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#NOISIAMOILFUTUROEcco come proteggere il clima nella vita di tutti i giorni

30.06.20 - 11:01
#NOISIAMOILFUTURO
Ecco come proteggere il clima nella vita di tutti i giorni
Consumare carne in modo consapevole, utilizzare di più la bicicletta e staccare la macchina del caffè dalla corrente quando non la si utilizza: è così facile contribuire a proteggere il clima e l’ambiente!

Da decenni ormai gli svizzeri consumano troppe risorse naturali. Se tutta l’umanità avesse un’impronta ecologica pesante come quella svizzera, sarebbero necessari quasi tre pianeti per vivere.
Ecco cinque possibilità per contribuire alla protezione dell’ambiente e del clima cambiando solo leggermente le nostre abitudini.

Ridurre i rifiuti: lo smaltimento dei rifiuti ha conseguenze ecologiche ed economiche importanti. Oltre al consumo di risorse limitate, i costi per lo smaltimento della spazzatura nelle apposite infrastrutture sono elevati. Dovremmo quindi ridurre al minimo la produzione di rifiuti e optare per contenitori riutilizzabili per fare la spesa. Portare con sé bicchieri, piatti o posate riutilizzabili per mangiare al take-away permette di ridurre notevolmente il consumo di plastica.

Alimentazione: i consumatori attenti all’ambiente scelgono di acquistare prodotti regionali e di stagione. Questi ultimi hanno un bilancio energetico ed ecologico nettamente migliore rispetto agli alimenti importati e non di stagione. In particolare, il trasporto aereo di prodotti freschi da altri continenti consuma moltissima energia e danneggia notevolmente il clima. Gli alimenti vegetali sono inoltre generalmente migliori per l’ambiente rispetto a carne, latte e uova. Secondo uno studio dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, l’allevamento di animali da reddito è responsabile di circa il 15 per cento di tutte le emissioni di gas serra a livello globale. La carne e i prodotti animali dovrebbero quindi essere consumati in modo consapevole ed essere idealmente bio e regionali.

Attenzione anche a non gettare alimenti nella spazzatura. La produzione di generi alimentari è responsabile del 30 percento dell’impatto ecologico a livello mondiale. Gettando alimenti ancora commestibili nella spazzatura sprechiamo inutilmente risorse limitate come acqua, suolo e vettori energetici fossili. Al contempo, la domanda sul mercato, che aumenta a causa dello spreco, restringe l’offerta di alimenti. Tutto ciò mentre la sicurezza alimentare di molte persone non è garantita. Con gli avanzi di cibo, con un po’ di fantasia, si possono preparare tanti piatti deliziosi.

Elettrodomestici efficienti: grazie all’etichetta dell’energia, acquistando un elettrodomestico basta uno sguardo per valutarne il consumo di energia. Gli apparecchi sono suddivisi in classi dalla A alla G dove A (verde) è la migliore e G (rosso) la peggiore. Attenzione: in molti casi esistono già nuove classi di efficienza e i migliori prodotti sono designati con A+++. Anche evitare di lasciare gli apparecchi in stand-by è ecologicamente e finanziariamente sostenibile. Gli apparecchi elettronici come le macchine per il caffè continuano a consumare energia anche in modalità stand-by. Se non vengono utilizzati, andrebbero spenti completamente.

Oltre all’acquisto di elettrodomestici efficienti, è possibile risparmiare energia nella vita di tutti i giorni grazie a qualche semplice astuzia. Prendiamo ad esempio la cucina: poiché per cucinare occorre quasi sempre far bollire l’acqua, è facile illustrare il consumo di energia legato ai differenti metodi per riscaldare l’acqua ossia misurare e comparare l’energia necessaria per portare a ebollizione un litro d’acqua. Far bollire l’acqua in un bollitore è il metodo più sostenibile, meno caro e più veloce. Per riscaldare un pasto già pronto, è molto più rapido utilizzare un microonde piuttosto che il forno tradizionale o una padella. Il microonde necessita inoltre di meno energia per funzionare e lo spreco di energia è quindi notevolmente più ridotto rispetto ai fornelli.

