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CANTONEGiovani pazzi per i vinili, anche se non sono poi così analogici

12.12.17 - 06:00
Dischi e giradischi spopolano sotto all'abete ed è boom di vendite anche fra i 18-24enni, il melomane: «Occhio ai microsolchi che autentici non sono»
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Giovani pazzi per i vinili, anche se non sono poi così analogici
Dischi e giradischi spopolano sotto all'abete ed è boom di vendite anche fra i 18-24enni, il melomane: «Occhio ai microsolchi che autentici non sono»

MAROGGIA - Nella corsa al prossimo regalo di Natale, scardinate i pregiudizi; non fate affidamento sull'età. Per esempio: siete di certo convinti che un bel disco in vinile, tornato in auge di recente, possa piacere al massimo a chi non è più proprio giovanissimo, casomai nostalgico di quel che aveva visto e toccato in passato e adesso, in un mondo digitale e digitalizzato, è eccezione. Sbagliato: pare che gli ammiratori si nascondano fra chi non ha neanche 25 anni.

Mere statistiche, che dividono i consumatori per “fasce” e dicono che quella fra i 18 e i 24 compra più vinili delle altri. Uno su quattro ne avrebbe acquistato almeno uno nell'ultimo anno e c'è addirittura chi dichiara che se ne porta a casa uno al mese. Conferma eBay, con un sondaggio ripreso da Forbes secondo cui, ultimamente, gli affari del settore molto dipendono dai giovanissimi. Ragazzotti che amano i Beatles, David Bowie, i Pink Floyd: e li vogliono sentire gracchiare sotto una puntina.

Sulla carta, non fa eccezione il Ticino, dove anzi il numero di giradischi ordinati su internet, triplicato in un paio d'anni in Svizzera, è addirittura decuplicato. 

Occhio però, mette in guardia Alessandro Bassanini di Tondo Music, che dopo trent'anni in America è tornato in Ticino per coltivare qui la sua passione, con un negozio dedicato. Se volete davvero ascoltare la musica come si faceva una volta è importante rendersi conto di una differenza fondamentale: «Quasi tutte le nuove release “ufficiali” sono di fatto master digitali, proposti in vinile. Questo per me è un controsenso, una sorta di presa in giro». Il vero melomane, quindi, dovrebbe avere la pazienza e il sacro fuoco di spulciare fra gli scaffali delle bottegucce e delle fiere in cerca delle edizioni giuste.

Difficile che cominciando per errore con un vinile, per così dire, inautentico, nasca una passione...vera? Bassanini è combattuto ma ottimista: «Il passaggo dal file Mp3 nel telefono a un vinile è come il passaggio da un panino surgelato a un buon piatto di spaghetti. In molti spero vorranno arrivare a una cena di tre portate che richiederà un vero impianto Hi-Fi, e naturalmente un vinile “Analogico”». 

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COMMENTI
 

Fafner 6 anni fa su tio
Mi pare più una questione di moda che di audiofilia. Mi riferisco ovviamente ai giovani, non ai melomani navigati.
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