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TEST SU STRADAIl top delle Cayenne alla prova del Nord

09.02.15 - 09:42
Turbo S e GTS: le due Cayenne più prestazionali non si sono tirate indietro nella favolosa combinazione di neve unita a sovrasterzo
Il top delle Cayenne alla prova del Nord
Turbo S e GTS: le due Cayenne più prestazionali non si sono tirate indietro nella favolosa combinazione di neve unita a sovrasterzo

È sempre un piacere trascorrere qualche giorno a ridosso del circolo polare artico, in questo periodo dell’anno. In particolare se bisogna mettere alla prova un’automobile. Li dove la neve è un elemento perenne del paesaggio qualsiasi auto potrebbe essere divertente, ma quando sul fondo gelato appoggiano le ruote di due vetture che sommate scaricano al suolo oltre 1’000 cavalli la faccenda si fa ancora più interessante.

Le due Cayenne che abbiamo preso in affidamento rappresentano entrambe una delle interpretazioni più prestazionali e dinamiche di un SUV. Da un lato la Turbo S, la versione top di gamma che più top non si può: 570 cavalli e 800 Newtonmetri erogati da un 4,8 sovralimentato con doppia turbina. Non solo la più veloce e la più potente, ma anche la più costosa. Che molti quindi sceglieranno per una mera questione di immagine e prestigio, sebbene a dimostrazione delle sue credenziali vi siano di serie tutti gli ausili dinamici che su altre versioni vanno invece acquistati come accessori. Di foggia decisamente diversa la GTS: meno potente ma con una filosofia concettuale che mette in primo piano l’agilità e l’efficacia su circuito, oltre ad una caratterizzazione estetica che piace sempre di più. Nel vano motore di cavalli ve ne sono “solo” 440, erogati da un più piccolo 3,6 litri V6 sovralimentato anziché dal precedenze 4,8 aspirato, rispetto al quale aumentano potenza e prestazioni diminuendo al tempo stesso i consumi di 9 decilitri ogni 100 km.

Sulla bilancia la GTS segna 125 kg in meno rispetto alla Turbo S. A differenza del solito, in quest’occasione le due automobili le abbiamo portate a spasso per i freddi climi scandinavi con pneumatici senza chiodatura bensì con coperture offerte di serie, proprio come nella “vita reale” per avere un riscontro più concreto delle loro capacità. Innanzitutto le accelerazioni sono efficaci e brutali anche a PSM (Porsche Stability Management) disinserito grazie ad un massa considerevole che “schiaccia” bene al suolo gli pneumatici. La Turbo S qui mette in evidenza tutti i suoi muscoli. Anche frenando a velocità che in Svizzera sarebbero innominabili gli spazi d’arresto sono brevi e il comportamento sicuro richiedendo ben pochi correttivi. Mettere a punto tutti gli aiuti di guida elettronici è un lavoro complesso che diventa fondamentale e particolarmente sensibile quando si deve applicare un freno a mezzi prestazionali come queste due Cayenne. Il bello del PSM è quello di avere più soglie d’intervento. La prima, sempre vigile, è come una vera guardia del copro: attenta, affidabile, di cui vi potrete sempre fidare. Ci pensa lei a sistemare tutto. Sempre. Inserita la modalità “Sport Plus” gli interventi avvengono solo oltre una certa soglia di sicurezza, comunque molto alta, che permette a chi guida di impostare degli angoli di sovrasterzo per niente malvagi, con la sicurezza di un intervento mirato non appena i sensori rilevano una situazione di reale pericolo.

Come potrete facilmente immaginare non ci siamo certi spinti fin quassù per guidare con gli aiuti elettronici di guida attivati. A briglie sciolte le due Cayenne non hanno più segreti e svelano il loro vero potenziale. A cominciare dal Porsche Traction Management (PTM) che non ci pensa due volte ad inviare una gran quantità di coppia al retrotreno e, soprattuto, mette in evidenza la velocità e l’efficacia d’esecuzione nel trasferimento della coppia. Nonostante le condizioni tutt’altro che favorevoli per l’aderenza i cambi di direzioni avvengono con facilità, con intuitività anche per i neofiti poiché si trova subito fiducia nel mezzo. A volte pare davvero impressionante come un veicolo alto nell’ordine del metro e settanta e con un massa che supera di slancio le due tonnellate sia così preciso nei comandi impartiti allo sterzo e così composto e controllabile nei trasferimenti di carico.

Su neve è ovviamente impossibile rilevare delle significative differenze dinamiche tra la Turbo S e la GTS, se non che entrambe fanno il loro dovere quali tuttofare senza farsi intimorire da temperature glaciali e fondi stradali ricoperti anche di parecchie decine di centimetri di neve. Messe le ruote sull’asfalto entrambe dovrebbero essere piuttosto veloci stando ai tempi dichiarati sulla Nordschleife, rispettivamente di 7 minuti e 59 secondi per la Turbo S e di 8 minuti e 13 secondi.La dimostrazione che se la potenza serve, l’agilità riesce a compensare un’eventuale carenza della stessa. Ma per scoprire come vanno con la bella stagione avremo sicuramente tempo più avanti nel corso dell’anno.

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