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TEST DRIVEOpel Grandland X 1.6T, piccola solo nella cilindrata

09.09.19 - 06:00
Il crossover tedesco vanta un compatto quattro cilindri turbo come motore benzina di punta, perfetto per l’impiego quotidiano a tutto campo. L’abitacolo si conferma razionale e accogliente.
Opel Grandland X 1.6T, piccola solo nella cilindrata
Il crossover tedesco vanta un compatto quattro cilindri turbo come motore benzina di punta, perfetto per l’impiego quotidiano a tutto campo. L’abitacolo si conferma razionale e accogliente.

C’è un cuore performante a benzina al vertice del crossover Opel, che però conserva una cilindrata più che contenuta (1,6 litri), rendendosi in questo modo l’antagonista perfetto al due litri turbodiesel: entrambi sfoggiano potenze nell’ordine dei 180 cavalli ed assicurano le prestazioni più vivaci al modello, seppur con caratteri un po’ diversi.

Un “piccolo” benzina, sia pure turbo: è sufficiente per questo crossover?
Il cuore di punta del Suv “urbano” tedesco – provvisto di sola trazione anteriore, seppur coadiuvata come vedremo da un versatile sistema elettronico di gestione della motricità – vanta dunque una cubatura molto contenuta, ma, con l’ausilio della sovralimentazione con turbocompressore, arriva ad erogare 181 cv a 5500 giri; la coppia è naturalmente ben inferiore rispetto al più grande turbodiesel, con un picco di 250 Nm contro 400, ma è erogata al suo massimo ad un regime addirittura inferiore (1650 giri contro i 2000 del 2.0D), assecondando in questo modo le doti di ripresa. Sotto il profilo prestazionale, inoltre, la Grandland X 1.6T può vantare un peso inferiore di circa un quintale ed in questo modo può mettere in campo non solo l’accelerazione più briosa tra tutte le versioni in gamma (per lo scatto da 0 a 100 km/h servono solo 8 secondi), ma anche riprese adeguate ai regimi anche medio-bassi, senza fare intervenire la scalata sul cambio automatico. L’erogazione è in ogni caso piuttosto docile e rotonda, senza picchi particolari, fatta eccezione per la piacevole propensione ad avvicinarsi ai regimi più alti; il carattere di questo 1.6 sovralimentato a iniezione diretta racconta soprattutto di regolarità e rotondità, peraltro in armonia allo stesso carattere dinamico del veicolo. Con consumi reali, registrati nel corso della nostra prova su percorsi misti, sostanzialmente in linea con le aspettative: in media la richiesta della vettura si è attestata su 8 l/100 km. Il cambio standard è automatico a otto rapporti, il che a sua volta agevola la docilità di risposta del veicolo nelle variazioni di andatura e alle velocità intermedie, grazie alle marce ravvicinate date dal loro notevole numero; il funzionamento della trasmissione è dolce e pressoché inavvertibile, con passaggi di rapporto ben rapidi in entrambe le direzioni, pur talvolta con qualche attimo di attesa in scalata, mentre la gestione elettronica di bordo “decide” se è davvero il caso di scendere ad una marcia inferiore. La trazione, come detto, è unicamente anteriore, ma la motricità appare ben curata attraverso l’evoluto sistema di controllo (Grip Control), inclusivo, tra l’altro, di diverse modalità di funzionamento specifiche per i fondi a ridotta aderenza che si possono incontrare con più frequenza; un apposito rotore sul tunnel centrale ne consente la rapida selezione.

Che tipo di guida offre la Grandland X con questa motorizzazione?
Al volante, il minor peso di questa versione rispetto alla due litri diesel non porta con sé significative differenze in termini di caratteristiche di guida; la Grandland X si conferma piuttosto docile in relazione a dimensioni ed altezza, con una guida intuitiva e facile, votata principalmente al ritmo armonico ed al comfort. Con ottima manovrabilità nello stretto grazie al ridotto diametro di volta. Lo stesso assetto, non regolabile, privilegia l’assorbimento e la dolcezza di risposta sulle asperità, pur in presenza di un coricamento laterale ridotto con una discreta maneggevolezza nei cambi di direzione; per scelta non vi è alcuna connotazione sportiveggiante, né si respira una particolare “ispirazione” alla guida, prevalgono comodità e sobrietà di insieme. Piuttosto curata l’insonorizzazione, con buon isolamento anche in velocità, pur in presenza di qualche sommesso fruscio generato dal rotolamento degli pneumatici sull’asfalto. A bordo, l’ambiente è quello conosciuto, con parecchio spazio a disposizione ed un arredo soprattutto solido e funzionale, lontano da particolari guizzi di originalità. La posizione di guida è discretamente rialzata e può contare su una poltrona generosamente dimensionata con postura ben personalizzabile, mentre nella zona posteriore resta ampio spazio per un’agiata libertà di movimento sul divano, ideale per due ma non sacrificato anche in tre adulti. Adeguata la dimensione dello schermo a sfioramento centrale, 8 pollici con interfacce smartphone complete. Vano di carico altrettanto soddisfacente per spazio e organizzazione – non manca il passaggio per oggetti lunghi e la cubatura è generosa con 520/1652 litri –, seppur con soglia di accesso un po’ elevata.

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Garage Della Santa SA

 

Via Franco Zorzi, 43

 

6500 Bellinzona

 

+41 91 821 40 60

 

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