Cerca e trova immobili

BASILEAMulta da 121 milioni di franchi per la Bell: "Accusa falsa e sproporzionata"

15.07.14 - 14:42
L'ufficio anti-cartello tedesco ha sanzionato una ventina di produttori di carne accusati di essersi accordati sui prezzi per diversi anni
Keystone/Georgios Kefalas
Multa da 121 milioni di franchi per la Bell: "Accusa falsa e sproporzionata"
L'ufficio anti-cartello tedesco ha sanzionato una ventina di produttori di carne accusati di essersi accordati sui prezzi per diversi anni

BASILEA – L’ufficio anti-cartello tedesco, il Bundeskartellamt, ha sanzionato la Bell con una multa pari a 100 milioni di euro, 121 milioni di franchi. L’autorità per la concorrenza si è pronunciata per un totale di 338 milioni di euro contro una ventina di produttori di carne e a 33 responsabili del settore.

Secondo i controllori gli esponenti del "cartello della salsiccia" si sono accordati su fasce di prezzo concernenti i singoli prodotti, a danno del consumatore. Andreas Mundt, presidente del Bundeskartellamt, ha riconosciuto che il totale delle sanzioni è elevato: a suo avviso esso va però relativizzato alla luce del gran numero di gruppi coinvolti, della lunga durata degli accordi e dei ricavati miliardari del ramo. Frai vari marchi coinvolti: Böklunder, Herta (che fa parte del conglomerato Nestlé), Meica, Rügenwalder e Wiesenhof

L’azienda basilese, inserita nell'inchiesta attraverso le sue controllate Zimbo (che fa capo al gruppo renano da fine 2008) e Abraham (in mani elvetiche da fine 2009), ha considerato la multa ingiustificata e farà ricorso, ha informato il gruppo controllato da Coop: “L’ammenda è sbagliata nel merito e scorretta a livello giuridico. L’importo è anche sproporzionato per il settore, che non ha ampi margini di guadagno”. La Bell promette quindi battaglia: la multa sarà impugnata davanti a un tribunale. Prima che la vertenza sarà definitivamente chiusa dovrebbero però passare diversi anni, avverte il gruppo.

Le indagini sono scattate dopo una segnalazione anonima. Nel gennaio 2009 vi erano state perquisizioni presso 19 aziende: il numero dei sospetti è andato poi aumentando con l'estendersi dell'inchiesta. Nell'ambito del procedimento undici imprese hanno cooperato e ammesso i fatti. La notizia odierna è stata accolta con preoccupazione in borsa: nel pomeriggio il titolo Bell perdeva oltre il 5% in un mercato generale orientato a un rialzo frazionale. Bell dà lavoro a 6500 persone e nel 2013 ha realizzato un fatturato di 2,62 miliardi di franchi. (ats reu dpa/red).

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE