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VOLKETSWIL“Anche noi vogliamo i 140 km/h in autostrada!”

02.04.15 - 21:09
L’associazione svizzera dei giornalisti del settore motori sostiene l’iniziativa per la quale è in corso la raccolta firme anche in Ticino.
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“Anche noi vogliamo i 140 km/h in autostrada!”
L’associazione svizzera dei giornalisti del settore motori sostiene l’iniziativa per la quale è in corso la raccolta firme anche in Ticino.

Il succo dell’iniziativa lo conosciamo: laddove oggi vige il limite di velocità di 120 km/h in futuro si potrà viaggiare a 20 km/h in più. A 140, appunto. Un’iniziativa che non vuole assolutamente mettere in mano su quei tratti in cui vigono limiti più bassi, vedi nei dintorni delle agglomerazioni, tratti densamente trafficati, raccordi autostradali oppure laddove nelle ore di punta il limite di velocità è variabile.

LE ARGOMENTAZIONI - Un’iniziativa che ora è anche sostenuta dall’associazione svizzera dei giornalisti svizzeri specializzati nel ramo dei motori, appoggiando le argomentazioni degli iniziativisi Marco Schläpfer di Uster (ZH) e l’Automobil Club Svizzero (ACS):  laddove le condizioni della strada, della circolazione e la visibilità siano favorevoli,  l’aumento del limite di velocità a 140 km/h è oltremodo appropriato e applicabile. L’ACS non vede infatti nessun rischio in termini di sicurezza in quanto l’autostrada è, e con parecchio margine, la tipologia di strada più sicura. In Svizzera nel 2013 nel trasporto su rotaia sono morte 23 persone, sulle autostrade 29. Persino l’UPI (Ufficio Prevenzione Infortuni), notoriamente attento e assai rigido nelle sue prese di posizione, ha dichiarato che “la quantità di incidenti autostradali dovuti alla velocità è talmente esigua da poter essere trascurabile”.

Un’ulteriore argomentazione su cui il comitato d’iniziativa, l’ACS e pure l’associazione Svizzera dei Giornalisti Motori (GSM) pone l’accento è il motivo per il quale si è giunti all’introduzione dell’attuale limite di 120 km/h. Nel 1985 il limite di velocità è stato abbassato da 130 a 120 km/h in forma provvisoria per un periodo di due anni. Questa misura provvisoria è poi semplicemente rimasta in vigore finché, nel 1989, il popolo elvetico è stato chiamato alla urne non per votare  non sul limite provvisorio in questione, bensì per esprimersi a proposito di un’iniziativa popolare che richiedeva una velocità massima di 130 km/h in autostrada e di 100 km/h per le strade fuori località. Questi erano infatti i limiti vigenti prima della misura “provvisoria” (le virgolette sono d’obbligo), cioè dal 1974 al 1985. L’iniziativa è stata respinta, di conseguenza il limite autostradale è semplicemente rimasto lì, dove avrebbe dovuto restare per soli due anni, a 120 km/h.  Di fatto, però, non si tratta di nient’altro che un misura provvisoria accettata tacitamente.

FACILE DA REALIZZARE – I contrari all’iniziativa si oppongono a causa della densità del traffico nelle agglomerazioni nonché sul finanziamento di un’eventuale modifica del limite. L’associazione svizzera dei giornalisti motori (GSM) tiene però a sottolineare che nei tratti densamente trafficati e durante gli orari di punta, gli efficaci limiti di velocità ridotti verranno mantenuti. Per quanto riguarda il finanziamento, l’unico costo consiste nel cambiamento della segnaletica all’entrata delle frontiere in cui sono indicati i vari limiti sulle diverse tipologie di strade della Nazione. La restante segnaletica stradale non necessità nessun adattamento nel cambiamento da 120 a 140 km/h in quanto non esistono cartelli autostradali indicanti la velocità specifica “120”: vengono e verranno semplicemente utilizzati, oggi come in futuro, i cartelli indicanti la fine di un limite applicato in precedenza (bianco con barra diagonale nera) o l’inizio di un tratto autostradale. Laddove c’è tanto traffico il limite resterà basso proprio come lo è oggi e i costi si riducono in pochi cartelli da applicare alle frontiere.

RACCOLTA FIRME – Anche in Ticino l’iniziativa sta riscuotendo un discreto interesse. Il comitato di sostegno ticinese ci tiene a ricordare che sabato 4 aprile sarà presente in mattinata al mercato di Bellinzona mentre nel pomeriggio a Lugano, in piazza Cioccaro, per la raccolta firme.

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