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TEST DRIVEMitsubishi ASX, più fluida e adattabile

25.11.19 - 06:00
Il restyling corposo aggiunge al look personale prestazioni in crescita con il due litri benzina da 150 cv la versatilità della trazione integrale. Crescono gli ausili attivi alla guida.
Mitsubishi
Mitsubishi ASX, più fluida e adattabile
Il restyling corposo aggiunge al look personale prestazioni in crescita con il due litri benzina da 150 cv la versatilità della trazione integrale. Crescono gli ausili attivi alla guida.

Dieci anni e non sentirli: si può fare? In campo automobilistico si tratta certamente di un periodo piuttosto elevato, eppure in Mitsubishi ci hanno creduto offrendo al crossover ASX un’ultima evoluzione, per la verità piuttosto approfondita guadagnando una nuova meccanica con motore 2 litri combinato al ritorno della trazione integrale (da 23'950 CHF).

Più godibile con nuovo look e maggiori tecnologie…
Tra le qualità del modello ci sono senza dubbio le dimensioni compatte, che restano pressoché fondamentali quando si cerca un mezzo compatto adatto anche alla città, non soltanto ai grandi spazi: e qui, con 4,37 metri, nessun genere di parcheggio può fare davvero paura. Tanto più che in ogni caso a bordo è prevista la retrocamera di manovra. Rispetto al modello degli esordi, la rinata ASX ha ricevuto corposi interventi a partire dal design, che permette all’auto di conservare un’attrattiva pienamente moderna. Anteriormente spicca il frontale ridisegnato con mascherina più ampia, vistosi elementi cromati a “C” – che la Casa identifica come Dynamic Shield – nella zona più bassa e fendinebbia rettangolari, mentre i gruppi ottici principali sono a led; anche in coda il paraurti presenta un volume maggiore ed include la finitura inferiore che imita le protezioni sottoscocca in alluminio, mentre lo spoiler sul tetto è maggiorato rispetto alla serie precedente. Internamente figurano diversi aggiornamenti, non tanto nell’arredo quanto nei sistemi e nelle tecnologie di bordo: in primo luogo troviamo un nuovo impianto di navigazione e infotainment, che oltre ad aggiungere un pollice alla diagonale dello schermo centrale a sfioramento (ora da 8”) include le funzionalità TomTom di indicazione del percorso con aggiornamenti in tempo reale tramite connessione dati via smartphone personale; il sistema permette inoltre (a vettura ferma) di visualizzare i video salvati su chiave Usb. C’è spazio anche per l’impianto audio di alta potenza, Rockford Fosgate da 710W con nove altoparlanti. La sicurezza attiva guadagna diversi ausili tra cui l’avviso di superamento involontario di corsia e la segnalazione di veicoli sopraggiungenti negli angoli ciechi, entrambi per la verità affidati a cicalini dal tono un po’ sommesso e spie piuttosto piccole sul cruscotto, oltre alla frenata automatica d’emergenza e all’avviso di traffico sopraggiungente quando si esce in retromarcia dal parcheggio; resta assente solo il regolatore di velocità del tipo adattivo.

La trazione integrale permette di ampliare il raggio d’azione.
L’arredo dell’abitacolo si conferma piacevole, pur presentando materiali plastici più votati alla robustezza che alla raffinatezza di finitura; alcuni comandi secondari mostrano qualche segno più evidente della maturità di progetto, come nel caso di alcuni pulsanti a centro plancia o delle stesse rotelle di regolazione della climatizzazione, ma nel complesso l’ambiente è accogliente. Con sedili anteriori ampi e ben sostenuti nell’imbottitura e nel grado di contenimento laterale, con seduta di guida sempre piuttosto rialzata anche a registro basso e volante appena più lontano della media. Dietro la libertà di movimento è di buon livello e permette di viaggiare con pari comfort; peccato l’assenza di prese di corrente/Usb così come delle bocchette di aerazione, mentre il divano stesso, pur frazionabile in due parti asimmetriche, manca del passaggio per oggetti lunghi. Il grande tetto fisso in cristallo apporta una bella dose supplementare di luminosità. Cubatura nella norma per il vano di carico (406 litri), seppur con piano di carico un po’ alto. Con la nuova meccanica, la ASX guadagna dinamicamente un altro “timbro” rispetto al modello precedente; in particolare grazie al ritorno della trazione integrale a gestione automatica, completo anche di modalità a due sole ruote motrici così come di regolazione 4WD Lock per ottenere la ripartizione uniforme della coppia tra i due assali, a bassa velocità, in modo da sfruttare con più puntualità la trazione sulle quattro ruote nel passaggio su fondi a scarsa aderenza. La vettura non è specificamente pensata per il fuoristrada, ma la soluzione 4WD combinata alla valida altezza minima da terra (19 cm) consente in ogni caso di disimpegnarsi su asperità più marcate. Il motore 2 litri da 150 cv è un classico aspirato che mostra un’erogazione rotonda e lineare, con discreto brio ai regimi medio-alti ed un’elasticità sufficiente più in basso; lo scatto da fermo non è dei più rapidi (12,2 secondi da 0 a 100 km/h) ma il cambio automatico a variazione continua, piuttosto ben tarato, aggiunge di suo una bella fetta di elasticità all’insieme, permettendo una marcia briosa con riprese soddisfacenti. Aggiungendo la simulazione di sei rapporti fissi nella modalità sportiva (ci sono anche le palette sequenziali al volante) per rendere più diretta e gradevole la guida. Di suo equilibrata e docile tra le curve, con consumi accettabili per il tipo di meccanica: nel nostro test su ciclo misto abbiamo registrato medie attorno a 8,2-8,5 l/100 km.

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