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Mini-Willie è stato "copiato" da un bassotto di 12 anni (Willie), vincitore di un concorso di Channel Four
LONDRA – Nello scorso ottobre abbiamo raccontato il singolare concorso lanciato in Gran Bretagna dall’emittente Channel Four, che metteva in palio la clonazione gratuita di un cane, realizzata una società coreana specializzata, la Soam Biotech. Mesi dopo, il concorso ha trovato un vincitore e la clonazione è avvenuta: è così nato Mini-Willie, copia in piccolo di Willie, un bassotto di 12 anni appartenente a una donna londinese, Rebecca Smith.
Non si sa ancora quale sia la storia della Smith e di Willie e perché Channel Four abbia scelto proprio loro come vincitori del concorso che metteva in palio, a costo zero, una procedura che attualmente richiede oltre 120mila CHF. Al momento l’emittente, che sulla vicenda ha girato un documentario, ha comunicato semplicemente che la clonazione è perfettamente riuscita e che Mini-Willie sta benone.
L’operazione, naturalmente, ha destato una marea di polemiche, nate soprattutto dal fatto che la clonazione replica al 100% le caratteristiche fisiche del cane clonato, ma che il “nuovo cane” avrà un carattere tutto suo, potenzialmente diverso in toto da “suo padre”. Non potendo avere un cane esattamente uguale al precedente, perché promuovere questo genere di operazione, costosa ed eticamente discutibile? Non sarebbe più facile, andare in un canile e adottare lì un nuovo cagnolino?
