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Novità911, nuova generazione per continuare a sognare

05.12.18 - 05:00
Dagli esordi nel 1963, la sportiva Porsche di culto ha abbracciato l’evoluzione senza mai rinunciare alle proprie radici: l’ultima nata stupisce per il design dirompente e nelle tecnologie digitali.
911, nuova generazione per continuare a sognare
Dagli esordi nel 1963, la sportiva Porsche di culto ha abbracciato l’evoluzione senza mai rinunciare alle proprie radici: l’ultima nata stupisce per il design dirompente e nelle tecnologie digitali.

Il mito di Casa Porsche approda all’ottava evoluzione “vestendosi” di un intrigante mix tra assoluta modernità e rispetto della tradizione, sia stilisticamente sia sul piano tecnico. Quasi una rivoluzione, specie per la forte digitalizzazione del modello, se non fosse che in fondo la 911 resta sempre fedele a sé stessa: con la sua compattezza ed il caratteristico motore a sei cilindri boxer a sbalzo, dietro l’asse posteriore. La vettura, codice progetto 992, ha debuttato ufficialmente la scorsa settimana in occasione del Salone dell’Automobile di Los Angeles (USA), non a caso dato che la California è un po’ come una seconda casa per la marca di Stoccarda raccogliendo tra l’altro il più grande club di appassionati di questo marchio.

Il look cattura gli sguardi con forza, ma che muscoli…
Verissimo. Il design è nuovo in maniera piuttosto radicale, e dal vero vi possiamo assicurare che la differenza rispetto a quanto visto sinora è ancor più vistosa che in foto. Intanto, la nuova 911 è più larga, con una misura unica per tutte le varianti di potenza e trasmissione: l’incremento è nell’ordine dei 44 mm al posteriore e di 45 mm anteriormente, certamente non poco. Dovrebbe crescere pure la lunghezza ma è una misura non ancora annunciata, insieme al peso ed altro ancora. I passaruota sono inoltre vistosamente maggiorati per poter accogliere ruote significativamente ingrandite e di diametro differenziato tra gli assi: fino a 20 pollici all’avantreno e a 21” al retrotreno, non soltanto per distribuire a dovere le prestazioni in crescita ma anche per ottenere un maggior effetto aerodinamico dal fondo della macchina (si accentua l’effetto Venturi, in combinazione all’estrattore posteriore: il “risucchio” dell’aria da sotto l’auto produce l’effetto “ventosa” che aumenta l’aderenza al suolo, quindi pure trazione e stabilità). Su tutto, spicca la notevole muscolarità dell’auto; possente ma elegante davanti, con il cofano più basso e allungato, equilibrato dalle grandi carreggiate, fianchi apparentemente stretti corredati di maniglie elettriche a scomparsa e retrotreno più “importante” che mai, sottolineato tra l’altro dalla barra luminosa continua. Lo stesso spoiler a regolazione variabile vanta una larghezza decisamente maggiorata. A parte le sezioni alle estremità del veicolo, l’intera carrozzeria è inoltre realizzata in alluminio, con modifiche anche alle sospensioni nell’ottica di ottenere un guadagno di agilità nel misto stretto ed una superiore stabilità ad alta velocità. La sterzata integrale dovrebbe divenire standard su tutte le versioni.

Il sei cilindri boxer mostra un’evoluzione piuttosto approfondita.
Il “cuore” della nuova 911 è sempre al suo posto, posteriormente a sbalzo, e vanta un tangibile incremento di potenza: le prime versioni ad essere presentate – e successivamente commercializzate, con prime consegne da marzo 2019 – sono le S a due o quattro ruote motrici, sulle quali il 3.0 sei cilindri boxer biturbo risulta potenziato di 30 cv per raggiungere la ragguardevole quota di 450 cv a 6500 giri. Risultato reso possibile dalla nuova iniezione con elementi piezoelettrici, dal posizionamento rivisto dei turbocompressori (più grandi e con valvola wastegate a controllo elettrico) e dal più efficiente raffreddamento dell’aria di sovralimentazione. La coppia massima è invariata a 500 Nm come in precedenza sulla S, mentre la 4S aggiunge ulteriori 30 Nm toccando 530 Nm da 2300 a 5000 giri. Nuova inoltre la trasmissione automatica a doppia frizione, ora dotata di otto rapporti con differente scalatura delle varie velocità. In combinazione al pacchetto Sport Chrono, con soluzioni tecniche ed elettroniche che consentono un ulteriore guadagno di due decimi, le capacità di accelerazione delle nuove 911 Carrera S presentano “numeri” di tutto rispetto, con scatto da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi per la S e in 3,4 secondi per la 4S, dunque 6 decimi in meno rispetto al modello uscente. Altrettanto elevate le velocità massime, superiori in entrambe le varianti ai 300 km orari (308 km/h per la S, 306 km/h per la 4S).

La nuova 911 si adatta da sola alla pioggia
Il comparto digitale assume un grande rilievo, come abbiamo anticipato, a partire dai vari sistemi di ausilio attivo alla guida tra cui spiccano anche l’innovativa funzione autonoma Emergency Assist nonché la visione notturna con termocamera. Tuttavia, l’anteprima mondiale è tutta per l’innovativa modalità di marcia Wet (bagnato), che fa parte della dotazione di serie: questa funzione è in grado di rilevare la quantità di acqua presente sulla strada tramite specifici sensori nei passaruota, modificando automaticamente i sistemi di controllo secondo logiche specifiche adatte alla minor aderenza ed invitando il conducente ad impostare ulteriori regolazioni dell’auto alla marcia su pioggia battente, con semplice pressione di un tasto (anche da volante). Spruzzata di originalità, poi, nell’abitacolo, che si distingue per un arredo dalle linee decisamente nette e tese, con strumentazione pressoché interamente incassata; secondo la Casa, motivo di ispirazione di questo design sono stati in particolare i modelli degli anni Settanta. Nel cruscotto resta analogico unicamente il grande ed irrinunciabile contagiri centrale, mentre ai lati ora sono previsti due schermi digitali cui si aggiunge quello centrale a sfioramento da ben 10,9 pollici di diagonale. Poco più in basso una vistosa batteria di tasti a levetta, infine i comandi della climatizzazione sul tunnel centrale giusto davanti alla leva del cambio: minimalista al punto da risultare fortemente miniaturizzata e privata del comando di selezione manuale sequenziale delle marce, demandata ormai unicamente alle palette dietro al volante. Ulteriormente abbassati di 5 mm i sedili anteriori, caratterizzati da una conformazione che incrementa con decisione il contenimento laterale nella zona delle spalle. L’impianto di navigazione/infotainment adotta la connettività permanente con inediti servizi e funzionalità, inclusa la navigazione sempre connessa basata su scambio dati di tipo swarm (vale a dire bidirezionale) tra veicolo e centrale di informazioni. Infine uno sguardo ai prezzi: la 911 Carrera S parte da 156'700 CHF mentre la Carrera 4S dalla base di 167'100 CHF; entrambe sono già ordinabili, complete di serie del Porsche Swiss Package che aggiunge una nutrita serie di dotazioni oltre all’estensione di garanzia 2+2.

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