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TEST DRIVEEQC 400, anche per Mercedes arriva il “pieno” di corrente

18.11.19 - 07:57
La prima elettrica della Casa sfoggia un carattere a tratti esuberante grazie ai 408 cv dei due motori elettrici, senza trascurare una valida autonomia. Comfort ed accoglienza di qualità.
Daimler
EQC 400, anche per Mercedes arriva il “pieno” di corrente
La prima elettrica della Casa sfoggia un carattere a tratti esuberante grazie ai 408 cv dei due motori elettrici, senza trascurare una valida autonomia. Comfort ed accoglienza di qualità.

C’è un volto nuovo anche in casa Mercedes, con l’arrivo del primo modello a batteria che apre la strada alla propulsione elettrica anche in quel di Stoccarda: la EQC non è soltanto diversa nella meccanica, ma anche nello stile, differenziato quanto basta dal resto della gamma per far notare il cambio di registro tecnologico.

Che meccanica distingue la prima Mercedes a batteria?
Suv di taglia medio-grande, l’elettrica tedesca propone alcuni spunti di design piuttosto originali, in special modo concentrati dove lo sguardo cade con maggior frequenza: frontale e coda. Il primo spicca per il taglio specifico dei gruppi ottici e per la mascherina con ampie superfici piene, mentre la seconda si affida al collegamento orizzontale tra i gruppi ottici, con targa sistemata nella zona inferiore. Le dimensioni sono piuttosto importanti, con una lunghezza di 4,76 metri nella media di categoria; l’abitabilità a bordo è ottimale per cinque persone. La meccanica elettrica si affida a due elettromotori, come sulla maggior parte della concorrenza: il primo agisce sulle ruote anteriori, il secondo su quelle posteriori, realizzando dunque una trazione integrale a controllo elettronico. A seconda delle situazioni di marcia, infatti, la gestione di bordo può prediligere la spinta anteriore – a basso carico, ad esempio – oppure sulle quattro ruote. Cuore vitale dell’auto è la potente batteria al litio da 80 kWh, posizionata nella zona più bassa (pianale) per ridurre al minimo il baricentro, anche dato il peso importante (650 kg); la Casa la garantisce per otto anni o 160mila km. Per la ricarica sono previsti tutti i principali sistemi attualmente disponibili, a cominciare dall’allacciamento presso le colonnine ad alta potenza: la ECQ accetta fino a 110 kW in corrente continua, che permette di ripristinare l’accumulatore dal 10% all’80% in 40 minuti in condizioni ottimali. Impiegando un wallbox domestico da 7,4 kW, la ricarica completa richiede invece 11 ore (10-100%). Quanto all’autonomia, il dato dichiarato di 417 km non è troppo lontano dagli oltre 310-340 km che abbiamo registrato effettivamente nel corso della nostra prova su ciclo misto, senza badare troppo al risparmio energetico. L’autonomia è in ogni caso legata al tipo di impiego dell’auto e alla stessa temperatura esterna; anche per questo, tra le modalità di marcia ne è prevista una specifica pensata per massimizzare la durata della batteria, mentre con navigazione attiva e tramite connessione di rete il sistema di bordo calcola il percorso ideale non solo in funzione di traffico, velocità e variazioni di altitudine, ma anche in base alle necessità di eventuali soste per la ricarica parziale, in modo da ottimizzare il tempo complessivo del viaggio.

Al volante: predomina il carattere dinamico o è una tranquilla?
La potenza congiunta dei due propulsori elettrici della EQC arriva alla ragguardevole quota di 408 cv con coppia massima di 760 Nm: quanto basta per conferire alla vettura una spinta considerevole in ogni momento, e questo nonostante la rilevante massa di 2495 kg. In modalità Sport, dove la risposta dei motori all’acceleratore viene resta più diretta, l’esuberanza dell’auto si fa realmente tangibile lasciando quasi sorpresi per tanta, franca accelerazione (lo stesso traguardo dei 100 km/h da fermo viene raggiunto in appena 5,1 secondi), che obbliga più spesso del previsto a ricorrere ai freni. L’impianto non offre, di suo, alcuna vocazione sportiva, richiedendo anzi una certa insistenza sul pedale per ottenere un rallentamento corretto, con spazi tendenzialmente un po’ più allungati rispetto alle aspettative. Ma è vero che con la Mercedes elettrica è un attimo trovarsi quasi inconsapevolmente ad andature superiori, caratteristica un po’ comune a tutte le elettriche con potenza elevata. Classicamente Suv nei pesi e nello sviluppo di carrozzeria, la EQC mostra una certa agilità tra le curve, con tenuta piuttosto salda e precisa; l’inerzia della massa resta sempre ben avvertibile, ma con precisione e senza esagerazioni l’auto si presta ad un buon brio di viaggio nel misto, con coricamenti laterali sempre piuttosto ridotti. In ogni caso silenziosità e comfort sono compagni pressoché fissi, la prima ben durata anche dal punto di vista del contenimento dei fruscii aerodinamici, il secondo favorito dall’eccellente assorbimento delle sospensioni e dall’accoglienza dell’abitacolo. Che rivela un ambiente in linea con lo stile contemporaneo di Mercedes, ben rifinito ed in ogni caso pienamente personalizzabile, dalla sistemazione ariosa e generosa negli spazi su entrambe le file di sedili. In plancia spiccano i due grandi schermi congiunti, ciascuno da 10,25”, per strumentazione e multimedialità (sistema MBUX). Vano di carico adeguato alla missione “familiare” dell’auto, con cubatura di buon livello (500/1460 litri) seppur in presenza di una soglia un po’ alta; nel doppio fondo c’è spazio anche per alcuni vani portaoggetti, seppur di forma irregolare. La EQC 400 è in listino a 84'900 CHF.

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