Inghilterra alle prese con forti carenze di bibite e carne alla griglia: forse il calcio ha spinto un po' troppo i consumi?
LONDRA - Birre, bibite gassate, carne per la griglia: è anche così che si capisce che è arrivata davvero estate. Tanto più in questo 2018 di calcio mondiale, durante il quale le occasioni per bere e mangiare insieme si rinnovano e moltiplicano. A questo punto, l'Inghilterra ha di che sentirsi sfortunata, costretta com'è ad affrontare proprio in questi giorni un'importante carenza di birra, bibite e carne. Forse che i campionati di Russia hanno spinto a consumare troppo, mandando in riserva i fornitori e i supermercati?
Sarebbe una storia senza dubbio più divertente, capace di far ridere o sorridere. Il vero, però, è un po' più prosaico. Pare, "semplicemente", che il Regno Unito stia facendo i conti con la «peggiore situazione di approvvigionamento che ha colpito il business del biossido di carbonio negli ultimi decenni», scrive la rivista specializzata Gas World. Si tratta, per semplificare, di un ritardo nella produzione di ammoniaca, fra le principali fonti di CO2, utilizzata dall'industria alimentare per carbonizzare le bevande e conservare alcuni cibi. E pare che la situazione non sia destinata a migliorare prima di luglio, «almeno»; anche se c'è chi parla addirittura di un mese.
Schweppes e Dr Pepper già mancano dagli scaffali; ma a far disperare è altro. «Monitoreremo attentamente la situazione – ha detto preoccupato Brigid Simmonds, ceo dell'associazione British Beer and Pub – Dato il periodo dell'anno e la Coppa del Mondo, questo inconveniente giunge in un momento sfortunato per l'industria della birra». Che gli inglesi usano anche per brindare davanti a una bella partita di pallone, e possibilmente una vittoria.