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TEST DRIVEI-Pace, viva la maturità “elettrica”

05.07.19 - 09:00
Il primo modello EV della Jaguar si conferma all’altezza delle migliori aspettative, tanto nel dinamismo che nella fruibilità delle sue notevoli tecnologie. Con autonomia di ampio respiro.
I-Pace, viva la maturità “elettrica”
Il primo modello EV della Jaguar si conferma all’altezza delle migliori aspettative, tanto nel dinamismo che nella fruibilità delle sue notevoli tecnologie. Con autonomia di ampio respiro.

È trascorso un po’ di tempo dalla nostra prima, “elettrizzante” – in tutti i sensi – presa di contatto con la prima Jaguar elettrica della sua storia, ma ritrovare la I-Pace nel confortevole e conosciuto ambiente delle strade di casa torna a procurare belle sensazioni: l’inglese si conferma un’auto riuscita nei contenuti, di elevato spessore, con il “plus” di donare spinta ai vantaggi e alle caratteristiche della guida elettrica. Fatto salvo per le opzioni di ricarica, tuttora il vero nodo attorno al quale ruota la diffusione di questa tecnologia di mobilità, il Suv “Jag” a emissioni zero si dimostra una volta di più un compagno più che appagante nel quotidiano.

Scatto esilarante o marcia ovattata? La guida ispira entrambe…
La I-Pace si può dire sia nata matura ed è con buona probabilità la vettura elettrica di riferimento nel pur ancora ridotto segmento: alle ormai comprovate doti di autonomia ed autorevolezza del comparto propulsivo combina tutto il considerevole “know-how” tecnico della Casa britannica, che ne rende l’esperienza molto completa ed appagante. A bordo ed al volante si ritrovano dunque tutte le qualità delle altre Jaguar, mentre l’esperienza elettrica raffinata offre realmente uno sguardo su un futuro già realtà. Colonnine di ricarica permettendo, beninteso; piuttosto diffuse nel nostro Paese, un po’ meno e più assortite per differenti formati e gestori quando si pensa di varcare i confini verso altre nazioni. Guidare a corrente offre, come sempre, sensazioni piuttosto diverse dal consueto, come sempre accompagnate da un’atmosfera un po’ singolare: il silenzio intrinseco combinato alla notevole reattività all’acceleratore sono un invito costante alle accelerazioni decise, ma è altrettanto viva la pulsione verso la marcia ragionata, precisa e rilassante, con l’auto priva del consueto rombo soffuso che pare marciare in una sorta di “bolla” isolata dal mondo esterno. Contribuisce a questa sensazione, sulla I-Pace, la presenza delle sospensioni pneumatiche regolabili, che nella modalità confortevole garantiscono un molleggio vellutato pur con movimenti minimi del corpo vettura quando si affrontano le curve. Esiste anche una modalità più sportiva, certamente adatta all’auto ma che, in tutta verità, ci si trova a selezionare ben di rado, anche lungo i tratti più guidati, dato il forte equilibrio di base di cui abbiamo appena detto, col contributo del grande appoggio garantito dalle ruote fino a 22 pollici di diametro. Il peso piuttosto elevato, poco oltre i 2200 kg, si traduce in un’inerzia velata nei cambi di direzione rapidi, ma per il resto il Suv elettrico inglese si muove con buone doti di agilità e maneggevolezza, mantenendo fede alla tradizione dinamica della marca nonché al suo design originale quanto riuscito nell’evocare il profilo coupé pur offrendo spazio e capacità da Suv completa. Fuoristrada incluso, che la vettura affronta anche qui con inattesa maturità.

La batteria dura tanto, ma la ricarica domestica richiede parecchio tempo.
Come su molte elettriche, ma in particolare sulla I-Pace, lo scatto da fermo e le riprese sono protagoniste nel “firmare” il forte dinamismo d’insieme; qui, in particolare, giocano a favore della grinta i 400 cv dei due motori elettrici combinati (uno per ciascun assale) con coppia di quasi 700 Nm, sufficienti alla vettura per raggiungere ad esempio i 100 km/h da fermo in meno di 5 secondi (4,8 s): un tempo da sportiva di rango, che spinge con vigore contro gli schienali. Altrettanto caratteristico di ogni auto EV è inoltre il recupero dell’energia in frenata, che sulla I-Pace può essere regolato per diventare il primo freno di bordo dell’auto con decelerazioni decise fino a 0,4 g: in pratica si guida solo con l’acceleratore. Il che aggiunge un plus ulteriore ad un comfort di marcia di notevole portata, grazie al notevole isolamento anche acustico di cui si gode ad ogni velocità. La grande batteria da 90 kWh gode di suo del grande pregio di durare parecchio, dilazionando convenientemente la necessità di ricerca di una presa adatta. Anche nel corso del nostro test su percorsi misti abbiamo sempre traguardato autonomie medie di 350 km, senza badare in modo particolare ad uno stile di guida “eco”: è tanto e permette trasferimenti di ampio raggio senza troppi patemi da colonnina. L’ideale per la ricarica restano i punti di distribuzione da 100 kWh (ricarica completa in 45 minuti), mentre il wallbox domestico da 7 kWh richiede un’attesa notevole, 13 ore. Grazie all’abitacolo avanzato e maggiormente esteso rispetto ad auto convenzionali – la meccanica elettrica occupa ben meno spazio – la I-Pace offre un’accoglienza di bordo di taglia extralarge, sfruttate per offrire una sistemazione di ampio respiro su entrambe le file di sedili e lasciando altrettanto volume per i bagagli (638/1453 litri); l’ambiente si distingue per un design piuttosto moderno ma razionale ed intuitivo, corredato da ampi schermi a sfioramento e dalla ricercatezza di allestimento che ci si attende da una Jaguar non propriamente economica, con listino da 85'600 CHF.

Questo test-drive è stato realizzato con la cooperazione di:

Enerti SA - Società aziende di distribuzione di energia elettrica in Ticino

 

https://www.enerti.ch/

 

+41 91 946 39 28

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