Mobilità: più di un terzo dell’energia consumata in Svizzera può essere ricondotto al traffico. Secondo l’Ufficio federale di statistica, il 94 per cento del fabbisogno di energia legato al traffico in Svizzera è coperto dai prodotti petroliferi. I veicoli con motore a combustibile emettono il gas serra biossido di carbonio. Nel 2018 le emissioni di CO2 legate al traffico in Svizzera (escluso il traffico aereo internazionale) ammontavano a 14,8 milioni di tonnellate. Al contempo, oggigiorno circa un terzo di tutti gli spostamenti in automobile e due terzi dei viaggi effettuati con i mezzi pubblici ammontano a meno di tre chilometri. Utilizzando la bicicletta sarebbe possibile arrivare a destinazione più velocemente, senza stress e soprattutto senza produrre emissioni. La bicicletta non produce emissioni di CO2 e non richiede particolari sforzi fisici. Recandosi a scuola o al lavoro in bicicletta, in e-bike o con i mezzi pubblici è possibile dare un contributo importante alla protezione del clima e dell’ambiente. L’auto andrebbe utilizzata solo quando non è possibile fare altrimenti a causa degli orari di lavoro o dell’accessibilità lungo tutto o parte del tragitto.

Per le auto, la quantità di carburante consumato e di CO2 emesso dipendono, oltre che dal peso del veicolo, soprattutto dal tipo di motorizzazione. La dimensione dell’auto gioca un ruolo importantissimo. L’istituto per la ricerca energetica e ambientale di Heidelberg ha testato a partire da quale chilometraggio le auto elettriche causano meno emissioni di CO2 rispetto alle auto con motore a combustione. Un veicolo elettrico è migliore di un veicolo a benzina dopo ben 60 000 chilometri che diventano 80 000 nel confronto con un veicolo a diesel. Anche il modo di guidare può influenzare il consumo di energia di un’automobile: cambiare marcia il prima possibile e guidare sempre con la marcia più alta possibile offre grossi margini di risparmio. Il numero di curve che si affrontano è un indicatore importante del consumo di carburante: con l’aumento del numero di curve al minuto cresce automaticamente anche il consumo. Grazie allo start-and-stop automatico è possibile lasciare che il motore si spenga anche per soste brevi. Gli esperti ritengono che grazie a questo sistema il traffico cittadino potrebbe risparmiare quasi il 10 per cento di carburante se tutti i motori si spegnessero a tutte le soste.

Viaggi: secondo WWF Svizzera, il traffico aereo è responsabile di circa il 5 per cento degli effetti climatici imputabili all’intervento umano. In Svizzera questa percentuale ammonta al 18 per cento. Sarebbe quindi meglio evitare il più possibile i viaggi in aereo. Molte città europee sono facilmente raggiungibili anche in treno. Le ferie nel proprio Paese sono inoltre l’opzione migliore per l’ambiente. La Svizzera ha molto da offrire per gli amanti della natura e della cultura: lo testimoniano anche i quasi 1,3 milioni di foto su Instagram con l’hashtag #inlovewithswitzerland o #verliebtindieschweiz.

In Svizzera vi aspettano un totale di oltre 62 000 chilometri di sentieri da esplorare e quasi tutte le aree escursionistiche nazionali sono raggiungibili con i mezzi pubblici o con le biciclette elettriche in meno di mezza giornata. Le opzioni per una gita giornaliera sono innumerevoli in ogni regione linguistica. Se ci si porta il pasto da casa, è possibile trascorrere una giornata indimenticabile in montagna a un prezzo davvero ridotto.

 

#NOISIAMOILFUTURO
Il movimento nazionale #NOISIAMOILFUTURO è sostenuto da rinomate imprese svizzere e da SvizzeraEnergia. L’obiettivo è invogliare la popolazione svizzera ad organizzare le proprie giornate in maniera più efficiente dal punto di vista energetico e ad impegnarsi attivamente per i temi dell’energia e della protezione del clima. In qualità di partner media, 20 Minuti sostiene #NOISIAMOILFUTURO con approfondimenti, reportage e quiz.

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