, in passato troppo invasivo nella modalità intermedia. Ebbene: la nuova modalità “Track” concede più libertà al guidatore, permettendogli di effettuare dei sovrasterai con angoli e velocità discrete, intervenendo con finezza e solo quando assolutamente necessario. Il che permette, a chi non è un assoluto esperto, di godere appieno delle qualità dinamiche della BRZ e della sempre più rara trazione posteriore senza correre inutili rischi. Anche se, dobbiamo ammetterlo, il massimo del divertimento il pilota esperto lo ottiene sempre ancora con l’elettronica completamente disinserita, opzione ovviamente possibile. E con un prezzo d’accesso di 36'900 franchi la BRZ dimostra una volta di più di essere uno dei modi più economici con il quale ci si possa divertire al volante.

 

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