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TEST DRIVEKia Sorento, regina di viaggio e di relax

16.10.19 - 07:00
La coreana al vertice della gamma Suv premia i passeggeri con una marcia fluida, versatile e conviviale, all’insegna dell’equilibrio e del comfort. Spazio ed abitabilità in rilievo.
Kia Sorento, regina di viaggio e di relax
La coreana al vertice della gamma Suv premia i passeggeri con una marcia fluida, versatile e conviviale, all’insegna dell’equilibrio e del comfort. Spazio ed abitabilità in rilievo.

Con la Sorento si è di casa. Il modello al vertice della gamma del costruttore coreano non punta certo sull’appariscenza del suo design, lontano dagli effetti speciali pur vantando linee piacevoli ed un look nel complesso armonico ed appagante; quanto, piuttosto, alla concretezza di contenuto che, combinata alla versatilità d’insieme, rende il modello appetibile e godibile proprio da quanti in automobile spendono buona parte della propria giornata.

“Furba” e versatile: così convince l’abitacolo del Suv coreano.
L’accoglienza di bordo conferma le sue riconosciute qualità di spazio, razionalità ed ottima organizzazione dei volumi, offrendo la giusta soluzione in ogni contesto di impiego; la stessa variante a sette posti, sulla vettura di prova – 2.2 CRDi Style, in listino a 56'700 CHF – è realizzata con notevole attenzione alla praticità d’uso, facilitando sin dalla prima presa di contatto con il mezzo le operazioni di accesso alla terza fila o di semplice manipolazione dei vari sedili. In coda possono trovare posto anche due adulti, seppur su percorrenze preferibilmente modeste, ed in ogni caso le poltroncine quando non servono trovano alloggiamento a filo del piano di carico senza sottrarre praticamente nulla al volume destinato ai bagagli. Che, in cinque a bordo, è notevolmente arioso permettendo di affrontare trasferte di lungo corso con equipaggio al completo. A sua volta, il divano centrale oltre a scorrere longitudinalmente, anche per favorire l’accesso in coda, è abbattibile automaticamente in tre porzioni indipendenti (40:20:40) tramite semplici levette laterali nel bagagliaio, potendo combinare il volume utile di carico (142/1662 litri) a seconda delle più svariate necessità. Una serie di attenzioni completa poi al meglio la fruibilità del veicolo, rendendo più semplici le operazioni quotidiane: dal portellone ad azionamento elettrico ai pratici scomparti portaoggetti sotto al piano di appoggio principale, con accoglienza anche per la tendina ripiegabile quando si impiega tutto il volume di trasporto, senza dimenticare le bocchette di aerazione posteriori dedicate alla seconda fila e le tendine parasole a scomparsa. Davanti, inoltre, la sistemazione è difficilmente perfettibile, per un veicolo principalmente panoramico e da viaggio; la poltrona di guida è ampia, molto ben sostenuta – non manca il registro in profondità per il piano di seduta – nonché completa di riscaldamento e ventilazione entrambi su tre livelli; e come sulle “limousine”, il conducente ha a disposizione la ripetizione dei comandi elettrici del sedile passeggero per variarne la posizione senza dover scendere dall’auto. Particolarmente ampio il tetto in cristallo, opzionale, dotato anche di apertura altrettanto generosa nonché di tendina parasole con oscuramento totale. Multimedialità e navigazione sono ben trattate attraverso l’impianto di bordo con schermo a sfioramento da 8”; sono presenti tutte le interfacce smartphone e la base per ricarica induttiva, con possibilità dell’impianto hi-fi Harman Kaardon di qualità. Pregevole, infine, la scelta di materiali e finiture per la definizione dell’arredo.

Marcia versatile, con vocazione da “passista” di qualità.
Al volante, la Sorento invita in primo luogo al relax ed alla convivialità, con sistemazione di bordo piacevolmente rialzata e panoramica ma senza eccessi. Il carattere dinamico non insegue alcuna vocazione di sportività, per quanto le sospensioni regolabili includano la modalità di marcia più dinamica comunque utile ad esempio sulle tipiche tortuosità di montagna, ma la vettura si adatta in ogni caso con buona attitudine anche alla conduzione briosa di curva in curva. Comoda, in particolare, la regolazione Smart dell’assetto che, come suggerisce la stessa denominazione inglese, adatta automaticamente la risposta del molleggio e degli altri parametri in base al ritmo ed alle sollecitazioni registrate dal veicolo, permettendo così di “dimenticarsi” di ogni intervento manuale. Ottime stabilità ed equilibrio complessivo, che rendono la vettura intuitiva e naturale da condurre; le dimensioni non fanno paura nemmeno nello stretto, grazie al corredo di sensori, telecamera di manovra ed ausilio al parcheggio. Il turbodiesel da 200 cv offre di suo risposte sempre elastiche e puntuali alla pressione dell’acceleratore, ben coadiuvato dalla trasmissione automatica a otto rapporti (0-100 km/h in 10,4 secondi) che tra l’altro non pare penalizzare più di tanto i consumi: sul percorso misto impiegato per il nostro testo abbiamo registrato medie oscillanti tra 8 e 9 l/100 km. Molto valida l’insonorizzazione acustica ed apprezzabile la dotazione completa di ausili attivi alla guida, con regolatore di velocità adattivo funzionale seppur un po’ pigro nella reattività nelle situazioni meno “chiare” di traffico.

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