Fatturati che decuplicano, società di consegna che si moltiplicano: c'è chi giura che nel 2030 non ci metteremo neanche più ai fornelli
LUGANO - In principio fu Divoora, che all'epoca si chiamava Hsh (Home Sweet Home) Delivery. Quando cominciò, nell'ottobre del 2013 a Lugano, aveva solo cinque driver. Oggi ne ha 45, auto e scooter; collabora con «50 ristoranti attivi» e quest'anno si è allargata anche a Locarno, in febbraio, e Bellinzona, in maggio. A fine estate si partirà a Mendrisio. «Non c'è mai stato un giorno senza ordinazioni, neanche all'inizio – racconta Cesare Villano, 31 anni, ideatore del primo servizio di consegna a domicilio del Ticino assieme alla compagna d'università Giulia del Bue, 29 –. I fatturati sono cresciuti di dieci volte».
Divoora, l'apripista: da Lugano a Locarno e Bellinzona, poi Mendrisio - Otto franchi in media per la consegna di un pasto, costo variabile secondo la distanza e il traffico; 30% a pranzo e 70% a cena. Si può ordinare anche il gelato «e una volta c'era anche una pasticceria. Oggi offriamo 16 tipi di cucine, la più richiesta è quella asiatica». Nel frattempo, però, è arrivata la concorrenza. «Ben venga, non ci fa paura. È sempre utile avere pietre di paragone: aiuta a capire i nostri punti di forza».
Fasivery, l'idea "in tempo reale" di un ragazzo israeliano - Ecco dunque Fasivery, competitor principale dopo che smood.ch, giunta qualche mese fa dalla Svizzera francese, si narra già sia in procinto di rinunciare (servizio comunque sospeso fino al 13 luglio). Fondata da Ramiz Mardanov, giovane di origini israeliane che a Lugano era venuto inizialmente solo per studiare, Fasivery ha cominciato le consegne questo marzo.
Nel piccolo Ticino «si è più attenti alle persone» - «Avevamo solo 4 ristoranti. Adesso sono 12. Li selezioniamo personalmente, dopo essere andati a provarli, in base alla qualità. Se è pizza, dev'essere la miglior pizza; se è kebab, il miglior kebab», dice Ramiz, convinto che il Ticino sia «un ottimo mercato. È abbastanza piccolo e dunque dà la possibilità di offrire servizi curati alla persona. Rispondiamo alle domande via chat, diamo consigli. E la consegna può anche essere gratuita. Cerchiamo di abbattere i costi usando sistemi innovativi per ricevere notifiche e tracciare il pasto in tempo reale».
Fare da soli presto non "varrà" più la pena - Anche loro programmano ampliamenti, in ottobre. Cliente tipo? «Lavoriamo molto con i giovani, massimo 30 anni. Studenti, uffici». Lo conferma del resto anche Ubs, in un rapporto di 82 pagine realizzato sulla base di 13mila interviste in oltre 25 paesi, tracciatura di 350 app e analisi dei modelli di spesa di quasi 100mila consumatori. Indirizzato agli investitori, sottolinea come siano i millennial a trainare un settore in crescita esponenziale. E predice che il volume d'affari decuplicato di qui al 2030, da 35 miliardi di dollari l'anno oggi a 365 miliardi fra dodici anni, finirà per uccidere le cucine.
Cena preparata da un robot, consegnata da un drone - La cena, estremizza lo studio, entrerà in casa dalla finestra, dopo essere stata cucinata da un automa. Non ci si metterà più così spesso ai fornelli, insomma: troppo dispendioso, in termini di tempo, risorse ed energia, a confronto con prezzi destinati ad abbassarsi sempre di più, grazie anche a droni e robot per la preparazione o il trasporto. Si comprerà meno al supermercato, stima Ubs; e si cenerà meno al ristorante.
Perfeat, Pranzufficio: si fa strada la "cucina in proprio", più salutare - Anche in questo caso, il Ticino ha qualcosa da dire in anteprima. Dalla consegna di cibi altrui a quella dei pasti cucinati in proprio, con maggiore attenzione a salute e benessere. Così è nata Perfeat, per «chi ama un'alimentazione bilanciata»: a domicilio arrivano i piatti realizzati dallo chef del Ciani. O Pranzufficio, che da un anno e mezzo ormai porta il pranzo ai lavoratori, nel Bellinzonese.
Non solo piatti del ristorante, ma come a casa - «Puntiamo a proporre cose che non si trovano nei ristoranti, così da sgravare i lavoratori della fatica di preparare la sera quello che vogliono mangiare l'indomani, e nel modo in cui lo desiderano davvero – dice Davide Ravina, titolare con la moglie Gigliola Danese – Tante verdure, cottura lenta e sana, ingredienti di prima qualità, acquistati freschi dai produttori locali. Ma niente prodotti di origine animale. E consegniamo solo con veicoli elettrici, senza emissioni, e in un packaging biodegradabile».
Più uffici dopo l'estate: anche i piccoli crescono - Prezzo: 13,50 franchi il menù fisso completo, consegna inclusa. Doppia scelta ogni settimana; 259 clienti, per ora, e solo con il passaparola. Pure loro, neanche a dirlo, progettano di crescere, dopo l'estate. «Adesso la cucina è troppo piccola, non potremmo fare di più. Ma fra qualche mese ci sposteremo a Giubiasco. E organizzeremo probabilmente un servizio anche su Lugano».