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TEST DRIVEMercedes-AMG C43 Coupé, tutto il piacere della compatta sportiva

12.08.19 - 06:00
Classicamente sportiva nel suo affilato “vestito” a due porte, la media di Stoccarda col V6 da 390 cv sfoggia un dinamismo deciso ma anche rotondo e raffinato, assaporabile a tutto campo.
Mercedes-AMG C43 Coupé, tutto il piacere della compatta sportiva
Classicamente sportiva nel suo affilato “vestito” a due porte, la media di Stoccarda col V6 da 390 cv sfoggia un dinamismo deciso ma anche rotondo e raffinato, assaporabile a tutto campo.

Tra tanti modelli che popolano l’articolato listino Mercedes, la Classe C resta un riferimento per appetibilità: è pur sempre il modello più diffuso della pregiata marca tedesca. La Coupé, in particolare, ha il pregio di ritagliarsi una nicchia di classica sportività, con proporzioni e contenuti tradizionali ma, per l’appunto, dal sapore intramontabile: linea filante, le due ampie portiere senza cornice, muso imponente e coda con terzo volume distinto ma compatto per conferire un moderno dinamismo. E, con la “cura” AMG, anche la piccola 43 4Matic (da 77'200 CHF) mostra denti affilati più che a sufficienza per offrire un sapore mordente.

Da guidare di gran gusto: la sportività è raffinata ma di gran sapore.
Il look più affilato di questa versione rende giustizia all’auto, “firmata” in special modo nel frontale dalla caratteristica mascherina con doppia lamella; ma è al volante che la C 43 Coupé mette tutti d’accordo. Sotto il cofano pulsa infatti il V6 di 3 litri, biturbo (i compressori lavorano a 1,1 bar) con iniezione diretta, accreditato di 390 cv con una robusta coppia di 520 Nm; quanto basta per proiettare la vettura da 0 a 100 km orari in 4,7 secondi, tempo di tutto rispetto che si traduce in una spinta decisa del corpo contro gli schienali. Con un consumo tutto sommato più che onesto: nel corso della nostra prova abbiamo registrato medie d’uso attorno ai 10 l/100 km. L’erogazione è moderna, dunque elastica ai bassi e via via più incisiva e acuta verso i regimi alti, il tutto combinato ad un funzionamento rotondo e raffinato, godibile a tutte le andature. Lo stesso si può dire per il cambio TCT Speedshift AMG a nove rapporti, in grado di scalare più marce all’occorrenza con un funzionamento molto diretto e secco nella modalità sportiva di punta (Sport+), abbinato ad una programmazione automatica molto soddisfacente in ogni condizione di guida, giusto con discese di marcia un velo ritardate quando si va a frenare molto avanti prima della curva. Del resto, la C 43 Coupé “istiga” ad una certa aggressività di guida: offre movimenti del corpo vettura appena più accentuati rispetto ai modelli più grandi con una certa reattività del retrotreno nei rapidi cambi di direzione, tutte caratteristiche che invitano a giocare tra le curve. Stabilità e motricità sono in ogni caso cristalline, con la supervisione dell’evoluta trazione integrale: prevede un forte sbilanciamento della spinta al posteriore (69% in condizioni normali) per accentuare le caratteristiche di dinamismo e l’efficienza di accelerazione. L’assetto è altrettanto riuscito ed anche nella modalità di marcia più spinta non si rivela mai eccessivamente rigido, assecondando in questo modo con la dolcezza e la progressione necessarie tutti i movimenti della carrozzeria; lo sterzo è particolarmente reattivo sui piccoli angoli, per poi divenire più progressivo assicurando un controllo facile e mai faticoso: l’avantreno risulta sempre molto reattivo, tranne quando si forza nello stretto dove il velo di sottosterzo richiede un minimo di anticipo sulla traiettoria immaginata. Un guidare raffinato, di gran qualità.

L’abitacolo è per quattro, ma in due si vive al meglio l’auto…
L’abitacolo trasmette una bella sensazione di ricercato benessere, combinato alle finiture con ampi inserti in carbonio od altri materiali pregiati, che hanno il pregio di suggerire l’appartenenza dell’auto ad una classe superiore; resta il controllo a rotore sul tunnel centrale per raggiungere le varie funzionalità di infotainment e navigazione, talvolta poco intuitivo e meno pratico rispetto a poter toccare direttamente schermo. A bordo non mancano, naturalmente, tutti i sistemi di ausilio attivo alla guida, ma è vero che il regolatore di velocità adattivo ci è parso qui più incerto e meno raffinato nel gestire uscite e riallineamenti dalle colonne, seguendo il veicolo che precede. Il sedile di guida, di foggia sportiva, è molto avvolgente ed include riscaldamento, ventilazione nonché i programmi di massaggio, partecipando in primo piano ad un comfort di marcia di notevole qualità. È ben regolabile anche il volante di diametro ridotto, anche se in questo caso si nota un certo decentramento verso destra, dato dalla posizione del piantone spostato verso il centro dell’auto. Si sta meglio di quanto sembri anche posteriormente, dove non mancano le bocchette di aerazione dedicate ed un pratico portabottiglie; l’accessibilità è discreta ed in due adulti ci si trova con sufficiente libertà di spazio, anche se la Coupé resta fondamentalmente un’auto da assaporare giusto in coppia.

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