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TEST DRIVEBMW M850i xDrive, atleta in tailleur

22.05.19 - 06:00
Il ritorno di un mito, un po' appannato nell'immagine ma ancora più attraente nelle prestazioni. Una bella coupé tuttofare che sa ricavarsi una nicchia in un settore già molto ristretto
BMW M850i xDrive, atleta in tailleur
Il ritorno di un mito, un po' appannato nell'immagine ma ancora più attraente nelle prestazioni. Una bella coupé tuttofare che sa ricavarsi una nicchia in un settore già molto ristretto

Family feeling, gioie e dolori.
Da un lato fa piacere ritrovare le rassicuranti linee muscolose di una vera BMW moderna, ma dall'altro è andata persa la magia di un modello che una volta rappresentava un mondo completamente nuovo e irresistibilmente attraente. La prima 850i era un'icona degli anni '90, una supercar travestita da elegante coupé... Ma, come si sa, l'abito non fa il monaco... Benché il V12 sia ormai un ricordo lontano, scopriremo con piacere che, sotto quel tailleur da fredda donna in carriera, si nasconde una supermodella tonica e atletica che non puoi dimenticare, dalle prestazioni enormemente superiori all'antenata.

E' un po' lo stesso discorso per quanto riguarda l'ingresso in abitacolo: BMW riesce a condensare comfort, lusso e praticità in un pacchetto che accontenta tutti, ma forse non eccita davvero nessuno. Tuttavia, ogni volta che ti accomodi su un sedile di Monaco di Baviera, avvicini lo sterzo al petto e regoli il sedile, hai la conferma che a laggiù sanno che cosa significa guidare. Sulla M850i, fra l'altro, si può sedere davvero molto in basso, il che consente di "immergersi" nella generosa larghezza della vettura.

L'infotainment, aggiornato, digitalizzato, qualitativamente e graficamente eccelso e dotato del consueto e solerte assistente personale, non rinuncia ad alcuni comandi analogici e questo fa solo piacere a chi ama gli "anacronismi" e non si abituerà mai al futuro... Rifiniture impeccabili, materiali di prima qualità, nero lucido ovunque come da tendenza attuale. Ma ecco di nuovo quel pomello del cambio "diamantato"; i gusti sono gusti, ma è difficile da non interpretare come un maldestro tentativo di attirare l'occhio. Davvero ce n'è bisogno, BMW?

Quel V8 è all'altezza del V12 della prima serie?
Il vero obiettivo è incontrare di nuovo il V8 di 4.4 litri N63 che abita sotto a quel cofano enorme. Sulla M850i xDrive è stato ottimizzato con un albero più robusto, nuove teste, turbo più grandi ed eroga 530 cv; la generosa coppia di 750 Nm si ottiene ad appena 1800 giri/min, cosa che già sulla carta lascia intendere quanta voglia abbia la grossa coupé di divorare rettilinei. Il cambio è l'onnipresente Steptronic ad otto marce, affidabile e intrigante convertitore di coppia i cui rapporti sono stati rivisti all'occasione e che dispone anche di launch control, per un'accelerazione da supercar di 3.7". La velocità massima autolimitata della M850i è di 250 km/h.

Rovescio della medaglia? I 1900 kg di peso, nonostante l'adozione di una notevole quantità di materiali compositi, con tanto di carbonio per il tetto (prima volta per una non-M) e alluminio per le sospensioni. Ma è sempre bello essere smentiti quando arrivano gustose sorprese: al volante, la M850i xDrive sembra pesare 300 kg in meno. Per fare un paragone, avendo di recente provato anche la sorella BMW Z4 M40i, la grossa coupé dà l'impressione di celare il suo peso perfino meglio della roadster.

Viene voglia di allungare la strada di casa...
La M850i infila le curve con grande precisione, rollio quasi inesistente e un mordente costante anche quando si esagera con l'ingresso nelle curve più strette. L'elettronica distribuisce con efficacia la coppia sulle quattro ruote e, sfruttando la mostruosa spinta del V8, consente di uscire di curva con grande leggerezza ed efficacia. Forse la propensione a trasferire la spinta al posteriore per chiudere la curva con l'acceleratore è meno evidente rispetto ad altri prodotti BMW e, per ottenere davvero il massimo, appare indispensabile adottare le modalità più sportive, in modo da ridurre un molleggio troppo marcato quando l'asfalto e le condizioni permettono di premere a fondo il pedale del gas.

La fluidità del motore denota un carattere quasi da aspirato, la potenza appare assolutamente adeguata e non capita mai di desiderare di andare oltre; il feedback allo sterzo non è certo da impianto idraulico McLaren, ma è in linea con i migliori prodotti della categoria e la tipica precisione e velocità di uno sterzo BMW sono riconfermati; la vettura risulta relativamente leggera, coesa, compatta nonostante le generose dimensioni e invita a guidarla ancora e ancora, tanto che ti viene da allungare la strada di ritorno verso casa.

Al punto che la mente va all'imminente top di gamma M8 e non possiamo non chiederci se sia davvero necessaria; anche perché il concetto di base di una vettura come la M850i xDrive è quello di una granturismo bella, veloce e coinvolgente, ma anche confortevole e silenziosa quando serve e spingerla oltre rischia forse di portarla inutilmente verso una sportività non necessaria. Il bello di un'auto come questa è anche scoprire che in autostrada l'abitacolo può essere estremamente silenzioso, al punto che il mormorìo del V8 quasi scompare; un dettaglio non da poco, che fra l'altro consente di apprezzare ancora meglio l'eccelsa qualità dell'impianto Harmann Kardon.

Quindi ne vale la pena?
Perché comprare una BMW M850i xDrive? Perché crea una piccola nicchia in un settore già ristretto: vengono in mente antagoniste come Lexus LC500 (divertente e pura, ma decisamente molto meno potente), Mercedes-AMG S63 S (più lussuosa, ma non altrettanto invitante a livello dinamico) o Bentley Continental GT (idem come sopra, per non parlare del prezzo). A una cifra di 160.300 CHF, insomma, non troverete una granturismo migliore della BMW M850i xDrive.

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Garage Torretta SA

 

Via S. Gottardo 109

 

6500 Bellinzona

 

 

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